Redazione MRB.it | |
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Prendete un campo senza punti di riferimento con il sole che entra da ogni dove alle 16 del pomeriggio, uniteci un incessante tifo, aggiungeteci una squadra con giovani atlete ricche di entusiasmo e buon talento, otterrete quel mix che è la Dream Volley Nardò. Quel mix che ha costruito la sua terza piazza non perdendo mai in casa e inanellando 11 vittorie consecutive.
Poi prendete 12 figlie di Sparta a cui è stato insegnato a non indietreggiare mai, a non arrendersi mai, coscienti che la morte sul campo di battaglia è la più grande gloria che la vita possa offrirle. Intimidazioni, insulti e qualità dell’avversario non possono spaventarle. Il ritmo del loro cuore è costante, la concentrazione e massima, è questo a fare la differenza. Gli occhi delle spartane leggono la paura in quelli neretini, cogliendo il momento migliore per affondare le proprie lance nei cuori granata e mettere fine all’egemonia della sacra legge del tensostatico neretino!
A parte l’aulica introduzione che, però, ben rende l’idea delle due ore e mezzo di battaglia generate sul campo di Nardò, e il tifo neretino che spesso supera il limite della correttezza con insulti e minacce, sicuramente più idoneo ad un campo di calcio che ad una nobile arena del volley, la diciottesima giornata di campionato regala ampio spettacolo agli spettatori accorsi al palazzetto ed a quelli incollati agli schermi dei propri pc per seguire la capolista COMES!
Le tarantine si presentano a Nardò consapevoli di affrontare uno degli impegni più duri del campionato contro una formazione molto dinamica ed entusiasta del proprio percorso. Si presentano a Nardò da capoliste e sanno di dover confermare il loro status con una prestazione importante per non rischiare di far rientrare le neretine nella corsa al primo posto.
Ancora senza Siscovich, Danese schiera l’ottetto che ha fatto bene nelle ultime partite: Grassi palleggiatrice, Ventruti opposta, Galiulo e Imperiale bande, Cardone e Russo al centro e Bozzetto/Nardelli liberi. A disposizione Siscovich, Palmisano, Gallo e Sebastio.
Mister dell’Anna risponde con Ancora palleggiatrice opposta a Buccarella, Ciriani e Vantaggiato laterali, Chirivì e Frasca al centro con Sanasi libero. In panca Benassai, Ciriani A., Dell’Anna, Falangone e Spano.
Capitan Sisco vince il sorteggio e riesce a scegliere la zona di campo migliore dal punto di vista dell’incidenza solare (probabilmente risulterà fondamentale questo nell’economia del match perché si vinceranno set solo da quel lato del campo).
Il primo set è un percorso punto a punto che sembra non voler dar ragione a nessuno. Prima il break per la Comes che va avanti 7-10, poi quello neretino 17-14, poi ancora pari 21-21 e ancora Nardò 23-21. Sembra chiusa ma arriva il nuovo contro break tarantino 24-23 e il 26-24 finale. Avanti, entrambe le squadre sviluppano bel gioco, le difficoltà sono da registrare soprattutto nella ricezione e la differenza tra le due formazioni a muro. La Tempesta è quasi impeccabile in questo fondamentale. I punti diretti son pochi ma la prima linea tocca praticamente ogni pallone consentendo di rigiocare alla squadra. Magari un po di precisione in più in fase appoggio avrebbe consentito di chiudere prima il parziale.
Le difficoltà in fase di ricostruzione difensiva diventano pensati nel secondo set non consentendo a Grassi di poter gestire a suo piacimento le tante occasioni di rigiocata date dal Nardò. A questo si sommano 5 errori in battuta ed un clamoroso errore arbitrale. Sul 19-17 per le padrone di casa, un perfetto lungolinea di Galiulo viene giudicato fuori, portando il break neretino a 3 punti in un momento cruciale del set. Oltre il danno in punti l’errore riscalda gli animi, e sul 21-19 un azione fotocopia, questa volta ben valutata, crea un battibecco tra Danese e Dell’Anna che porta l’arbitro a dover uscire il rosso (che ricordiamo da quest’anno vuol dire ammonizione) per entrambi i coach. 22-20 che vuol dire meno tempo per recuperare. Questa volta la rimonta non riesce e il Nardò porta in pari il conto dei set.
