Redazione MRB.it | |
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Finire nel gotha della pallacanestro giovanile a livello nazionale non è roba da tutti. Riuscirci con pochi anni di attività e di esperienza sulle spalle ancor di più. Per questo e per tanti altri motivi la Virtus Pallacanestro Taranto ha vissuto un’altra pagina storica della sua giovane vita. Le due selezioni allenate da Mario Cottignoli hanno chiuso ai primi posti le finali nazionali Join The Game 2014, torneo 3vs3 promosso dalla FIP e dalla Kinder. A Fano, al cospetto di gloriose e storiche società della pallacanestro italiana, a livello assoluto e giovanile, la Virtus è arrivata al quinto posto con l’under13 e al settimo con l’under 14.
I più giovani: Maurizio Mattei, Mattia Nardelli, Riccardo Egitto e Simone Spalluto hanno fatto un percorso netto il primo giorno vincendo il proprio girone di qualificazione. Tutte vinte le gare con Leo Basket Nero, Cus Torino, San Cesareo e Termoli. Nel secondo giorno di gare arrivano le prime sconfitte contro i toscani della Terranuova e l’Azzurra Basket Trieste inframezzate dal successo contro la Pallacanestro Vado. Peccato per il ko contro i triestini maturato negli ultimi 10” di un incontro molto combattuto ed equilibrato ma decisivo per la classifica viste le tre squadre a pari punti nel gironcino chiuso al terzo posto solo per la differenza canestri.
Per quanto riguarda l’under 14: Filippo Lauria, Alessandro D’Andria e Giosuè Russo nel girone eliminatorio hanno battuto Rustica (Lazio), Isernia e Pescara perdendo solo contro Avellino. Nella fase successiva si sono rivelati troppo forti i veneti della Pescantina e i toscani del Galli Basket.
Il commento è affidato a coach Cottignoli: “Ottimo risultato con i ragazzi classe 2001 (under 13) ma rimane un pò di amaro in bocca per quella sconfitta con Trieste. Ottimo risultato anche per l’under 14. Penso che avere nella stessa società due squadre che finiscono quinta e settima in Italia sia davvero un risultato di cui la Virtus deve essere fiera. È stata un’ulteriore possibilità che i ragazzi hanno avuto per confrontarsi con le migliori realtà del panorama nazionale, e un sicuro momento di crescita tecnica e caratteriale per tutti”.
Insomma un punto di partenza più che un punto d’arrivo per la società satellite del Cus Jonico.