Redazione MRB.it | |
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Ci sono emozioni che si provano che vanno al di la di ogni sconfitta. Questo è quello che deve aver pensato una intera città, quando, sei anni fa, si vedeva costretta a dire addio al "basket che conta", per sprofondare nell'inferno del dilettantismo.Quelle stesse emozioni, sono il frutto di un'amore cieco, inspiegabile privo di logica,un' amore che ti porta prima ad eusltare e poi a piangere, poi ancora ad arrabiarti e a volte anche a gioire.
Ed è questo che quella intera città ha fatto, gioire a distanza di sei lunghissimi anni, lasciandosi alle spalle trasferte anonime e palazzetti deserti per approdare o meglio per ritornare nel paradiso del semi-professionismo.
Dopo il tirennio 2005-2008 caratterizzato dalla presidenza Picaro, il timone della società valentiniana è passata nelle mani dell'ambizioso presidente Giacinto Rochira, che dopo un campionato di transizione (quello 2008/2009), ha visto nella successiva stagione sfumare il sogno promozione durante i play off, per motivi che poco hanno a che vedere con il basket giocato.
Nella passata stagione, la voglia della piazza di ritornare a sentirsi grande, ha spinto la dirigenza ad allestire un roster di tutto rispetto (puntando su nomi del calibro di Giuseppe e Davide Resta, oltre che su Francesco Ventura), che seppur passando per i play off è riuscita a centrare l'obiettivo promozione, mandando in visibilio una città pazza dei suoi idoli.
Oggi però il tempo dei festeggiamenti è terminato,c'è una stagione che incombe,ed una squadra da puntellare; il presidente Rochira in una intervista rilasciata a mondorosoblu.it, ha dichiarato di "voler provare a confermare tutti, ed in particolare i protagonisti di questa esaltante cavalcata verso la C/2".
Lo stesso ha però lanciato un grido d'aiuto verso le istituzioni e gli imprenditori legati alla città di Castellaneta, invitandoli a non lasciarlo solo in questo articolato programma di rilancio della pallacanestro castellanetana: "Il livello della C/2 è molto più alto rispetto alla serie D e quindi maggiori saranno i costi", ha aggiunto il numero uno della società biancorossa, "ma è ovvio che il nostro intento sia quello di ben figurare, speriamo solo di non essere abbandonati a noi stessi, sarebbe un peccato giunti a questo punto".
Stagione esaltante per la prima squadra quella appena conclusasi, ma importante anche per il settore giovanile della Valentino Basket Castellaneta, che con il passare del tempo consolida la sua politica di valorizzazione dei giovani talenti. Estremamente positivi sono stati gli innesti del classe '92 Traetta e del talento argentino Maximiliano Menaldi (20), che è riuscito a mettersi in luce durantei play off, dopo aver stentato un po' all'inzio.Soddisfacenti anche le prove dei giovanissimi D'Andrea (92), Alecci (93) e Petrella (92).
Tutti gli atleti citati dovrebbero, il condizionale appare d'obbligo, far parte della rosa per la prossima stagione che verrà messa a disposizione di coach Gaetano Compagnone, più che confermato dopo lo strepitoso campionato appena terminato.
La società del presidente Rochira, però come da lui sottolineato gode di un vantaggio particolare, un vantaggio che non ha un prezzo, a differenza di ciò che spesso insegna lo sport moderno: l'amore del proprio pubblico: "Il pubblico di Castellaneta costituirebbe un' eccezione in serie B, figuriamoci in un campionato come la D, loro sono il nostro sesto uomo in campo e colgo quindi l'occasione per ringraziare la città e gli ultras (Azione Sudista, il nome del gruppo) che sono senza dubbio motivo di soddisfazione", afferma sorridendo il presidente, consapevole di quanto importante possa essere un pubblico come quello che è abituato a vedere al Palatifo.
Castellaneta torna quindi nel basket che conta, questa volta per rimanerci a lungo.