Quel cuore spartano dell’introduzione è nel terzo set che viene fuori. Dell’Anna schiera Spano dall’inizio dopo aver ben figurato nel set precedente in cui era subentrata a Ciriani, tutto confermato per quanto riguarda le ragazze delle gravine. Le neretine sembrano più attente e volano sulle ali dell’entusiasmo del set precedente. A metà set arriva il break che sembra decisivo con le tarantine che subiscono 4 punti con Buccarella, migliore in campo nel Nardò insieme a Sanasi e Ancora, dai 9 metri. Sul 16-13 Danese gioca la carta Sebastio ma il gap non riesce ad essere colmato giungendo al 23-20. Sembra perso. Il coach tarantino gioca il tutto per tutto: in campo Siscovich e di nuovo Grassi. La prima dà il suo contributo soprattutto dal piano emotivo, la seconda tira fuori tutto il suo meglio dal servizio. Con precisione ed attenzione la COMES riprende il set portandosi prima sul 23-24 e poi sul definitivo 24-26!
Nel quarto set le parti si invertono. La Comes parte meglio ma è poi è il Nardò a ribaltare e vincere 25-21. Nel parziale molto bene Buccarella che trova ottima fiducia in attacco. Per la seconda volta il Nardò riesce a riaprire la partita che, con solo il tie break da giocare, sembra ben lontana dall’essere chiusa.
Anche il quinto set non può prendere una direzione netta ed è, ancora una volta, la squadra vincente del precedente a partire meglio. Il Nardò sembra in grado di gestire e va al cambio campo in vantaggio sull’8-6. Ma ancora una volta il cuore rossoblù è più forte. Galiulo va a tutto braccio ferendo la difesa neretina, Cardone fa il resto. Parziale ribaltato 8-9 per il Taranto. L’attacco a tre nelle rotazioni successive chiude poi i conti portando il risultato sul 13-15.
Una vittoria preziosissima per le ragazze della COMES Gravine VolleyLand. Le cometine espugnano il campo più difficile del campionato con una prestazione perentoria, soprattutto dal punto di vista emotivo. Una partita da capolista vera, che ha dimostrato di non arrendersi mai, proprio come quei 300 spartani che da soli lottarono contro un milione di persiani. Quasi commosso dalla prestazione, a fine partita il patron della Tempesta Luca Passaro ci tiene a ringraziare ragazze, tecnici e staff per il loro comportamento ed atteggiamento sportivo manifestato, in grado di regalare emozioni che nel volley femminile Tarantino mancavano da tempo.
Vogliamo, per chiudere, lasciare un dato statistico emblematico. La formazione del Nardò è riconosciuta come una squadra fatta di giovani promesse di cui molte cresciute in casa, parametro di cui, invece, non si parla riferendosi alla squadra progetto della COMES. Carte alla mano la formazione neretina schierata in campo aveva un età media di 25,5 anni che sale a 26 con il cambio Spano/Ciriani del secondo set. L’età media delle cometine in campo era invece di 24 anni con Nardelli e addirittura 22,5 con Bozzetto, con solo Grassi effettivamente proveniente da fuori. Un dato in più per validare la bontà del progetto Gravine VolleyLand che vede coinvolte ASD Livio Tempesta e SdP Volley Massafra. Progetto che proprio in questi giorni sta vedendo nascere la sua evoluzione nella riformulazione del disciplinare Terra delle Gravine, che vede coinvolti inoltre Martina, Palagiano, Palagianello, Crispiano, Mottola e Statte. Segnali positivi quindi per la pallavolo tarantina che si lancia nel diventare il nuovo punto di riferimento del volley di qualità, su tutto il territorio regionale.
Il mese di marzo inizia bene per la Comes. Ora imperativo è confermarsi domenica prossima in casa con il Castellana Grotte, prima di andare a far visita alle rivali dirette del San Cassiano.