Armando Torro | |
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Il martedì della sesta e ultima giornata della fase a gironi di Champions League è stata molto positiva per le squadre italiane impegnate, cioè Juventus e Lazio.
Cominciamo dalla prima, anche nel senso di prima classificata nel suo gruppo, perché al Camp Nou serviva l'impresa, la partita perfetta per battere con almeno due gol di scarto (in questo caso a partire dal 3-1) e superare il Barcellona e così è stato. Gli uomini di Pirlo, con un Cristiano Ronaldo in più rispetto all'andata e desideroso di vincere la sfida con Messi, hanno iniziato a cercare subito la porta di Ter Stegen e hanno saputo punire le tante incertezze difensive blaugrana in questo inizio di stagione. Il portiere tedesco si è opposto alla prima conclusione di CR7, ma sul rigore conquistato e calciato dall'asso portoghese al 13' non ha potuto fare nulla, così come sulla semirovesciata di McKennie servito da Cuadrado al terzo assist consecutivo dopo i due nel derby della Mole. Dall'altra parte Buffon ha fatto da spettatore per oltre metà primo tempo, disimpegnandosi solo un paio di volte su Messi e Griezmann (apparsi sottotono) e ha potuto festeggiare un doppio record: il primo è che a 42 anni e 315 giorni è diventato il primo calciatore di sempre a giocare in Coppa dei Campioni/Champions League per quattro decenni consecutivi (1990-1999, 2000-2009, 2010-2019 e 2020-2029). L'altro è che alla stessa età ha ritoccato il primato come portiere più anziato a collezionare un cleen sheet nella massima competizione europea, perché il Barcellona davanti si è dimostrato non all'altezza della situazione e ancora peggio dietro con Lenglet che con la mano ha fermato McKennie per il secondo rigore trasformato da Cristiano Ronaldo. Il fuoriclasse di Funchal ha realizzato il 20esimo gol in carriera contro il Barça e il 14esimo al Camp Nou (in nessun altro stadio ha segnato di più) e ha certificato il sorpasso sulla squadra di Koeman, umiliata in casa con una sconfitta per almeno 3 gol (il quarto è stato annullato a Bonucci per fuorigioco) l'ultima volta a maggio 2013 dal Bayern Monaco in semifinale e per la prima volta da una squadra italiana in casa (in campo neutro rimane il 4-0 del Milan nella finale del 1994 ad Atene). Tanto per far capire la grandezza dell'impresa dei bianconeri che possono aver trovato la svolta alla loro stagione, il Barcellona a partire dall'edizione 2007/2008 aveva sempre superato i gironi al primo posto e l'ultima sconfitta casalinga in questa fase è avvenuta 11 anni fa (1-2 contro il Rubin Kazan).
Ne sono passati ancora di più, ben 20, dall'ultima volta in cui la Lazio aveva superato il primo ostacolo in Champions League, solo che questa volta Simone Inzaghi siede in panchina come allenatore e in campo ci sono pochi paragoni possibili (Peruzzi; Pancaro, Nesta, Mihajlovic, Favalli; Simeone, Stankovic, Verón, Nedved; López, Crespo). Anche stavolta come seconda, ma con molte più insidie, l'ultima delle quali si chiamava Bruges. All'Olimpico i belgi sono stati capaci di giocarsela alla pari e reagire ai due vantaggi biancocelesti di Correa e Immobile, ma soprattutto dopo l'espulsione per doppia ammonizione di Sobol (addirittura col cambio pronto al 40' perché appena graziato 3' prima) hanno giocato all'attacco nella ripresa non avendo nulla da perdere, trovando il 2-2 con Vanaken, poi De Katelaere al 93' ha avuto sul sinistro la palla della vittoria e della qualificazione in un'azione confusa sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Per fortuna di Reina e della Lazio tutta, la sfera si è schiantata sulla traversa e ha lasciato i biancocelesti al secondo posto. Eppure, alla fine del primo tempo, il contemporaneo 1-0 dello Zenit sul Borussia Dortmund stava regalando la vetta del gruppo F a Immobile e compagni, poi i tedeschi hanno ribaltato il risultato anche col contributo di Youssoufa Moukoko che a 16 anni e 18 giorni è diventato il più giovane esordiente di sempre in Champions, battendo il record che resisteva dal 1994 di Celestine Babayaro.
E se nel gruppo E era tutto già definito, rendendo utile solo agli archivi l'1-1 di Chelsea-Krasnodar e il 3-1 del Siviglia a Rennes, nel gruppo H la classifica era tutta da scrivere e lo è tutt'ora.
Il Lipsia ha a sorpresa battuto in casa il Manchester United per 3-2 grazie a una partenza a razzo (Angeliño al 2' e Haidara al 13') nel primo tempo e al tris di Kluivert a 20' dalla fine, per cui il rigore un po' fortunoso di Fernandes e l'autogol di Konaté hanno reso il finale ancora più drammatico per i Red Devils e l'allenatore Solskjaer (vicino all'esonero) che "retrocedono" in Europa League per via dello svantaggio negli scontri diretti col Paris Saint Germain a far compagnia alla Dinamo Kiev che ha battuto 1-0 il Ferencvaros nel girone di Juve e Barça.
