SECONDA GIORNATA

Zapata rimonta l'Ajax, l'Inter sbatte sullo Shakhtar

L'Atalanta pareggia la prima assoluta in casa, 0-0 pieno di rimpianti per gli uomini di Conte
   Armando Torro

27 Ottobre 2020 - 23:25

Tempo di lettura: 5 minuti

Per i nerazzurri la seconda giornata di Champions League si è chiusa con un doppio pareggio, ma con prospettive diverse. In ogni caso per il luogo in cui si è giocato si tratta di storia: è stata la prima assoluta in casa, a Bergamo, dell'Atalanta nella massima competizione europea e l'Inter è tornata a Kiev dopo quasi 11 anni dalla rimonta che ha dato la svolta alla stagione del triplete.

Il bicchiere è sicuramente mezzo pieno per gli uomini di Gasperini che contro l'Ajax si sono ritrovati sotto 0-2 in un primo tempo tutto sommato equilibrato e deciso da due giocate del giovane Traoré in 7': prima il rigore procurato per l'intervento scomposto di Gosens e trasformato da Tadic, poi il tap-in di rapina dopo l'incertezza di Sportiello sul tiro-cross di Neres. Nel mezzo, Ilicic e Zapata si sono visti respingere le conclusioni da un attento Onana, che poi ha dato una mano agli orobici.
Perché nel secondo tempo è cambiata la partita ancora in 7', ma stavolta lo strapotere fisico di Zapata ha fatto la differenza contro la difesa olandese: colpo di testa schiacciato al 53' su cross no-look di capitan Gomez e sassata ravvicinata al 60' dopo un'altra palla recuperata sulla propria trequarti dalla difesa e recapitata rapidamente nei 16 metri avversari. Poi i tentativi di Pasalic e ancora di Zapata e del neo entrato Malinovskyi non hanno potuto dare la vittoria al Gasp, ma rimangono i 3 punti di vantaggio sulla diretta concorrente per il passaggio del turno. Soprattutto considerando che il Liverpool ha battuto, non senza difficoltà, il Midtjylland che sull'1-0 (Jota) ha avuto l'occasione del pareggio con Dreyer prima di capitolare nel recupero grazie al rigore trasformato da Salah.

Per l'Inter, invece, ritrovare lo Shakhtar dopo il 5-0 nella semifinale di Europa League ad agosto non è andato esattamente come ci si aspettava. Pur nel dominio assoluto nel primo tempo intervallato da qualche sgroppata degli esterni Teté e Solomon, Barella prima e Lukaku poi hanno trovato le parate di Trubin e la traversa a negare il gol. Ma il più grande rimpianto è stato a inizio ripresa, quando Martinez è riuscito a fallire da pochi passi il tap-in che avrebbe regalato la vittoria ai suoi, spedendo il pallone fuori di un metro sulla mezza papera del portiere ucraino. E dire che proprio 11 anni fa Milito e soprattutto Sneijder approfittarono delle incertezze di Bogush per ribaltare la partita e le prospettive di un'annata finita in gloria.
Se prima alle 18:55 la sorte non è stata benevola con gli uomini di Conte, due ore più tardi li ha in parte rimborsati: perché la buona notizia per l'Inter è la rimonta del Real Madrid sul Borussia Moenchengladbach di uno scatenato e "storico" Thuram. Marcus, il figlio di Lilian, è riuscito 26 anni e 11 mesi dopo suo padre (Monaco-Spartak Mosca 4-1 del 24 novembre 1993) a segnare in Champions e a replicare l'impresa già realizzata dai Kluivert, dagli Zahovic e dagli Ayew. Lo ha anche superato perché di gol ne ha fatti 2 a una difesa madridista allo sbando, ma ancora una volta la riscossa merengue è stata guidata dal subentrato Modric, ispiratore dei gol di Benzema e Casemiro su sponde del brasiliano autore del 2-2 definitivo e di capitan Ramos.

E se la Madrid blanca ancora non ha vinto, quella rojiblanca ha battuto con un controsorpasso il Salisburgo: dopo la traversa in rovesciata di Joao Félix, Llorente ha dato il vantaggio all'Atletico e poi ha sprecato il raddoppio 2' prima del pareggio firmato da Szoboszlai servito da Berisha. Che poi ha concluso un'azione magistrale degli austriaci con una spaccata sul cross di Ulmer su cui Felipe non è riuscito a salvare. Ma Joao Félix si è ripreso la scena con una discesa dirompente verso la porta condita da scambi in velocità per il 2-2 e con un preciso destro a fil di palo per il definitivo 3-2.
Questo per rispondere alla vittoria di misura del Bayern Monaco a Mosca contro la Lokomotiv: i campioni in carica si erano anche fatti raggiungere dai padroni di casa dopo il gol di Goretzka (e altre quattro occasioni limpide sciupate) dal tocco ravvicinato di Anton Miranchuk, il gemello dell'atalantino Aleksej. Ci ha pensato Kimmich con una gran girata al volo a risolvere la pratica e così la squadra di Flick è in testa al gruppo A anche senza le reti di Lewandowski, protagonista assoluto dell'ultima fase a gironi.

Infine il tranquillo 3-0 del Manchester City a Marsiglia contro l'Olympique in cui gli uomini di Guardiola hanno portato a casa il risultato con il minimo sforzo e giusto un paio di accelerazioni di Ferrán Torres e le imbucate di De Bruyne.
Successo importante, invece, per il Porto sull'Olympiacos in ottica qualificazione e scontro diretto: 2-0 firmato Vieira e Oliveira rispettivamente nei primi (11') e negli ultimi (85') minuti di partita.

GRUPPO B
Shakhtar D.-Inter 0-0
Bor. Moenchengladbach-Real Madrid 2-2
Thuram 33',58' (B); Benzema 87', Casemiro 93' (R)

GRUPPO D
Ajax-Atalanta 2-2
Tadic r 30', Traoré 37' (AJ); Zapata 53',60' (AT)
Liverpool-Midtjylland 2-0
D.Jota 55', Salah r 93'

GRUPPO A
Lokomotiv M.-Bayern Monaco 1-2
Goretzka 13' (B); Miranchuk 70' (L); Kimmich 79' (B)
Atletico Madrid-Salisburgo 3-2
Llorente 29' (A); Szoboszlai 40', Berisha 47' (S); J.Félix 52',85' (A)

GRUPPO C
Ol. Marsiglia-Man. City 0-3
F.Torres 18', Gundogan 76', Sterling 81'
Porto-Olympiacos 2-0
Vieira 11', Oliveira 85'

GRUPPO A
Bayern Monaco 6
Atletico Madrid 3
Lokomotiv M. 1
Salisburgo 1

GRUPPO B
Shakhtar D. 4
Bor. Moenchengladbach 2
Inter 2
Real Madrid 1

GRUPPO C
Man. City 6
Porto 3
Olympiacos 3
Ol. Marsiglia 0

GRUPPO D
Liverpool 6
Atalanta 4
Ajax 1
Midtjylland 0  

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