Redazione MRB.it | |
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Ultima domenica di Carnevale senza patemi per le ragazze della COMES Gravine VolleyLand. Come prevedibile il palasporting di Massafra non è quello delle grandi occasioni; la partita non certo di cartello e i preparativi per la sfilata dei carri allegorici svuotano la spalti.
Anche Sisco e compagne vogliono godersi gli sfarzi del Carnevale massafrese e non perdono tempo nell’archiviare la pratica Falchi Salento Ugento. Netto il 3-0, con le salentine che tengono il campo solo nel primo set, crollando poi nel secondo e nel terzo. 25-18, 25-11, 25-9 i parziali.
Danese tiene ancora a riposo Siscovich, in vista della partita di tutt’altra caratura che aspetta sabato prossimo le tarantine, schierando Galiulo e Imperiale martelli, Ventruti opposta con Grassi in regia, Cardone e Russo al centro e Bozzetto libero. L’Ugento risponde con Stefanelli, Guido, Armida e 3 Congedi (ce ne è anche una quarta in panchina).
Come detto nel primo parziale le salentine riescono a impensierire la Comes, soprattutto con Stefanelli e Guido, ma sole non riescono ad opporsi al gioco tarantino che pian piano costruisce il vantaggio chiudendo 25-18. In mostra nella prima frazione Imperiale e Galiulo.
Secondo e terzo set sono un monologo delle ragazze della Terra delle Gravine. Presa maggiore confidenza con la partita, Grassi nel secondo e Sebastio nel terzo, velocizzano il gioco chiamando spesso in causa i centrali ionici. Cardone, davvero in grande spolvero, diventa letale per la difesa salentina che non riesce a contenere le sue incursioni da posto 3. Perentori i parziali in chiusura 25-11 e 25-9.
Messi in cassa i 3 punti la testa è subito proiettata a sabato 8. Alle ore 16 (orario a dir poco infelice visto anche il sole che penetra nel tensostatico neretino) a Nardò andrà in scena il big match di giornata: Dream Volley Nardò vs COMES Gravine VolleyLand. Terza contro prima. All’andata le tarantine non ebbero grandi problemi a liquidare le salentine, ma in casa il Nardò ha perso un solo punto fin ora. L’obiettivo è quello di abrogare la “sacra legge del tensostatico neretino” e mantenere la vetta della classifica, dimostrando maturità e forza.