Massimo Occhinegro torna a parlare, e senza filtro alcuno. Il "premier" del tennistavolo tarantino, da poco affacciatosi alla finestra che dà al ping-pong nazionale, manifesta il suo disappunto sulla forzata ed oblunga sospensione dei campionati, deleteria per diverse ragioni: "Mi sembra davvero inconcepibile che si blocchi un campionato per circa un mese. Infatti, dopo aver disputato appena due giornate, la FITET ne sospende lo svolgimento, interrompendo, con esso, tutte le attività promozionali che nei vari campionati vedono la loro massima espressione. Uno svantaggio altresì per gli sponsor, che, per un intero mese, non possono godere della loro vetrina pubblicitaria, specie sui media. Un danno anche per noi, che, conquistata una fetta di pubblico che segua questa sport, avremo da rincorrerlo nuovamente, una volta riprese le ostilità. Credo che nessun altro sport di rilievo conosca un periodo di blocco così lungo. Come è possibile, pertanto, promuovere una disciplina a torto considerata"minore", se viene meno la possibilità di far vedere un grande spettacolo al pubblico, quello vero?".

Lo schietto leader del C.T.T. Taranto, non lesina un'ulteriore tiratina di orecchie:"Un'altra osservazione da fare è che i tornei (previsti per l' appunto nel mese di stop) non sono neanche programmati con anticipo, creando così grossi disagi alle società che devono provvedere all'iscrizione degli atleti agonisti. Per altro verso, in alcuni calendari non è prevista l'alternanza tra gara in casa e gara fuori, ma, ad esempio, è possibile prevedere all'andata una prevalenza di gare casalinghe, mentre il contrario avviene in trasferta. Anche in questo caso è evidente la difficoltà che si crea dal punto di vista promozionale a livello locale".