A fare il punto sul progetto e sulla situazione in casa Sava è il tecnico Mino Caricasulo: “Il progetto iniziale era diverso da come poi siamo partiti. Si doveva iniziare con una squadra di giovani collaudata con un metodo di lavoro acquisito su cui avremmo dovuto inserire cinque-sei top player di categoria. Purtroppo alla fine il percorso tracciato è stato cambiato: sono state fatte scelte rivelatesi poco consone al progetto ed al budget da utilizzare. Di questo sono molto dispiaciuto perché l'obiettivo primario era valorizzare più giovani possibili, cercando di salvare la categoria. In queste otto partite ce la siamo giocata alla pari con squadroni come Ostuni e Mesagne. Abbiamo pareggiato a Massafra, squadra composta di giocatori esperti e che vanta nelle proprie fila un fuoriclasse per la categoria come Turi e abbiamo vinto con il Lizzano altra grande compagine che secondo me avrebbe meritato i play off, e questo lo abbiamo fatto con una squadra di ragazzini della juniores. Ringrazio tutti i giocatori che che hanno da subito creduto nel tipo di lavoro che abbiamo proposto e in particolare Angelini , Angelo Basile e Trisciuzzi (un classe '97 con esperienza e mentalità da veterano), che sono gli unici " grandi rimasti anche quando il budget è stato ampiamente ridotto, dimostrando non solo di essere ottimi calciatori ma soprattutto grandi uomini. Grazie al loro aiuto ed esempio in campo e fuori hanno permesso la crescita dei più giovani”.

LA PROSSIMA: “Domenica andremo a Ugento, che è la squadra che più mi ha impressionato per il livello di gioco , per difendere il penultimo posto perché era questo l'obiettivo che ci eravamo prefissati insieme ai ragazzi quando siamo subentrati. Speriamo che possa servire per un eventuale ripescaggio in modo da dare un senso a questo percorso travagliato fatto di grandi difficoltà e tanti sacrifici che abbiamo compiuto insieme ai nostri ragazzi dimostrando che il progetto iniziale era quello di una strada migliore”.