Redazione MRB.it | |
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I dirigenti-giocatori di Baskettando... per caso! e i ragazzi disabili del Centro Anffas “Rosa Blu” si erano lasciati con una promessa: quella di organizzare una partita di basket in memoria di un grande maestro di sport che risponde al nome di Enzo Dragone, uno dei personaggi di spicco della pallacanestro tarantina. Fondatore del G.S. Davide Cometti, nonché grande animatore del G.S. Anffas Taranto (tra i pionieri in Italia della pratica del basket tra i disabili mentali), Enzo Dragone scomparve diversi anni fa e non è mai stato ricordato, come avrebbe meritato, dalla famiglia dello sport jonico.
E siccome ogni promessa è debito, la macchina organizzativa si è messa subito in moto e, grazie al prezioso lavoro di Egidio L'Ingesso, capitano degli over 40 di Baskettando, la partità avrà luogo il 18 dicembre alle ore 10 presso la palestra dell'istituto scolastico “Martellotta”, il cui dirigente prof. Antonio Cernò ha immediatamente messo a disposizione la propria struttura per lo svolgimento della manifestazione. All'evento parteciperanno, oltre agli over 40 e ai ragazzi del centro "Rosa blu" (cui circa un mese fa il gruppo di Baskettando.. per caso aveva donato le proprie t-shirt), anche i ragazzi del centro "Mediterraneo". Tutti insieme, divisi in squadre miste, giocheranno per la gioia di passare una bella mattinata di sport.
Nel corso della partita l'ASD Baskettando... per caso!, in collaborazione con Nadir cancelleria, regalerà ai ragazzi dei centri coinvolti del materiale didattico utilissimo nell'impegno quotidiano, oltre a gadget singoli per i giocatori e non solo. Insomma, un'altra chicca per questo gruppo di "vecchi" giocatori che fanno del basket un veicolo di solidarietà verso i meno fortunati.
CANESTRO A PIAZZA PIO XII. Intanto, sempre tenendo fede alle promesse, è in dirittura di arrivo la messa in opera del canestro in piazza Pio XII. Se non ci dovessero essere altri intoppi burocratici, tra dicembre e gennaio il sogno dei Baskettando... per caso! dovrebbe prendere forma, donando alla città il primo canestro fruibili a tutti, sul modello degli Stati Uniti, dove i playground per praticare lo “street basketball” (più semplicemente streetball) sono difussissimi, tanto nelle piccole città quanto nelle grandi metropoli.