GIRO D'ITALIA

A Sestola prima vittoria tra i professionisti per Giulio Ciccone

Brambilla fa il gregario e Jungels va in rosa. Ritiro per Mikel landa
   Andrea Loiacono

17 Maggio 2016 - 19:34

Tempo di lettura: 5 minuti

Dopo la cronometro del Chianti e il meritato giorno di riposo, è ripartita quest'oggi la corsa rosa del giro D'Italia con la decima frazione, la Campi Bisenzio- Sestola di 220 Km. Dopo 60 km dalla partenza, un pò a sorpresa è giunta la notizia del ritiro di uno dei favoriti, lo spagnolo Micael Landa il quale già la notte scorsa in albergo aveva accusato i sintomi di un virus gastro-intestinale. Il corridore del Team Sky è stato costretto a salire in ammiraglia dopo i primi km del " "Passo della Collina", Gpm di terza categoria, il primo di giornata.
La tappa sugli Appennini, adatta ai grandi scalatori è stata contraddistinta dall 'intrapedenza di alcuni corridori abili a scattare e ad anticipare il resto del gruppo. Tra questi, Georg Preidler, corridore austriaco della Team Shimano il quale è transitato per primo sul traguardo di Sestola. Nel gruppo della maglia rosa di Gianluca Brambilla, inizialmente si è portata davanti l'Astana di Vincenzo Nibali con un grande lavoro dei sui compagni di squadra trascinati da Michele Scarponi. Da registrare, a tre chilometri dal Gpm di Sestola le difficoltà riscontrate dalla maglia rosa Gianluca Brambilla il quale ha accusato la fatica delle asperità dolomitiche, staccandosi dal gruppo dei favoriti e accumulando 20'' di ritardo.
A 16 km dal traguardo, in testa vi era un terzetto di corridori, composto da Stefano Pirazzi della Bardiani Csf, Damiano Cunego della Nippo Vini Fantini e Giulio Ciccone anch'egli della Bardiani, compagno di Pirazzi.

All'arrivo del Gpm di Pian del Falco, conosciuta anche come "Balcone degli Appennini" è stato Damiano Cunego a scattare e conquistare i 30" di abbuono utili per piazzarsi di nuovo in testa nella speciale classifica degli scalatori. Il vincitore del giro d'Italia 2004 torna così a vestire la maglia Blu.

La svolta della corsa è avvenuta dopo il cartello dei 10km all'arrivo, con Ciccone abile a sfruttare uno scontro senza conseguenze tra Cunego e lo stesso Pirazzi i quali per poco non sono finiti per terra. Nel frattempo, il ritardo del gruppo dei big si attestava attorno ai 2' e 30", con Gianluca Brambilla che affrontando la discesa a tutta velocità riusciva a riportarsi nel gruppo con Valverde, Nibali e la maglia bianca l'olandese Jungels.

A quel punto, Andrey Amador della Movistar provava, con un'azione personale a riportarsi sui battistrada, riuscendo a staccare tutti gli altri. A 4 km dalla conclusione, l'italiano Ciccone, vantava 12'' di vantaggio sul russo della Tinkoff Ivan Rouny il quale precedeva di poco un quartetto composto da Cunego, Brown, Visconti e Atakuma. Il ritardo di Amador era di 2'20'' sul resto del gruppo. In quel frangente, Gianluca Brambilla, avvertendo il concreto rischio di perdere la maglia rosa ha provato a riportarsi sul corridore costaricense, mettendosi a tirare al massimo davanti al compagno di squadra Bob Jungels il quale è rimasto a ruota senza dare cambi alla maglia rosa. Prodotto il massimo sforzo, il corridore della Quick Step ha perso nuovamente contatto a 1,4 km dalla fine rinunciado, così, al sogno di conservare la maglia di leader. Sul traguardo, commozione e grande gioia per Giulio Ciccone il quale, al suo sesto mese di professionismo centra una storica vittoria al Giro d'Italia, la prima tra i professionisti. Secondo a 44'' è giunto il russo Ivan Rovnyij, terzo il colombiano Darwin Atapuma della Bmc. Per effetto di questa classifica Bob Jungels, è diventato la nuova maglia rosa con 26'' in classifica generale su Amador.

Ciccone: "Finalmente è giunto anche per me il momento della vittoria. Mi sembra di sognare, sto vivendo la giornata più bella della mia carriera. Ringrazio tutta la mia squadra, soprattutto il mio compagno Boem il quale ha rinunciato alla sua azione personale per starmi vicino in salita."

Jungels: "La maglia rosa rappresenta una grande sorpresa per me; quest'oggi abbiamo dimostrato un grandissimo spirito di squadra. A proposito del momento in cui Brambilla, in maglia rosa ha pensato a tirare per accorciare il divario della nostra squadra da Amador, posso dire che ha dimostrato una generosità d'altri tempi. Faccio parte di una grande squadra, spero che riusciamo a recuperare le energie psicofisiche per tenere la maglia rosa il più possibile. Con Brambilla c'è un'ottima intesa, lo spirito di squadra è al di sopra di tutto."

Cunego: "Sono soddisfatto per aver indossato di nuovo la maglia blu sul podio quest'oggi. Nonostante quest'obiettivo centrato, resta il rammarico per il quinto posto di giornata. Sono partito con 'intento di provare a vincere la tappa ma probabilmente lo sprint per aggiudicarmi il Gpm mi ha fatto perdere energie. Sono contento per Ciccone che è un giovane di prospettiva."

Nibali: "Quest'oggi ho perso qualche secondo da Valverde nella classifica generale ma non sono preoccupato. La salita quest'oggi non era durissima; inizialmente abbiamo provato a forzare l'andatura per vedere se qualcuno avrebbe pagato il giorno di riposo. In discesa , ho preferito non attaccare Amador perché non avrei trovato la collaborazione di altri corridori. Abbiamo saputo dopo del ritiro di Landa. Per quanto riguarda l'esito finale del giro preferisco non sbilanciarmi; ci sono ancora tante tappe da qui all'arrivo di Torino."

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