Armando Torro | |
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Finalmente ha parlato il campo e ha detto che Real Madrid-Chelsea è stata una partita degna di una semifinale di Champions League.
Il diluvio di Valdebebas ha reso più romantica una sfida che solo 10 giorni fa sarebbe stata definita "super" a prescindere dall'effettiva qualità espressa e dalle emozioni suscitate.
Invece l'aggettivo si può utilizzare per descrivere i primi 45' di gioco con la squadra di Tuchel sfrontata e capace di dettare il ritmo, accelerando per mettere in difficoltà l'inedita difesa a 3 madridista.
I movimenti del tridente offensivo del Chelsea a prendere palla tra le linee del 3-5-2 di Zidane hanno caratterizzato un inizio choc per i padroni di casa, in cui solo l'imprecisione nell'ultimo passaggio o sotto porta non ha consentito ai Blues di segnare più del solo gol realizzato.
Colpa il più delle volte di Werner che già al 9' si è divorato il vantaggio a 2 metri dall'ex Courtois, comunque superlativo e reattivo col piede, sprecando la sponda di Pulisic dopo il tiro deviato di Mount. Poi il nazionale americano si è messo in proprio: con uno scatto a bruciare Nacho e Varane sul lancio profondo di Rudiger si è trovato a stoppare tutto solo in area di rigore, ha superato il portiere belga con un dribbling a rientrare e ha scaricato in porta il pallone dell'1-0.
Per tutti i primi 20' Jorginho ha fatto il Modric e Kanté il Casemiro o se stesso in versione Leicester: palle recuperate a tutto campo e scaricate subito in avanti, anche sulle fasce dove Marcelo fuori condizione e Carvajal spaesato non hanno mai saputo tenere Chilwell e Azpilicueta, tanto da doverli aspettare allineati ai tre centrali dietro.
Dall'altra parte non sono arrivati palloni giocabili in area di rigore per Benzema che ha svegliato i compagni di squadra con un sinistro da fuori che ha scheggiato il palo. Così il Real Madrid ha iniziato a giocare con una certa intensità guadagnando campo e calci piazzati, soprattutto provando la soluzione dai 20 metri con gli specialisti Kroos e Modric, e sugli sviluppi di un calcio d'angolo è arrivato il pareggio. La firma, ovviamente, è stata del 9 francoalgerino con un colpo d'autore, cioè stop e girata al volo sulla torre di Militao a freddare Mendy al minuto 29.
La differenza con il suo omologo è stata imbarazzante, perché Werner ha avuto altre due opportunità per riportare gli ospiti in vantaggio, ma prima non è arrivato di testa sul cross di Azpilicueta e poi ha calciato fuori col destro senza impensierire Courtois.
Il tedesco decisamente non era in serata e l'ha dimostrato anche in apertura di ripresa quando, servito da Kanté, si è fatto stoppare il tiro da Varane, dopodiché ha lasciato il campo ad Havertz e Ziyech (per Pulisic) che hanno costruito una potenziale palla-gol. Zidane ha provato a scombinare le carte con l'altro ex belga, il più atteso e pagato Hazard - assente in Champions dal rigore segnato a San Siro contro l'Inter - al posto di un Vinicius sottotono e poi ha inserito Asensio e Odriozola per Marcelo e Carvajal cambiando assetto tattico.
Ma le mosse dei due allenatori non hanno modificato l'1-1 che diventava sempre più accettato dai calciatori, attenti più a non sbagliare sotto la pioggia che a tentare di offendere, tranne che per una conclusione dai 30 metri di Kroos deviata in calcio d'angolo dal quale Varane ha cercato senza fortuna il gol di testa.
Si deciderà tutto tra una settimana allo Stamford Bridge, dove il Chelsea ha subito solo 5 gol nelle ultime 11 partite, tutti contro il West Bromwich, giocando però un'ora in dieci. Intanto continua la striscia di imbattibilità di Tuchel contro Zidane (4 pareggi e 1 vittoria) e al momento i Blues sono più vicini dei blancos alla finale, così come in linea d'aria Londra è più vicina a Istanbul di Madrid.
Real Madrid-Chelsea 1-1
Pulisic 14' (C); Benzema 29' (M)