GIRO D'ITALIA

Le Dolomiti parlano colombiano. Chavez trionfa, Amador perde la rosa

Nibali adesso è secondo in classifica generale
   Andrea Loiacono

22 Maggio 2016 - 11:08

Tempo di lettura: 5 minuti

La prima, vera grande giornata del Giro d'Italia caratterizzata dal tappone dolomitico con il passo Pordoi, il passo Sella, passo Giau e l'ascesa finale del Valparola potrebbe aver determinato la dei decisivi cambiamenti in classifica generale. La vittoria di tappa è andata al colombiano della Orica GreenEdge, lo scalatore Esteban Chaves. Il classe 90', già maglia rossa con due vittorie al giro di tappa lo scorso anno, ha mantenuto fede ai pronostici che lo vedevano tra i favoriti per le tappe più impegnative. Vincenzo Nibali, l'italiano più accreditato per la vittoria finale ha disputato un'ottima gara, andando in difficoltà. E'stato abile, però, a gestire assieme a un redivivo Michele Scarponi, i ritmi della corsa riuscendo a distaccare Alejandro Valverde il quale è giunto con oltre tre minuti di ritardo da Chaves sul traguardo di Corvara. A questo punto, lo spagnolo della Movistar potrebbe dire addio alle ambizioni di leader della classifica generale. Ma andiamo per ordine.

La tappa, lunga 210 Km è partita questa mattina da Alpago per una percoso complessivo di 210 Km da affrontare, molti dei quali, in ascesa. Il gruppo si è frammentato, già sul passo Pordoi, con Damiano Cunego, maglia blu a transitare per primo sul Gpm. La corsa è proseguita con il gruppo che si attestava sui 7 minuti di ritardo sino a 50 Km dall'arrivo quando l'abbandono di Hesjedal, trionfatore dell'edizione 2012, prolungava la sequela di ritiri più o meno forzati. A quel punto, i tornanti impervi ed innevati del passo Giau hanno acceso la corsa, sino a quel momento priva di rilevanti note di cronaca. La salita di 9, 4 Km con una pendenza media del 14 % ha visto lo scatto di Sioutsu.

Il Biellorusso della Dimension Data ha approfittato del momento in chiaroscuro neanche a dirlo, di un altro spagnolo della Orica GreenAdge Rùben Plaza. A ruota di Siutsou, si posizionava il corridore colombiano della Bmc Darwin Atapuma. I due hanno segnato il passo, sino ai piedi dell'ultima salita, quella del passo Valparola, che presentava un Gpm di seconda categoria con una lunghezza di 11,4 Km e una pendenza media del 5,8%. Quando mancavano 30 Km all'arrivo, il gruppo maglia rosa aveva un ritardo dai due fuggitivi di quasi 8' da recuperare. AIn quel frangente, giungeva l'azione decisiva, con la formazione dell'Astana, la quale si era già messa in testa con Michele Scarponi abile gregario di Vincenzo Nibali. Il Forcing dell'Astana produceva i suoi frutti; a pagare dazio era proprio la Movistar con Valverde, principale avversario dello "squalo" nella corsa alla vittoria del giro, che entrava in crisi staccandosi nettamente dal gruppo dei migliori.

Nibali fiutava la possibilità di un guadagno in termini di secondi nella generale e si alzava sui pedali producendo il suo massimo sforzo. Gli unici a resistere al ritmo dello scalatore messinese sono stati Chaves e Kruijswijk, autori anch'essi di un vero e proprio tappone. La svolta è avvenuta a metà della salita finale; dopo un primo tratto in cui i tre hanno proceduto ruota a ruota, il corridore olandese provava l'affondo, su di lui si fiondava immediatamente Chaves, mentre Vincenzo Nibali non riusciva a tenere il passo ma adottava comunque la strategia della prudenza per non andare fuori giri. In testa Preidler e Atapuma, presenti sin dalla prima cima di giornata, venivano raggiunti dalla coppia Chaves- Kruijswijk in seguito alla discesa affrontata a tutta velocità. All'ultima curva, sul rettilineo di Corvara, Chaves è stato scaltro ad anticipare ai 300 metri dal traguardo KruijswijK e Preidler, quest'ultimo giunto sul gradino più basso del podio. Per il piccolo scalatore colombiano prima gioia al Giro d'Italia. Domani, la quindicesima tappa, prevede la cronoscalata dell'Alpe di Siusi.

Chaves: "Sono felicissimo per la mia prima vittoria in carriera al Giro D'Italia. Questo risultato è il frutto di un grande lavoro da parte di tutta L'Orica- Green Edge, dal primo ciclista al ds fino a giungere ai meccanici. E' la dimostrazione di come come il nostro team sia una vera e propria famiglia. "Il mio obiettivo? Sogno di vincere il Tour de France ma naturalmente come primo obiettivo vorrei centrare la vittoria sul podio di Torino. La cronoscalata di domani all'Alpe di Siusi l'ho provata in ricognizione; domani però sarà tutta un altra storia. Vedremo quali saranno i verdetti."

Nibali: "Credo di aver pagato gli ultimi 3 Km del passo della Valparola. L'aspetto positivo, però, è stata la mia reazione. Ho gestito bene lo sforzo. Questo giro d'Italia non è affatto semplice e bisogna saper dosare le forze; Anche quest'oggi l'Astana è stata encomiabile.Abbiamo lavorato molto e bene con scarponi che è riuscito a fare selezione. Non ci aspettavamo che Valverde andasse in crisi ma soprattutto non ci attendevamo l'olandese Kruijswijk in testa alla generale. Tuttavia, andiamo avanti consci delle nostre possibilità; vediamo cosa accadrà domani."

KruijswijK: "Oggi mi sentivo molto bene atleticamente. Quando l'Astana ha attaccato sulla salita di Valparola ho subito rilanciato l'andatura; resta il rammarico in quanto avrei potuto vincere anche la tappa ma sono molto soddisfatto di aver indossato sul podio la maglia rosa. Inizialmente i piani prima della partenza non prevedevano un mio attacco, poi ho assecondato il mio fisico che rispondeva bene e ho deciso di scalare al massimo la salita. Non conosco bene la salita dell'Alpe di Siusi. Credo, però, che disputerò una grande cronometro domani, quando la strada sale per me è tutto più semplice."

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