AS TARANTO - L'INTERVISTA

Enzo D'Addario, 'Non abbiamo debiti con nessuno'

Il presidente ionico si confessa al quotidiano TarantoSera
   Redazione MRB.it

25 Novembre 2011 - 22:30

Tempo di lettura: 3 minuti

“Non abbiamo debiti con nessuno e non intendo fare debiti in banca per il calcio. Il Taranto è una società solida che, però, deve camminare con le sue gambe”. Enzo D’Addario torna a parlare. E lo fa in un momento delicatissimo, fatto di spifferi su difficoltà economiche del club rossoblu, condite dallo spettro di possibili penalizzazioni in classifica.

Allora presidente, che cosa sta accadendo?
“Entro il dodici di novembre attendevamo il pagamento delle tranche relative alle cessioni di Di Roberto e Branzani, sotto forma di anticipazione del credito che vantiamo sul nostro conto lega. Abbiamo questi bonifici dei quali eravamo certi. L’errore, eventualmente, è stato contare su quei fondi che non sono arrivati."

E questo cosa comporta?
“Nulla per quanto riguarda la tenuta del club che voglio sottolineare va avanti come un treno per centrare gli obiettivi”.

Ma il mancato rispetto delle scadenze prefissate comporta il rischio di penalizzazioni in classifica...
“Guardi le regole del gioco non le ho fatte io. Di certo non intendo fare debiti per il calcio e la società deve andare avanti con le sue forze. E’ chiaro che non appena saranno introitate le somme attese si provvederà a rispettare gli impegni come abbiamo sempre fatto. I crediti maturati, non solo per le cessioni, sono ampiamente sufficienti per garantire pagamenti e pendenze. Va compreso, peraltro, che in alcuni casi anche nostri interlocutori soffrono la crisi di liquidità scatenata dalla situazione economica che non riguarda il Taranto, ma riguarda tutti”.

Converrà che una penalizzazione stride con i suoi proclami di serenità e solidità?
“Questa è la pura verità. Se errore c’è stato attiene al fatto di aver fatto affidamento su pagamenti che dal nostro punto di vista erano certi. Vedremo se ci saranno conseguenze”

Lei sa che in città proliferano notizie preoccupanti sulle finanze della società e si paventano riflessi della crisi economica generale anche sul suo gruppo...
“Qui purtroppo vive tanta gente che gode delle difficoltà altrui. La crisi economica c’è per tutti e non la inventa D’Addario. Per quanto mi riguarda posso ribadire che il Taranto è un club solido. E sul mio gruppo posso aggiungere che non più tardi di quattro mesi fa abbiamo fatto un investimento milionario avviando la concessionaria Toyota. Un gruppo in difficoltà farebbe questi passi? Io credo proprio di no. Provo fastidio per i pettegolezzi e le malignità che si traducono in un tiro al piccione del quale prima o poi mi stancherò”.

Per essere chiari si riferisce ai giornali?
“No, ma a chi ha come massima ambizione quella di remare contro o affondare chi cerca di fare qualcosa di positivo”.

Dalle sue parole traspare qualcosa di più del fastidio?
“Sono sincero e le dico che oltre il fastidio non si va. Se dovessi provare altro non esiterei a scendere da una giostra in cui ogni tanto qualcuno vuole farmi passare per il clown della situazione. Ma non so a chi gioverebbe una soluzione di questo tipo”.

Nell’ottica del Taranto che deve camminare sulle sue gambe, è plausibile ipotizzare cessioni eccellenti a gennaio per fare cassa?
“Non vendiamo i gioielli di famiglia e soprattutto non intendiamo svenderli. E’ chiaro, però, che tutti hanno un prezzo, soprattutto nel calcio. Se dovessero giungere offerte faraoniche i miei collaboratori le valuteranno anche alla luce delle comprensibili ambizioni dei calciatori”.

fonte: Mario Diliberto (Tarantosera)

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