Armando Torro | |
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Era per tutti una finale anticipata, nonché la rivincita a 223 giorni dall'epilogo della scorsa edizione della Champions League, e la neve sull'Allianz Arena ha reso ancora più suggestivo quello che è solo il quarto di andata tra Bayern Monaco e Paris Saint Germain.
Doveva essere la sfida tra il vincitore morale del Pallone d'Oro 2020, non assegnato da France Football, e quello che probabilmente lo vincerà più volte negli anni a venire. Ma così non è stato: Lewandowski è stato fermato da un infortunio 10 giorni fa, Mbappé è risultato incontenibile per i difensori bavaresi.
Quella del polacco non era l'unica assenza eccellente della sfida - per esempio nel Bayern sono mancati Gnabry, Douglas Costa e Tolisso, mentre il Psg ha dovuto fare a meno di Florenzi, Kurzawa, Bernat, Icardi e lo squalificato Paredes - eppure le assenze si sono sentite poco e lo spettacolo non è venuto meno.
Anzi, subito dopo la traversa dell'ex Choupo-Moting, i campioni di Francia hanno colpito al 3' con la solita combinazione tra Di María, Neymar e Mbappé che ha finalizzato, anche se sul destro del fuoriclasse francese c'è stata la complicità di Neuer.
Questa era proprio l'altra sfida a distanza, quella tra portieri da top10 mondiale, stravinta da Navas che si è opposto per tre volte a Müller, Goretzka e Pavard prima del raddoppio ospite al 27' con capitan Marquinhos sugli sviluppi di un calcio d'angolo in cui la difesa bavarese è salita in ritardo.
Proprio grazie all'infortunio dell'ex romanista, sostituito al centro della difesa da Pereira, il Bayern ha potuto spingere e dominare il gioco, trovando il gol per accorciare le distanze dopo 9' con Choupo-Moting lasciato libero dal centrocampista portoghese su cross pennellato di Kimmich.
Il quadro tattico è stato ancora più chiaro nella ripresa: il Bayern, anche senza Goretzka e Süle fuori per problemi muscolari, a fare la partita e il Paris a sfruttare gli spazi in contropiede, fallito subito da Neymar solo davanti a Neuer.
Navas ha salvato ancora il risultato sui tiri di Alaba e Pavard, mentre non ha potuto nulla sulla zuccata di Müller servito dal solito Kimmich su punizione al 60'. Da quel momento in poi ci si poteva aspettare il completamento della rimonta da parte del Bayern, invece dopo 7' il contropiede dei parigini è stato micidiale sempre con Mbappé che ha realizzato un gol da antalogia: controllo sulla sinistra, passettini ad accentrarsi e puntare Boateng in area, sterzata, finta di tiro sul secondo palo e stoccata sul primo facendo passare il pallone sotto le gambe del 17 in maglia rossa.
Poi l'assedio dei padroni di casa che non hanno trovato il pareggio per le parate di Navas e per i tiri finiti fuori di pochi centimetri da parte di Alaba e Müller, su cui il portiere costarricense non sarebbe arrivato.
A dare un importante, ma non del tutto rassicurante vantaggio in vista del ritorno tra 6 giorni al Paris sono stati i due migliori in campo nella doppia sfida contro il Barcellona e in particolare Mbappé che dopo la tripletta al Camp Nou e la doppietta all'Allianz Arena è il calciatore francese ad aver fatto più gol nella fase a eliminazione diretta della Champions (13, superato Henry).
Contemporaneamente è arrivata un'altra vittoria fuori casa in un match considerato equilibrato alla vigilia, ma come il giorno prima la differenza l'ha fatta la profondità della rosa. Sul campo neutro del Sánchez-Pizjuán di Siviglia il Chelsea ha superato il Porto perché ha potuto amministrare meglio le energie nel corso della partita e colpire sulla stanchezza della squadra di Conceiçao, arrivato fino al minuto 82 senza fare cambi, a differenza di Tuchel che si è permesso di lasciare inizialmente in panchina Giroud, Pulisic, Ziyech (neanche entrato), Kanté e Thiago Silva.
Sintomatico di tutto ciò è stato il gol del 2-0 arrivato sostanzialmente su un contropiede del Chelsea: assist di Jorginho traversa di Pulisic, palla spazzata in avanti e subito rilanciata da Christensen sulla fascia dove Corona, spostato a fare il terzino destro per tentare l'assalto finale, ha sbagliato il controllo sulla trequarti e favorito il blitz di Chilwell che è arrivato in porta praticamente indisturbato riuscendo anche a scartare Marchesín.
Eppure fino a quel momento la partita era stata equilibrata e le prime due occasioni importanti le aveva create dal Porto con Uribe e Sanusi, ma al primo affondo era passato il Chelsea sul filtrante di Jorginho per Mount che ha controllato e scaricato in diagonale sul secondo palo. E soprattutto le parate decisive le aveva fatte Mendy su Pepe e Marega, mentre Díaz aveva sfiorato il palo andando vicino al pareggio.
Il Chelsea è stato più lucido e cinico e uno 0-2 fuori casa è una seria ipoteca per il passaggio in semifinale, a meno che il Porto con un Oliveira e un Taremi in più non riesca a ribaltare la sfida che si terrà ancora a Siviglia martedì prossimo.
Bayern Monaco-Psg 2-3
Mbappé 3', Marquinhos 27' (P); Choupo-Moting 36', Müller 60' (B); Mbappé 67' (P)
Porto-Chelsea 0-2
Mount 31', Chilwell 85'