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Armando Torro |
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È una serata decisamente storta per Inter e Atalanta quella della terza giornata di Champions League, che le vedeva di fronte a due mostri della competizione, cioè Real Madrid e Liverpool.
I nerazzurri di Milano tornano a nella capitale spagnola dopo 10 anni e mezzo (il 22 maggio 2010) e affrontano il Madrid da ospiti nella terza location diversa: dopo il classico Bernabéu e il Sánchez Pizjuán di Siviglia (campo neutro) è la volta del piccolo stadio intitolato a Di Stefano a Valdebebas, letteralmente la casa dei blancos. Dopo un inizio incoraggiante con le occasioni capitate sulla testa di Barella e sul destro di Martinez (bravo Courtois) è un retropassaggio avventato dell'ex Hakimi a spedire Benzema solo davanti ad Handanovic e a depositare la palla in rete dopo aver aggirato il portiere e capitano interista. L'azione, però, è viziata da una spinta evidente di Mendy su Hakimi proprio al momento del clamoroso errore del marocchino. È l'episodio che ridà fiducia alla squadra di Zidane e soprattutto a Ramos, fino a quel momento in difficoltà su Martinez, che col solito colpo di testa da calcio d'angolo insacca il 2-0 su cui ha grandi colpe De Vrij che perde il contatto col capitano madridista. Ma un gran tacco volante di Barella manda in porta Martinez che gira al volo dove Courtois non può arrivare e l'Inter riapre la partita, messa poi in parità da Perisic che prende posizione su Vazquez e fredda il portiere belga.
Conte può rimproverare i suoi di non sfruttare due contropiedi decisivi, con i due autori dei gol che calciano fuori da buona posizione e al primo affondo del neo entrato Vinicius i padroni di casa passano: è Real lo scatto a bruciare D'Ambrosio del brasiliano che serve il connazionale Rodrygo lasciato solo da una mancata diagonale difensiva, ma comunque freddo a infilare Handanovic per il 3-2 che resta tale anche perché l'Inter non riesce a produrre nulla nell'ultimo quarto d'ora, recupero compreso.
La situazione per la banda Conte non è affatto positiva, ma non è impossibile il passaggio del turno. Certo, a renderlo complicato è il tennistico 0-6 del Borussia Moenchengladbach che annienta lo Shakhtar (già 0-4 nel primo tempo) a Kiev con un Pléa stratosferico autore di una tripletta.
È un'altra tripletta quella che annienta l'Atalanta a Bergamo, contro un Liverpool troppo superiore e cattivo. Quello che la realizza è il calciatore che ha più fame nei Reds, cioè Diogo Jota, schierato titolare nel tridente al posto di Firmino. Il portoghese ex Wolverhampton spacca subito la partita con le sue accelerazioni in campo aperto, su cui la marcatura a uomo e a 30 metri dalla porta fatta sempre da Gasperini si rivela la mossa più sbagliata del mondo contro i velocisti di Klopp. Infatti i 5 gol ospiti sono fatti quasi con lo stampino: palla in profondità per Jota, Salah (addirittura da calcio d'angolo a favore per l'Atalanta) e Mané, scatto a bruciare i lenti e inadeguati al compito Toloi, Palomino e Djimsiti ed ecco che Sportiello può solo raccogliere il pallone in fondo al sacco. Ogni volta in cui il Liverpool decide di affondare lo fa senza problemi e sembra quasi di rivedere il match di un anno fa contro il Manchester City, anzi, il divario è superiore e anche da record: è la più pesante sconfitta casalinga di una italiana contro una inglese nelle coppe europee. Non aiuta neanche il fatto che i pochi palloni capitati a Zapata e Muriel finiscano addosso ad Alisson o sulla traversa, a vanificare anche il (mediocre) lavoro offensivo della squadra. In questo senso la sfida di domenica alle 15 in campionato tra le due deluse e deludenti della Champions sarà un vero spartiacque della stagione.
