Sesta sudatissima vittoria. Primi a punteggio pieno (sei vittorie su sei gare) ma quanta fatica contro un quintetto, quello del Calimera, molto aggressivo in difesa e rapido in ripartenza.

Ci sono voluti il cuore dei tarantini e l’esperienza dei più adulti per avere ragione di un Calimera davvero agguerrito e supportato da un pubblico caloroso che ha gremito gli spalti del palasport di Nardò.

E’ stato basket sanguigno, a tratti anche tosto, che ha trascinato i quintetti sino alla sirena in un testa a testa che ad inizio gara sembrava improbabile ma che minuto dopo minuto ha preso corpo. Certo, l’espulsione di Allen ad avvio del terzo quarto (fallo di reazione su marcatura ai limiti del regolamento) ha obbligato coach Mineo a ritarare un assetto che già faceva i conti,dalla vigilia, con due forfeit per infortunio.

Santa Rita ha però il merito di non aver mollato nemmeno quando Calimera è rientrata in partita e addirittura ha minato il vantaggio degli ionici. Sarli, Salerno e Fanelli – con Prisciano e Gualanosempre affidabili a supporto - hanno così preso per mano la squadra, ritrovando nel finale anche il lungo Rac il cui minutaggio ha risentito del carico di falli spesi nei primi due quarti.

Gara difficile, dunque, e complicata ulteriormente dagli episodi, tanto da mettere a dura prova il gruppo di coach Mineo. Una partita comunque portata in porto e questo è sempre un merito per una squadra che anche sotto pressione è riuscita a trovare la lucidità necessaria nei momenti decisivi.

Sesta vittoria consecutiva, quindi, per Anspi Santa Rita che mantiene la vetta del girone Sud della serie D assieme alla Lupa Lecce. Sabato prossimo nuova trasferta, stavolta sul campo dell’Assi Brindisi.

Calimera-Santa Rita Taranto 79-82
(17-28, 35-46, 52-61)
CALIMERA: Muci 0, Calasso 0, Manca 22, Errico 2, Greco 0, Iacovelli 11, Gravili 3, Spada 31, Fracasso 0, Saracino 10. Coach Battistini
SANTA RITA: De Gioia ne, Prisciano 3, Fanelli 22, Ragusa0, Salerno 14, Sarli 15, Gualano 0, Zicari ne, Rac 18, Allen 10. Coach Mineo
ARBITRI: De Carlo di Lecce e Protopapa di Brindisi