LIBERTAS TARANTO

Ciliberti, 'Sconfitta meritata ma indolore'

Critica tecnicamente, 'spesso nullo l’apporto di qualcuno del roster'
   Claudio Barbieri

22 Novembre 2011 - 14:47

Tempo di lettura: 3 minuti

All’indomani della sconfitta di sabato nel derby contro il Cus Jonico, in casa Libertas si prova a cercare ancora la concentrazione in vista di un’altra settimana intensa e quanto mai importante per la società che sta cercando di risolvere problemi ben più importanti di una partita persa che permette, comunque, di rimanere saldi ai vertici della classifica.
Sicuramente l’amarezza c’è e rimarrà almeno fino alla gara di ritorno prevista per il 3 marzo prossimo, con la società del presidente Ciliberti che si augura di riproporre lo stesso andamento della gara che la squadra allenata da coach Terruli ebbe nella passata stagione in C regionale, gara che i “giallo canarino” dominarono per tutti i 40 minuti.
Proprio il primo uomo del sodalizio jonico, Luigi Ciliberti, commenta la sconfitta di sabato: “E’ stato davvero un bel derby, tra due squadre valide che non si sono risparmiate, in una degna cornice di pubblico, partecipe all’evento e che ha dimostrato di avere una gran voglia di basket maschile ad alto livello. La vittoria del Cus è stata meritata anche se il divario finale non ci rende merito. Coach Leale, a cui porgo i miei complimenti per come ha saputo gestire la gara, è riuscito a tirar fuori il meglio dai suoi ragazzi. Inedito il quintetto iniziale, di certo inaspettato, ma che rispondeva ad esigenze di maggior velocità, pressione difensiva e transizione”.
Quando gli si chiede le motivazioni di questa sconfitta, il presidente della Libertas non ha dubbi: “Un Cus certamente più motivato e determinato per tutti i 40 minuti ha avuto la meglio su una squadra che si è persa negli ultimi 180 secondi. Sotto il profilo psicologico la mia squadra ha certamente pagato il clima che si è respirato nell’ultimo periodo. L’impegno non è mancato a conferma della loro professionalità, ma in certe situazioni, anche se inconsciamente, scatta un meccanismo che non ti lascia tranquillo e va a pregiudicare, anche senza volerlo, il tuo rendimento. Il Cus ha dimostrato, specie se riuscirà ad acquisire più continuità, di avere le carte in regola per un campionato di vertice, quello cui i suoi dirigenti non hanno mai nascosto di ambire”.
Ciliberti non nasconde nulla, anche qualche attenuante e alcune delusioni che continua ancora a riscontrare: “Sotto il profilo tecnico coach Terruli ha dovuto fare i conti con una squadra che si era allenata poco ed è stato condizionato nelle rotazioni, un fattore alla fine risultato determinato dalle non perfette condizioni fisiche di Raffaellli ed Albanese (in campo con 38’ di febbre, ndr.), che ne hanno vistosamente limitato il rendimento, ma soprattutto dall’apporto ancora impalpabile dopo 9 giornate di campionato da parte di chi era stato voluto dal coach per completare il roster che però, in casi di emergenza come questo, evidenzia ancora insufficienza, e dal quale mi aspetto un fortissimo segnale di grinta e di ripresa sin dalla prossima partita. Naturalmente, sabato, tutto ciò è stato amplificato”.
Non ci sono alibi, dunque, ma sportivamente Luigi Ciliberti sottolinea il momento che la sua società sta passando: “Sostanzialmente è stata una sconfitta che ci può anche stare e che sicuramente non produce danni. Ora testa e sforzi sono rivolti solo a risolvere i nostri gravi problemi finanziari. Sarebbe bello che, una volta risolti e tutti più tranquilli, nella consapevolezza confermata da tutti gli addetti ai lavori di aver comunque allestito un roster di alto livello, capace di qualsiasi impresa, si riprendesse la giusta corsa apportando, se necessario e in sintonia con Domenico, anche eventuali correttivi”.

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