EUROPA LEAGUE

Il cuore del Napoli, l'autolesionismo della Lazio

Osimhen firma la rimonta azzurra a Leicester, la papera di Strakosha condanna i biancocelesti contro il Galatasaray
   Armando Torro

16 Settembre 2021 - 23:30

Tempo di lettura: 5 minuti

Le squadre inglesi giocano a ritmi troppo alti per quelle italiane. Questa differenza si è notata a Liverpool in Champions e ora anche a Leicester in Europa League, ma il Napoli è riuscito a non soccombere del tutto e a tenere viva la partita dopo l'avvio a razzo degli uomini di Rodgers.

Il gol al 9' di Pérez è stata la conseguenza dei troppi palloni persi a centrocampo a causa della grande pressione delle Foxes, che però quando è diminuita ha favorito le giocate in velocità della squadra di Spalletti capace di costruire e sprecare due occasioni nitide con Lozano e Osimhen salvate da Schmeichel sul finire del primo tempo. Nella ripresa c'è stato quasi lo stesso copione dei primi 45', con il Leicester a segno due volte: la prima vanificata dal fuorigioco di Daka segnalato dal Var, la seconda con Barnes lasciato libero da Malcuit. A quel punto il Napoli non ha avuto più nulla da perdere e ha reagito da grande squadra trascinata da Osimhen che si è fatto perdonare con due gol da bomber consumato, eppure sono stati primi in una competizione europea per il nigeriano: furba la zampata ad anticipare Vestergaard e Schmeichel subito dopo il 2-0, poderoso il colpo di testa sul cross di Politano a 3' dalla segnalazione del recupero, ancora a surclassare il centrale danese.
Quello degli azzurri (in maglia rossa) è un punto significativo in ottica qualificazione, perché il gruppo C è molto equilibrato e lo dimostra anche il successo del Legia Varsavia a Mosca contro lo Spartak di mercoledì sera, arrivato solo al 90' con Kastrati.

Chi invece ha iniziato male, in un girone anche più difficile, è la Lazio di Sarri che a Istanbul ha subito a lungo l'iniziativa del Galatasaray che ha centrato la traversa con Morutan e in tutto il primo tempo si è fatta vedere dalle parti di Muslera solo nell'occasione del contatto in area turca tra Immobile e . La musica è cambiata in peggio nei secondi 45', anche se un paio di incursioni di Luis Alberto hanno spaventato gli uomini di Terim, ma dall'altra parte l'autentica spina nel fianco è stata Aktürkoğlu, libero di fare il bello e il cattivo tempo partendo da sinistra e accentrandosi o servendosi palloni in mezzo come quello per il tiro a rimorchio di Cicaldau stampatosi sulla traversa. Poi il disastro al 66': un cross senza pretese di Morutan alzato a campanile da Lazzari è finito in porta spinto da Strakosha nel tentativo del portiere albanese di bloccarlo. E dire che i tifosi biancocelesti ricordano ancora le papere di Muslera, ineccepibile nel difendere i pali del Gala contro la sua ex squadra che, seppur infarcita di riserve per il turnover, ha avuto un piccolo miglioramento nella prestazione rispetto al 2-0 subito a San Siro contro il Milan.
Quel che conta, però, è il risultato finale e un inizio in salita per la Lazio, anche se può aiutare il pareggio per 1-1 tra la Lokomotiv Mosca e l'Olympique Marsiglia, in cui i russi in dieci uomini hanno trovato il pareggio al 90' dopo il vantaggio iniziale dei francesi con l'ex romanista Ünder.

Nel giovedì di coppa c'è da segnalare l'entusiasmante 4-3 del Real Betis sul Celtic nonostante il doppio vantaggio iniziale degli scozzesi (Ajeti e Juranović su rigore) ribaltato nel giro di 20' a cavallo tra il primo e il secondo tempo dai due centri di Juanmi e dalle reti di Miranda e Iglesias che hanno indirizzato la partita verso Siviglia. Quasi inutile il gol di Ralston a 3' dalla fine, ma almeno i cattolici di Glasgow possono consolarsi con la bruciante sconfitta dei cugini Rangers contro il Lione di Ekambi, autore del vantaggio francese, Paquetá (uno dei migliori in campo), Emerson Palmieri e Slimani che ha procurato l'autogol su rimpallo di Tavernier. Sempre 0-2 è terminata la sfida tra Dinamo Zagabria e West Ham, trascinato dal recordman di gol Antonio e dal capitano Rice, mentre l'altro big match in programma, Psv-Real Sociedad a Eindhoven, ha dato vita a un 2-2 aperto e chiuso da Götze con gol al 31' e assist per il definitivo pareggio di Gakpo dopo l'uno-due basco con Januzaj e Isak. Infine, l'1-1 tra Eintracht e Fenerbahce a Francoforte, dove l'ex nazionale tedesco Özil ha portato in vantaggio la squadra del suo Paese d'origine e ha ricevuto fischi dal pubblico a cui, dopo il pareggio dell'ex atalantino Lammers, proprio nel recupero del secondo tempo si sono ritrovati con l'urlo spezzato in gola per il gol annullato a Berisha, colpevole di essere partito in anticipo sul rigore tirato da Pelkas e respinto da Bayindir.

Rangers-Lione 0-2
Ekambi 23', Tavernier a 55'
Brondby-Sp. Praga 0-0
Psv-Real Sociedad 2-2
Götze 31' (P); Januzaj 33', Isak 39' (S); Gakpo 55' (P)
Monaco-Sturm Graz 1-0
Diatta 66'
Leicester-Napoli 2-2
Pérez 9', Barnes 64' (L); Osimhen 69',87' (N)
Sp. Mosca-Legia V. 0-1
Kastrati 90'
Eintracht F.-Fenerbahce 1-1
Özil 10' (F); Lammers 42' (E)
Olympiacos-R. Anversa 2-1
El Arabi 52' (O); Samatta 74' (A); Reabciuk 87' (O)
Galatasaray-Lazio 1-0
Strakosha a 66'
Lokom. Mosca-Ol. Marsiglia 1-1
Ünder r 59' (O); Anjorin 89' (L)
Stella Rossa-Braga 2-1
Rodić 74' (S); Galeno 76' (B); Katai r 85' (S)
Midtjylland-Ludogorets 1-1
Isaksen 3' (M); Despodov 32' (L)
Bayer Leverkusen-Ferencvaros 2-1
Mmaee 8' (F); Palacios 37', Wirtz 69' (L)
Real Betis-Celtic 4-3
Ajeti 13', Juranović r 27' (C); Miranda 32' Juanmi 34',53', Iglesias 50' (B); Ralston 87' (C)
Dinamo Zagabria-West Ham 0-2
Antonio 21', Rice 50'
R. Vienna-Genk 0-1
Onuachu 92'


   

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