Motori spenti, seppur momentaneamente. Prosegue la sosta – l’ennesima imposta dalla Federazione- in casa C.T.T. Taranto. In attesa della ripresa dei campionati (fissata per i giorni 14 e 15 marzo), gli atleti rossoblu si allenano regolarmente agli ordini di mister Čekić. Per quanto concerne la Olio Pantaleo Taranto, prima nel Girone G di B2, tutti a disposizione del tecnico montenegrino, eccezion fatta per Alessandro Piaccione, ancora alle prese con alcuni acciacchi fisici. Prossimo impegno, il 15 marzo, sul tavolo del Casamassima ‘A’, terza forza del torneo.

Frattanto, torna a parlare lo sloveno Zoran Gašić; questa volta, tuttavia, in veste di primo della classe: "Stiamo vivendo un momento abbastanza positivo, con il primato saldamente nelle mani da qualche settimana. Unico neo, alcuni acciacchi occorsi ad Alessandro Piaccione, che lo hanno tenuto fuori dai tavoli da gioco per diverse gare: spero vivamente in un suo recupero, poichè senza il suo apporto diverrebbe difficile lottare la promozione diretta. Del resto, ad attenderci c'è un calendario a dir poco insidioso, dovendo affrontare le più forti del girone nel giro di appena quattro giornate". A tal proposito, il gigante di Lubiana limita a due il numero di contendenti: "Con tutta sincerità e senza nulla togliere alle altre compagini, Taranto e Catanzaro costituiscono al momento le uniche serie candidate al passaggio in B1. Se dovessi inserire una terza incomoda, citerei il Casamassima 'A', nostra prossima avversaria e autentica mina vagante del torneo". Per l'atleta slavo, un'annata da ascrivere decisamente all'albo personale: "Si tratta di una stagione che, in ogni modo, resterà nei miei ricordi e rappresenterà una tappa importante della mia carriera, benchè maturata in un' età non proprio 'verde'. Ho avuto la fortuna di conoscere il presidente Occhinegro, persona intraprendente e portatrice di una ventata di novità nel mondo del tennistavolo: a mio avviso, con lui Taranto ha fatto tredici. Quanto all'aspetto tecnico, con mister Čekić corre un ottimo rapporto, di stima reciproca, così come con Robert, Alessandro e Andrea: segno tangibile, questo, che la nostra è una squadra nel vero senso della parola".