Armando Torro | |
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Il mercoledì della sesta e ultima giornata della fase a gironi di Champions League ha lasciato un sapore dolceamaro per le squadre italiane, per quelle nerazzurre impegnate nell'obiettivo qualificazione agli ottavi.
Per raggiungerlo, ad Inter e Atalanta servivano determinazione, qualità, concentrazione e un po' di fortuna: la squadra di Gasperini ha estratto bene queste carte dal mazzo, quella di Conte no o almeno lo ha fatto in parte e tardi.
Iniziamo dalla settimana difficile della Dea, scossa dalle indiscrezioni di quello che è successo all'intervallo del precedente match casalingo contro il Midtjylland, in cui Gómez sarebbe venuto alle mani con Gasperini e Ilicic avrebbe scelto di schierarsi dalla parte del suo capitano e non del suo allenatore. Punizione immediata per i due, non convocati a Udine, dove l'Atalanta non ha giocato e allora c'è stata la tregua per concentrarsi sull'Ajax e sulla partita della Johann Cruijff Arena.
Lì i nerazzurri di Bergamo hanno dimostrato compattezza, sapendo gestire i tempi della gara e facendo correre pochi pericoli a Gollini: il più grosso è stato il tiro di Klaasen respinto dal portiere, che fa il paio con il sinistro fuori misura di De Roon nel primo tempo. Ma soprattutto si è visto sacrificio e i peggiori in campo contro i danesi sono diventati i migliori contro gli olandesi: su tutti Zapata che ha impegnato la difesa dei lancieri per tutti i minuti in cui è stato in campo, pur senza trovare la porta. La retroguardia atalantina ha sbagliato solo con Djimsiti in occasione del retropassaggio intercettato da Ekkelenkamp e recapitato a Huntelaar in area di rigore contrastato con una mezza spinta da Freuler che non è stata valutata fallosa. Proprio lo svizzero ha pescato con un filtrante perfetto lo scatto di Muriel subentrato a Zapata che al minuto 85 ha aggirato Onana e depositato in rete la palla dell'1-0 e il punto esclamativo sulla qualificazione della Dea, la seconda consecutiva su due partecipazioni: come l'Atalanta di Gasperini solo il Rennes (2 su 2) e il Real Madrid (24 su 24) hanno passato sempre la prima fase a gironi. Ancora una volta come seconda, dato che il Liverpool, fermato a Herning da un buon Midtjylland sull'1-1, era già qualificato come primo del gruppo D.
L'Inter, invece, per passare agli ottavi avrebbe dovuto vincere a San Siro contro lo Shakhtar Donetsk e sperare che Real Madrid-Borussia Moenchengladbach non finisse in parità. Le probabilità alla vigilia non erano molte, considerato il sospetto di "biscotto", che però a Valdebebas non c'è stato perché i blancos hanno subito indirizzato la partita con la doppietta di Benzema e il 2-0 finale è apparso anche stretto, date le parate di Sommer e i legni colpiti dai padroni di casa.
