CTT TARANTO

Occhinegro, 'Portiamo avanti un progetto ambizioso'

Massimo Occhinegro traccia un primo bilancio della sua gestione
   Redazione MRB.it

13 Settembre 2014 - 14:41

Tempo di lettura: 3 minuti

Malgrado l'enorme quantum di impegni, inerenti alla sua attività lavorativa, Massimo Occhinegro traccia un primo bilancio della sua gestione in seno all' A.S.D. C.T.T. Taranto, non facendo mistero di aspirazioni e retroscena vari, nel nome della più assoluta trasparenza.

-Primo mese di gestione Occhinegro. Le sue prime sensazioni da 'chairman' del sodalizio ionico.
"La gestione di una associazione sportiva non è compito facile. Tuttavia, unitamente a tutti i membri del Consiglio Direttivo ed in particolare con il Vice Presidente, Roberto Tundo, stiamo portando avanti un progetto ambizioso, che però richiede ingenti risorse in termini di tempo, ma anche umane e finanziarie. Abbiamo iniziato, grazie all’appoggio esterno del consigliere federale, nonché Presidente uscente, Giuseppe Grassi, col costruire una squadra forte, partendo dal nostro talento, Alessandro Piaccione e con i giocatori Robert Stamenkovski e Zoran Gasic, che militeranno nella B2 nazionale con la CTT Taranto Olio Pantaleo nel corso della stagione agonistica che inizierà ad ottobre. Cercheremo di portare avanti il tennistavolo tarantino portandolo agli splendori dei tempi che furono di Lino Catapano, di Francesco Marangio, di Antonio Marossi, ma anche di Claudio Ferrando ed altri ancora, non escludendo il mio compianto allenatore Vincenzo Mezzina".

- L'arrivo di Cekic e Stamenkovski conferiscono un'impronta internazionale al club. Come si è giunti a loro?
"Avevo abbandonato da decenni il tennistavolo per motivi di lavoro, ma evidentemente la passione per questo sport mi era rimasta nel cuore. E’ ovvio che da solo non sarei mai riuscito ad avvicinare atleti di rilievo, che potessero dare un aiuto importante alla nostra associazione ma soprattutto ai nostri giovani ragazzi. Per questo motivo, come detto, è stata determinante l’opera di Giuseppe Grassi in tal senso".

-Il primo successo del suo operato è stato contraddistinto dalla diffusione del tennistavolo sulle spiagge tarantine, grazie altresì alla partnership di alcune aziende. Come, a suo avviso, può funzionare il complesso binomio sport-economia?
"La promozione sulle spiagge era stata avviata già nelle precedenti gestioni. La nuova gestione, grazie all’apporto fondamentale degli sponsor, ha potuto solo migliorarla, allargando il numero di stabilimenti balneari e creando i presupposti per un maggior coinvolgimento dei bagnanti presenti, mediante l'impiego di musica, interviste e comunicazione pubblicitaria degli sponsor. Lo scopo è stato quello, oltretutto riuscito, di far uscire il tennis tavolo (o ping pong) allo scoperto dalle palestre in cui si gioca. La cosa importante è crederci. Il tennistavolo è uno sport divertente, che prevede una preparazione atletica se praticato a buoni livelli. Il contributo economico degli sponsor è ovviamente fondamentale per tutti gli sport, ma la convenienza è duplice. Lo sport acquisisce notorietà e lo sponsor, grazie al suo contributo che definirei sociale, ne acquista in visibilità, immagine e notorietà. Del resto, soprattutto in periodi di crisi, è importante per le aziende investire in tale direzione. Mi piace citare, a tal proposito, Albert Einstein, per il quale 'senza crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è una routine, una lenta agonia. Senza crisi non c’è merito. E’ nella crisi che emerge il meglio di ognuno, perché senza crisi tutti i venti sono solo lievi brezze' ".

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