Ma proprio mentre Haidara segnava il momentaneo 2-0 alla Red Bull Arena, al Parco dei Principi di Parigi accadeva l'episodio che ha fatto sospendere la partita tra Psg e Basaksehir.
Al 12' un fallo di Rafael Da Silva (ex Manchester United) sanzionato con il cartellino giallo dall'arbitro rumeno Hategan ha scatenato le proteste della panchina ospite, ben udibili dal direttore di gara che ha chiesto aiuto al quarto uomo Coltescu per individuare l'autore. Coltescu, parlando in rumeno col connazionale, ha detto "È stato quello nero lì, non è possibile comportarsi così" riferendosi a Demba Ba, che aveva esagerato nel protestare, e indicandolo col dito. Allora si è alzato dalla panchina Webo, assistente dell'allenatore Okan Buruk, che ha gridato in inglese avvicinandosi a Coltescu "Perché dici negro? Non puoi dire negro", non potendo sapere che "negru" in rumeno non ha alcuna accezione negativa e men che mai razzista perché semplicemente indica il colore (così come "alb" è bianco), e per tutta risposta è stato espulso da Hategan. Questo ha portato Ba a protestare sempre in inglese ("Non ti riferiresti così per un ragazzo bianco") e ad attirare anche l'attenzione di Neymar e Mbappé che si sono scagliati contro il quarto uomo, 43enne prossimo al pensionamento per le competizioni europee che 12 anni fa ha tentato il suicidio secondo quanto riferiscono i colleghi rumeni. Nonostante i tentativi del delegato Uefa e di Leonardo (dirigente del Psg, che vincendo andrebbe al primo posto del girone) di calmare la situazione nei successivi 8', tutto il Basaksehir ha lasciato il campo e la partita è stata sospesa.
Negli spogliatoi la Uefa ha tentato di convincere i calciatori ospiti a proseguire la partita rimuovendo dal campo Coltescu e sostituendolo col var Di Bello, mentre il presidente turco Erdogan (primo tifoso del Basaksehir) invitava la confederazione a "intervenire". Le negoziazioni non sono andate a buon fine e l'auspicato rientro in campo alle 22 con tutti i calciatori uniti mano nella mano si verificherà il mercoledì alle 18:55 (e dal 14') in contemporanea con Ajax-Atalanta e Midtjylland-Liverpool e soprattutto con una nuova quaterna arbitrale (mista, di solito sono tutti della stessa federazione) presieduta dall'olandese Makkelie come arbitro principale, assistito dall'olandese Diks e il polacco Boniek come guardalinee e dal quarto uomo polacco Frankowski (un altro polacco, Winkler, di riserva), mentre gli italiani Di Bello e Mariani sono stati confermati nei ruoli di var e avar.
Quanto a Coltescu, pagherà sicuramente
con minimo una sospensione dalla Uefa e dalla federcalcio rumena e altre sanzioni disciplinari, oltre alle pubbliche scuse, la poca professionalità e l'ingenuità nel creare un pesante equivoco. E pensare che sarebbe bastato semplicemente dire "Lui" indicando chi avrebbe dovuto mostrare il numero da segnare sul taccuino di Hategan. Errori inammissibili a livello di Champions League, ma sempre meno gravi di un insulto razzista, come qualcun altro ha pensato e sentenziato, condannando senza appello il quarto uomo.
GRUPPO F
Lazio-Bruges 2-2
Correa 12' (L); Vormer 15' (B); Immobile r 27' (L); Vanaken 76' (B)
Zenit-Bor. Dortmund 1-2
Driussi 16' (Z); Piszczek 68', Witsel 78' (D)
GRUPPO E
Chelsea-Krasnodar 1-1
Cabella 24' (K); Jorginho r 28' (C)
Rennes-Siviglia 1-3
Koundé 32', En Nesyri 47'pt,81' (S); Rutter r 86' (R)
GRUPPO G
Barcellona-Juventus 0-3
C.Ronaldo r 13',52', McKennie 20'
Dinamo Kiev-Ferencvaros 1-0
Popov 60'
GRUPPO H
Lipsia-Man. Utd 3-2
Angeliño 2', Haidara 13', Kluivert 69' (L); Fernandes r 80', Konaté a 82' (U)
Psg-Basaksehir 0-0 (sospesa al 13' e rinviata)
GRUPPO E
Chelsea 14
Siviglia 13
Krasnodar 5
Rennes 1
GRUPPO F
Bor. Dortmund 13
Lazio 10
Bruges 8
Zenit 1
GRUPPO G
Juventus 15*
Barcellona 15
Dinamo Kiev 4
Ferencvaros 1
GRUPPO H
Lipsia 12
Psg 9**
Man. Utd 9
Basaksehir 3**
* avanti per gli scontri diretti
** partita da recuperare