Ecco, proprio una traversa ha negato il vantaggio di Martínez al 7' in un inizio arrembante degli uomini di Conte schierati col solito 3-5-2 che hanno affrontato gli ucraini insolitamente abbottonati (5-3-2) a giocare per il pareggio e la qualificazione in Europa League, al massimo tentando qualche contropiede. Così l'Inter ha dovuto fare la partita e tentare di aprire spazi che negli ultimi 20 metri si facevano sempre più chiusi, specie per Lukaku ben controllato dai difensori centrali in maglia grigia. Le occasioni da gol non sono poi state così nitide fino alla fine del primo tempo e nella ripresa il portiere avversario Trubin è stato bravo a respingere tiri e cross pericolosi dei vari Lukaku, Brozovic e Perisic (entrato al posto di Young). I nerazzurri di Milano sono apparsi più spenti e Conte non ha saputo cambiare tattica o fare cambi determinanti, aspettando il 78' per far entrare Sánchez e concedendo addirittura solo 5' più recupero ad Eriksen, togliendo contemporaneamente dal campo Lautaro. I due neoentrati hanno comunque confezionato le occasioni più importanti, escluso un tiro deviato di Brozovic al quarto d'ora, nella ripresa in cui Trubin si è superato e, pure quando sarebbe stato difficile salvarsi, il colpo di testa del Niño Maravilla è stato respinto involontariamente da Lukaku in fuorigioco (anche se fosse entrato il pallone, sarebbe stato fuorigioco attivo del 9 interista, proprio davanti al portiere avversario) al 90'. Così lo 0-0 è rimasto tale anche nei 4' di recupero allungati a 7' per crampi degli ucraini e se l'Inter è diventata la prima squadra italiana a non superare la fase a gironi per tre edizioni consecutive di Champions League (una con Spalletti e due con Conte, ma quest'anno da ultima, come la Lazio nel 2007/2008) la colpa più grave è stata proprio quella di non riuscire a segnare neanche un gol in 195' recuperi compresi contro lo Shakhtar, la stessa squadra che ne ha subiti 10 dal 'Gladbach qualificato.
Da segnalare nella serata del mercoledì la tripletta di Neymar e la doppietta di Mbappé nel 5-1 del Paris Saint Germain sul Basaksehir, partita ricominciata con l'ingresso in campo e l'inginocchiamento di tutti i giocatori in stile Black Lives Matter per significare la lotta al razzismo (eppure quello che è successo la sera precedente è stato un grande equivoco, come ribadito anche dal quarto uomo Coltescu che ha giurato di non aver avuto alcun intento discriminatorio). Alla fine ha parlato il campo e ha detto che il Psg, primo nel gruppo H, si candida come l'anno scorso a vincere la Coppa, al pari del Manchester City e del Bayern Monaco.
Alla squadra di Guardiola è bastato il secondo tempo per rifilare tre gol all'Olympique Marsiglia e condannare i francesi all'ultimo posto nel gruppo C, salvando la qualificazione all'Europa League dell'Olympiacos sconfitto in casa 0-2 dal Porto.
Il Lokomotiv Mosca ha creato qualche fastidio ai campioni in carica, soprattutto perché Flick ha fatto ampio turnover schierando i giovani, ma alla fine il Bayern ha superato 2-0 i russi. Stesso risultato per l'Atletico Madrid a Salisburgo, nonostante i continui pericoli corsi dai rojiblancos contro gli austriaci prima di entrambi i gol della squadra di Simeone che si è rivelata cinica sotto porta a differenza delle ultime tre partite europee.
GRUPPO H
Psg-Basaksehir 5-1
Neymar 21',38',50'; Mbappé r 42' (P); Topal 57' (B); Mbappé 62' (P)
GRUPPO A
Bayern Monaco-Lokomotiv M. 2-0
Sule 63', Choupo Moting 80'
Salisburgo-Atletico Madrid 0-2
Hermoso 39', Ferreira Carrasco 86'
GRUPPO B
Inter-Shakhtar D. 0-0
Real Madrid-Bor. Moenchengladbach 2-0
Benzema 9',31'
GRUPPO C
Man. City-Ol. Marsiglia 3-0
F.Torres 47', Agüero 77'. González a 90'
Olympiacos-Porto 0-2
Otávio r 10', Uribe 77'
GRUPPO D
Ajax-Atalanta 0-1
Muriel 85'
Midtjylland-Liverpool 1-1
Salah 1' (L); Scholz r 62' (M)
GRUPPO A
Bayern Monaco 16
Atletico Madrid 9
Salisburgo 4
Lokomitiv M. 3
GRUPPO B
Real Madrid 10
Bor. Moenchengladbach 8*
Shakhtar D. 8
Inter 6
GRUPPO C
Man. City 16
Porto 13
Olympiacos 3*
Ol. Marsiglia 3
GRUPPO D
Liverpool 13
Atalanta 11
Ajax 7
Midtjylland 2
GRUPPO H
Psg 12*
Lipsia 12
Man. Utd 9
Basaksehir 3
* avanti per gli scontri diretti