Comunicato Stampa | |
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“Mi sento a casa. Anzi posso finalmente dire che questa adesso è a tutti gli effetti casa mia”. Si presenta così, Alessio Giuffrè, team manager dell’AdMaiora Lowengrube, un passato da girovago della palla a spicchi attualmente alle prese con la prima esperienza da grande, “dietro la scrivania”.
“Il basket è una delle componenti fondamentali della mia vita. Da quando ho smesso è cambiato tutto ma mi sono calato subito in questa nuova veste con massima umiltà e totale disponibilità alla causa. Ovvio che ci siano delle differenze, da giocatore ti confronti con determinate problematiche affrontandole molto spesso su un piano personale. Quando sei dall’altra parte vedi tutto con occhio diverso, devi provare ad entrare nella testa di 10 persone ed è inevitabile che le difficoltà aumentino esponenzialmente. Vivo un’esperienza unica, la prima da dirigente dopo trent’anni di parquet e mi sento bene. Quanto è difficile star fuori? Parecchio, alle volte sono tentato dal saltare giù in campo, perché al di là di un percorso di maturazione la voglia, la fame sono sempre le stesse. Sto cercando di convogliare quelle che erano le mie caratteristiche tecniche e caratteriali sulle ragazze, provando ad essere da supporto a trecentosessanta gradi. Sono un fortunato, perché lavorare a contatto con coach Palagiano è un privilegio, da lui c’è da imparare in ogni momento”.
Giuffre poi fa il punto sul momento dell’AdMaiora, raccontando dall’interno lo spogliatoio rossoblu.
“Parliamo di un progetto molto ambizioso del quale sono orgoglioso di far parte. La nostra è una società giovane che opera in un contesto cittadino particolare. Taranto deve rilanciarsi anche sotto il punto di vista sportivo. Parliamo di un piano a lungo/medio termine, vogliamo diventare un punto di riferimento per l’ ambito geografico in cui viviamo. Vincere il campionato? Posso dire che l’obiettivo è raggiungere la Serie A nel giro di due, tre anni. Sul piano tecnico abbiamo provato ad imbastire un disegno che privilegiasse i talenti presenti sul territorio. D’accordo con il coach, con Lamberto Vernaglione e Mimmo Santarcangelo abbiamo messo su un roster variegato che conta su due atlete di esperienza, alle quali si sono aggiunte un buon numero di giovani che stanno recitando in questo campionato il ruolo di attrici protagoniste. Parliamo di un grande gruppo capace di cementarsi rapidamente e di maturare anche mentalmente. Stiamo assumendo una fisionomia ben definita, lo dicono i risultati e sono certo che andremo lontano”.
Il dirigente jonico chiude fissando il traguardo stagionale: “Vogliamo centrare i play off, tutto il resto fa parte di un sogno, ed i sogni alle volte si avverano”.