Anche in questo caso l'altra partita del girone non sorride agli orobici perché l'Ajax batte il Midtjylland 2-1 fuori casa (con gol su punizione a due in area di Tadic) e sale a quota 4 come la Dea, ma è davanti per la differenza reti e soprattutto contro il Liverpool non meritava la sconfitta.
Quanto agli altri gruppi, il Bayern Monaco dimostra ancora una volta di saper dominare e dare ritmo anche nelle partite in cui apparentemente soffre, andando anche in svantaggio a Salisburgo e facendosi rimontare dagli austriaci sul 2-2. Poi però la qualità fa la differenza e giocatori come Sané e Douglas Costa ispirano le azioni offensive per il 6-2 finale, come il tennista che si diverte a concedere un break all'avversario e poi in meno di 20' (quelli dal gol di Boateng a quello di Lucas Hernandez) chiude il game. Invece l'Atletico Madrid trova solo un pareggio a Mosca contro la Lokomotiv per un rigore tutt'ora sospetto: sull'1-0 colchonero firmato Gimenez un pallone messo in mezzo dai russi sbatte sulla faccia e poi sul braccio di Herrera e dopo l'on field review Anton Miranchuk dal dischetto batte Oblak per l'1-1 che resta tale anche perché Suarez e Joao Felix sono in serata no.
Chi è sempre in serata sì è l'ex valenciano Ferran Torres, al terzo gol consecutivo in Champions, che sblocca la sfida tra City e Olympiacos. I greci non sono mai in partita, ma fino al minuto 80 il risultato resta sull'1-0 per le imprecisioni negli ultimi 16 metri dei citizens: ci pensa Gabriel Jesus a chiudere la partita di testa e poi Cancelo a metterle il lucchetto nel recupero col sinistro.
Stesso risultato, ma con andamento diverso, per il Porto sull'Olympique Marsiglia e pessimo ritorno al Do Dragao per Villas Boas (l'allenatore dell'Europa League vinta nel 2011 dai portoghesi, il più giovane a vincere una competizione europea nella storia del club). Così come il suo tecnico, anche Payet smentisce la profezia del predestinato spedendo alto il rigore del possibile 1-1 dopo il vantaggio di Marega. Per i padroni di casa è tutto in discesa e le reti di Oliveira su rigore intorno alla mezz'ora e il piattone sul secondo palo di Luis Diaz sono la naturale conseguenza per il 3-0 finale.
GRUPPO B
Shakhtar D.-Bor. Moenchengladbach 0-6
Pléa 8',26',78', Bondar a 17', Bensebaini 44', Stindl 65'
Real Madrid-Inter 3-2
Benzema 25', Ramos 33' (M); Martinez 35', Perisic 68' (I); Rodrygo 80' (M)
GRUPPO D
Atalanta-Liverpool 0-5
D.Jota 16',33',54', Salah 47', Mané 49'
Midtjylland-Ajax 1-2
A.Santos 1', Tadic 13' (A); Dreyer 18' (M)
GRUPPO A
Lokomotiv M.-Atletico Madrid 1-1
Gimenez 18' (A); A.Miranchuk r 25' (L)
Salisburgo-Bayern Monaco 2-6
Berisha 4' (S); Lewandowski r 21', Kristensen a 44' (B); Okugawa 66' (S); Boateng 79', Sané 83', Lewandowski 88', L.Hernandez 92' (B)
GRUPPO C
Man. City-Olympiacos 3-0
F.Torres 12', G.Jesus 81', Cancelo 91'
Porto-Ol. Marsiglia 3-0
Marega 4', Oliveira r 28', L.Diaz 70'
GRUPPO A
Bayern Monaco 9
Atletico Madrid 4
Lokomotiv M. 2
Salisburgo 1
GRUPPO B
Bor. Moenchengladbach 5
Real Madrid 4
Shaktar D. 4
Inter 2
GRUPPO C
Man. City 9
Porto 6
Olympiacos 3
Ol. Marsiglia 0
GRUPPO D
Liverpool 9
Ajax 4
Atalanta 4
Midtjylland 0