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Angelica Grippa |
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Tempo di lettura: 3 minuti
"Siamo tutti del
Borgorosso rosso rosso rosso rosso. Bianconeri del
Borgorosso, Borgorosso Football Club. Bianconero
è dipendente del Benito Presidente, presidente del
Borgorosso rosso rosso Football Club"
Benito Fornaciari
(Alberto Sordi)
Il
presidente del Borgorosso Football: un film commedia del 1970, diretto da Luigi
Filippo D’Amico e interpretato da un immenso Alberto Sordi. Una pellicola che
indaga in modo comico tutti i luoghi comuni del calcio.
Benito Fornaciari lavora al Vaticano come
impiegato e si ritrova ad ereditare una squadra di calcio dopo la morte del
padre Libero, il Borgorosso Football Club. La squadra è appunto del paese
romagnolo di Borgorosso. Benito non ama particolarmente il calcio e all’inizio
mostra un netto rifiuto per questo sport, ma col tempo nasce la passione tanto
da dedicarsi come unico scopo di vita alla crescita del Borgorosso. Ma la sua
incapacità si riversa sui pessimi risultati della squadra. Una sfilza di calciatori incompetenti fra le sue scelte, un allenatore italo-peruviano soprannominato ‘lo Stregone’, che in
pochissimo tempo gli mette contro tutta la tifoseria.
Stanco dei
risultati e degli insulti, Benito decide di mettersi alla guida della squadra
ricoprendo sia il ruolo di presidente che quello di allenatore, imponendo dei
ritmi di lavoro pesantissimi: a questo punto le sorti della squadra cambiano e
il Borgorosso inizia ad ottenere una serie di risultati positivi e risalire in
classifica ma in un match interno contro la Sangiovese, la squadra di Benito è
sotto di una rete e il mister entra in campo aggredendo l’arbitro, così la sua
squadra otterrà una penalizzazione e squalifica dal campo di gioco a seguito di
un’invasione di campo da parte dei tifosi.
La crisi è
acuta, i tifosi sono stanchi e allora un’accordata di imprenditori locali con
molta pressione riescono a far dimettere il presidente-allenatore Fornaciari. Ma
ecco che proprio durante la conferenza stampa di saluti il presidente affonda
il colpo e mostra l’ingaggio del fuoriclasse: Omar Sivori. La tifoseria dopo la
gradita sorpresa è pronta a sostenere ancora una volta la sua squadra del
cuore, ma dall’altra parte l’accordata di imprenditori che sosteneva la squadra
si ritira, e Benito perde tutto persino il pullman della squadra e tutte le sue
proprietà. Nonostante le cospicue perdite economiche, il presidente si cura solo
dell’appoggio dei tifosi e nell’ultima scena festeggia con i suoi tifosi su un
autocarro per il bestiame.
Il merito
del film è quello di non proporre una lettura esclusivamente comica, ma
sottolinea l’impegno del protagonista che con grande dedizione cerca di portare a
termine il suo compito, per non deludere le aspettative di suo padre. Sicuramente
il punto di forza del film è l’attore protagonista, in quanto Sordi si mostra
strabiliante, divertente, conosciamo l’attore e questa rimane tra le sue grandi
interpretazioni.
Una curiosità
del film: proprio il giorno del compleanno di Alberto sordi il 15 giugno dell’anno
2006, per volontà dell’attore nasce a Roma il ‘Borgorosso Football Club 1919’
una squadra impegnata nei campionati dilettantistici della FIGC.
Il tempo
trascorre inesorabile ma la passione per il calcio sul territorio italiano non
tramonta mai, quiesto immenso fuoci se si unisce ad un mostro sacro della comicità all’italiana
come Sordi allora è risultato del film è assicurato.