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Angelica Grippa |
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Tempo di lettura: 2 minuti
‘Si yo fuera Maradona viviria como èl…mil cohetes…mil amigos…y lo que
venga a mil por cien’
‘Se fossi Maradona, vivrei come lui
... mille missili ... mille amici ... e qualunque cosa accada al mille percento
"
Manu Chao,
dalla colonna sonora del film 'Maradona di Kusturica'
Maradona di Kusturica: è un film documentario, dedicato alla
stella argentina Diego Armando Maradona, diretto appunto Emir Kusturica nel
2008. Da molti considerato il calciatore più forte di tutti i tempi, gli sono state dedicate varie pellicole ma
questa in particolare, approfondisce il modo esaustivo la vita in Argentina del Pibe de oro. Un
film scritto su Maradona e per Maradona, vista l’immensa stima che il regista
nutre per il fuoriclasse argentino.
Le scene
del film ripercorrono le tappe fondamentali di Maradona passando per Buenos
Aires, Napoli e Cuba. Si parte dall’infanzia e dalle sue umili origini, la povertà
e un bambino che ama solo giocare per strada. Poi arriva il suo esordio
nell’Argentina Juniores e i primi successi: ma la consacrazione del giovane
talento arriverà a Napoli. Idolatrato da tutti i tifosi azzurri sarà capace di
realizzare il sogno scudetto contro la Juventus di Platini. Ma non solo negli
anni d’oro, Diego Armando Maradona alzerà addirittura la Coppa del Mondo,
nessun argentino dopo di lui. Ma la sua parobola si arresterà nel 1994, con la
positività per efedrina ai test anti doping dei mondiali di calcio.
Ma la novità
di questo film rispetto ali altri è il fatto che il regista si sofferma sugli
aspetti più privati del campione argentino, il Maradona-uomo. Si racconta la
sua famiglia, le debolezze di questo uomo legato alle dipendenze e novità
assoluta la sua idea politica, da sempre schierato contro il sistema neo-liberista
nordamericano, una posizione comune a molti sudamericani.
Le parole del calciatore in prima persona, le
immagini che scorrono sullo schermo donano intensità al film, che celebra
il personaggio senza sacrificarne gli aspetti negativi. Kusturica ne traccia un
profilo completo, ma dal suo lavoro si evince la sproporzionata adulazione per
il personaggio descritto. Un trionfo calcistico ma non solo, l’uomo a 360°, due
artisti che insieme danno vita ad un'opera d'arte: Maradona e Kusturica.
I due
artisti sono legati da un profondo legame d’amicizia, questo ha reso il
documentario una sorte di manifesto di questa reciproca ammirazione.
Il racconto è intriso di idealismo,
Maradona come ogni uomo mostra limiti e debolezze: ma un fuoriclasse,
un’artista del campo come lui riesce a rimanere al di sopra di ogni limite. Il
messaggio ci pone una riflessione: si può andare oltre il successo, questa
sorta di massacro dei media sempre a caccia di nuovi idoli da esaltare e al
primo passo falso distruggere?