Claudio Barbieri | |
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La Libertas Basket Taranto torna a casa a mani vuote, uscita battuta dal PalaTedeschi di Benevento per 70-61 dalla Magic Team.
Il forfait dell’ultim’ora di Lucas Raffaelli (la decisione di non giocare è stata presa durante il riscaldamento) ha complicato non poco i piani di coach Domenico Terruli che ha dovuto far ruotare ancora di più i suoi uomini disponibili per tentare il colpaccio in terra campana, colpaccio che però non è riuscito nonostante lo spirito di sacrificio di De Pasquale e compagni che hanno anche condotto per lunghi tratti la partita, cedendo qualcosa nel finale e perdendo il match.
La Libertas parte con Di Pierro, Albanese, Puglia, Faggiano e Risolo, mentre coach Casadio schiera Paci, Cupito, Moccia, Novatti e Danzi.
Il punteggio per i primi 10 minuti si tiene molto basso, con i tarantini che impongono come al solito una grandissima difesa, ma non riescono a finalizzare come vorrebbero le azioni offensive, a causa soprattutto dell’assenza del suo miglior finalizzatore, ovvero Lucas Raffaelli.
Cosìcchè già nel primo quarto coach Terruli è costretto ha gettare nella mischia Gianluca Salerno per via dei tre falli commessi da Dario Puglia. Nonostante tutto la storia non cambia e i primo 10 minuti terminano 10-12 per gli ospiti.
Il secondo periodo cambia volto al match: Benevento è molto più cinica, spietata e Taranto sembra aver perso il bandolo della matassa, tanto che le prime azioni sono tutte di marca campana, grazie a Iannicelli ed alle sue ottime realizzazioni dal perimetro e da dentro l’area. Per la Libertas, le uniche risposte vengono dalla tripla di Salerno e dal canestro dalla media di Di Pierro.
La pressione di Benevento si fa sentire, e induce i tarantini a smarrire la concentrazione: 5 palle perse da Di Pierro e 4 da Risolo in circa 15 minuti sono segno di poca attenzione. Il tecnico tarantino allora sostituisce proprio Risolo per Davide De Pasquale, ed è il capitano che con cattiveria, precisione al tiro da sotto e ottima posizione in campo, permette di ridurre il gap, chiudendo metà gara sul 29-28 per Benevento.
Nel terzo quarto Terruli rispedisce in panchina De Pasquale per dare ancora spazio a Puglia, le squadre si equivalgono e non riescono ad ottenere la supremazia che entrambe vorrebbero. Solo quando dalla panchina si alza ancora il capitano tarantino ed entra al posto di Salerno per alzare il quintetto, qualcosa cambia.
Taranto sembra più convinta, la circolazione di palla permette buone realizzazioni da 3 con Puglia, De Pasquale ed Albanese, ma è Moccia che con una terrificante sequenza di triple (3 in 5 minuti) che annienta il divario, permettendo alla sua squadra di raggiungere nuovamente Taranto, chiudendo il quarto sul 47 pari.
Il rientro in campo è positivo per la Libertas che, seppure ancora in debito d’ossigeno per la mancanza di rotazioni sulle guardie, riesce a rimanere concentrata andando addirittura sul +3 a 4’30” dalla fine, costringendo Casadio a chiedere il minuto di sospensione.
Mai timeout fu più benefico: la Libertas è irriconoscibile, commette molti errori, la Magic Team trova le giuste soluzioni, e con il parziale di 19-7, il match si conclude sul 70-61 per Benevento.
Coach Domenico Terruli non si mostra preoccupato per la sconfitta, elogiando addirittura i propri ragazzi: “Noi abbiamo fatto bene per 35 minuti, concedendo nulla in fase difensiva, trovando le giuste soluzioni in attacco, soluzioni che necessariamente dovevano essere da fuori, e pochissime volte da sotto canestro perché non avevamo i giocatori giusti per penetrare e realizzare da sotto. La puntualizzazione è dovuta all’assenza di Lucas Raffaelli, che è il giocatore con le caratteristiche migliori per questa tipologia di partite, in quanto riesce a penetrare, a difendere bene dal perimetro ed uno come lui non si può regalare a nessuno, tanto meno in trasferta, e soprattutto quando questa sarebbe stata proprio la partita per lui visto che la difesa di Benevento era molto larga, e avrebbe facilitato i suoi uno contro uno. Ad un certo punto abbiamo anche perso lucidità perché ci mancavano le rotazioni che normalmente ci sono, e far giocare Di Pierro e Albanese per 40 minuti è difficile. A volte siamo stati in campo anche con il doppio playmaker (Di Pierro-Salerno, n.d.r.), e nonostante tutto li abbiamo contrastati bene, segno che mentalmente c’eravamo. Anche Davide De Pasquale ha fatto una grandissima partita, giocando come sa, prendendosi gli scarichi e mettendo dentro palloni importanti. Sono contento della prestazione dei ragazzi, e avrei voluto vedere cosa sarebbe successo se fossimo stati al completo”.
Anche il presidente Luigi Ciliberti che ha seguito in trasferta la squadra si dimostra amareggiato: “Era una partita che avremmo potuto portare a casa nonostante l’assenza di Raffaelli, e di questo sono molto dispiaciuto perché a metà ultimo quarto eravamo addirittura sopra, nonostante non avessimo espresso il meglio di noi. Dobbiamo solo capire le nostre vere potenzialità, dobbiamo capire che siamo una squadra formata per fare bene, e dobbiamo rendere per quanto siamo capaci. Sulla carta ci sono grandissimi nomi nel nostro roster, ma ancora non sono uscite le vere individualità. Mi sarei aspettato qualcosa di più dai big in campo, e soprattutto da coloro che hanno grosse potenzialità ma restano ancora inespresse, e sono proprio queste cose che fanno la differenza nel momento del bisogno. Oggi sono venute a mancare, e quando arriveranno saremo al top”.
Magic Team Benevento - Libertas Basket Taranto 70-61 (10-12, 19-16, 18-19, 23-14)
MAGIC TEAM BENEVENTO: Paci 9, Cupito 17, Moccia 16, Novatti 14, Danzi; Camera 7, Iannicelli 7, Buontempo, Catillo n.e., Liguori n.e.
LIBERTAS BASKET TARANTO: Di Pierro 8, Albanese 10, Risolo 6, Faggiano 11, Puglia 6; De Pasquale 15, Salerno 5, Raffaelli n.e., Appeso P. n.e., Carelli Matteo n.e.