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Armando Torro |
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Si possono vincere partite importantissime anche quando si attraversa un pessimo momento di forma e si è falcidiati dagli infortuni. Si possono vincere anche e soprattutto quando per i propri errori si finisce spalle al muro.
È l'insegnamento che ha lasciato la Roma ad Amsterdam nell'andata dei quarti di finale di Europa League contro l'Ajax, un match che i giallorossi hanno giocato con generosità pur senza diversi titolari e prime alternative, tra infortunati e squalificati. La situazione per la squadra di Ten Hag era simile, ma le assenze erano concentrate nel reparto difensivo e sono costate caro.
Fonseca ha impostato la partita volendo sfruttare gli spazi alle spalle di Neres e Anthony con Peres e Spinazzola, giocando un calcio propositivo. Dzeko è tornato a essere un punto fermo per il tecnico portoghese e infatti è stato il più pericoloso, costringendo a un grande intervento il giovane Scherpen, che poi ha concesso il bis sul gran tiro dai 30 metri di Cristante. Purtroppo in una situazione di contropiede al 25' Spinazzola ha subito un infortunio muscolare e ha lasciato il campo al classe 2002 Calafiori, che comunque si è fatto trovare pronto (tranne quando un raccattapalle dell'Ajax gli ha scagliato il pallone in faccia nei minuti finali della partita).
Molto meno lo è stato Diawara, simbolo della stagione iniziata in salita dai giallorossi, che ha sbagliato un retropassaggio a Mancini lanciando Klaassen verso la porta a 5' dall'intervallo: il centrocampista ha puntato e scambiato con Tadic per il gol dell'1-0.
Da quel momento è salito in cattedra Pau López, spesso criticato in questa stagione: immediatamente dopo il vantaggio dei lancieri ha negato il raddoppio sul tocco ravvicinato di Anthony servito da uno scatenato Tadic, poi in avvio di ripresa è rimasto fermo e ha respinto il rigore del serbo, che se lo era conquistato per l'ingenua spinta di Ibáñez.
Il penalty è stata la sliding door della partita, perché la Roma ha ripreso coraggio e ha creato subito i presupposti per il pareggio, arrivato grazie a una clamorosa papera di Scherpen sulla punizione di Pellegrini al 57'.
López è stato decisivo in altre tre occasioni, salvando su Brobbey e due volte su Anthony quando già gli olandesi erano sicuri di essersi riportati in vantaggio. Invece il 2-1 l'ha fatto la Roma a 4' dalla fine con Ibáñez che sugli sviluppi di un calcio d'angolo ha controllato il pallone e l'ha spedito con una sassata sotto la traversa, riscattando l'errore in occasione del rigore e quelli degli scorsi mesi.
E proprio l'abbraccio tra il difensore e il suo portiere è la fotografia che accompagna l'insegnamento di questa partita, aggiungendo la voglia di riscatto che in serate come queste è una spinta in più.
È anche e soprattutto un vantaggio importante per la Roma in vista del ritorno tra una settimana, perché i giallorossi vedono la semifinale contro il Manchester United.
I Red Devils non hanno tradito le attese e hanno vinto 2-0 a Granada, sapendo sfruttare le occasioni create contro gli spagnoli grazie alla classe dei suoi giocatori più rappresentativi. Su tutti Rashford che ha sostanzialmente mostrato la sua versione del gol realizzato martedì 420 km più a nord da Vinicius: lancio da 80 metri di Lindelof, scatto tra i due centrali spagnoli, controllo sontuoso col destro e tiro preciso all'angolino basso.
De Gea non ha effettuato parate importanti, ma ha visto più volte la sfera uscire di pochi centimetri ai lati della sua porta o colpire il palo esterno. Dall'altra parte Rui Silva si è opposto una prima volta al connazionale Fernandes su azione e quasi una seconda dal dischetto, ma il pallone ha superato la linea per il raddoppio ospite.
Chi ha deluso, invece, è l'Arsenal che in casa contro lo Slavia Praga ha sprecato ben 5 palle gol colossali con Saka, Lacazette, Aubameyang soli davanti al portiere ceco Kolar (comunque bravo su Holding e Martinelli) e ha colpito il palo con Willian su punizione. Il gol con scavetto di Pépé al minuto 85 non si è rivelato sufficiente a vincere contro degli avversari rivelatisi tenaci e capaci di rispondere colpo su colpo, infatti anche Leno ha dovuto salvare il risultato in un paio di occasioni. Perché proprio una deviazione dell'attaccante francese su calcio d'angolo al 94' ha favorito il colpo di testa vincente di Holes per il pareggio che potrebbe costringerà i Gunners a vincere o a pareggiare segnando almeno due gol al ritorno.
Può sorridere l'ex Emery che ha vinto a Zagabria col suo Villarreal nella partita più equilibrata sulla carta e in campo. Al sottomarino giallo è bastato il rigore trasformato dal solito Gerard Moreno al 43' per vincere 1-0 sul campo della Dinamo, che poco prima si è vista annullare per fuorigioco un gol segnato dall'eroe Orsic. La palla gol che avrebbe potuto chiudere il discorso qualificazione è capitata sul destro di Alcácer al 91', che ha spedito a lato di poco: così al ritorno la squadra di Krznar potrà sognare un'altra impresa come tre settimane fa contro il Tottenham.
Ajax-Roma 1-2
Klaassen 40' (A); Pellegrini 57', Ibáñez 87' (R)
Granada-Man. Utd 0-2
Rashford 43', Fernandes r 90'
Arsenal-Sl. Praga 1-1
Pépé 86' (A); Holes 94' (P)
Dinamo Zagabria-Villarreal 0-1
Moreno r 43'