Comunicato Stampa | |
|
Tempo di lettura: 3 minuti
Similmente ad un "aut aut" kierkegaardiano, il match in programma al Camassa avrebbe dovuto costituire un bivio fondamentale per il prosieguo della stagione. Specie a seguito delle ultime due infelici prestazioni in campionato, laddove si è tornati a casa con le classiche pive nel sacco.
Il 4-0 maturato al 90' è di certo figlio di un approccio positivo alla gara e di una grinta maggiore di quella profusa nelle uscite precedenti. E non inganni lo score finale nè l'ultimo posto in graduatoria (molto probabilmente non veritiero) della compagine barese a cui va dato atto di un atteggiamento sfrontato in campo, giocando a viso aperto sin dal primo minuto (persino ancor sotto di tre reti!) e non applicando un difensivismo esasperato e barboso.
I primi minuti sono alquanto movimentati e i nerazzurri rischiano persino di passare già al 10', allorchè il funambolo Fumai conclude con un bolide da fuori area scaldando a fuoco i guantoni di Maraglino. Al 16', però, il Sava apre sul serio le danze: involata dalla destra di un ubriacante Procida, che la mette in mezzo lì dove lesto arriva Quarta, che insacca alle spalle di Doronzo. Quindici minuti più tardi lo stesso attaccante ricambia il favore a Procida, servendolo con precisione e dandogli la possibilità di siglare il 2-0 con un vellutato colpo di testa. Gli ospiti, per nulla disposti a fare da sparring partner, provano seriamente a pungere con Portoghese, che solo da pochi passi si fa ipnotizzare da Maraglino e la sua conclusione ne esce neutralizzata. Al 43' Quarta sfiora il terzo goal con un potente tiro dal limite dell'area che si stampa sull'incrocio dei pali. Ancora Portoghese, allo scadere, a farsi respingere un tiro dal solito Maraglino.
Ripresa che grosso modo recita lo stesso canovaccio del primo tempo. Al 52' l'eurostar Procida si beve la fascia di competenza, penetra in area e mette in mezzo un pallone fresco fresco su cui Caruso si avventa come un falco e appone la sua firma al 3-0: per la punta monopolitana ritorno al goal ed esultanza commensurabile a quella di un bambino raggiante alla vista del suo dono di Natale.
Ciononostante, la truppa barese prova a rialzarsi, quasi indolente dinnanzi ai colpi subiti, e colpisce un legno al 54' per poi provare a fare male due minuti più tardi con un missile di Fumai (davvero una scheggia l'ex Taranto), a cui SuperMaraglino oppone la sua magia. Il medesimo estremo leporanese dice ancora una volta di no a Fumai al 79', negandogli la gioia del goal su calcio di rigore. I biancorossi, dal canto loro, gestiscono al meglio il match contenendo a dovere i baresi e cercando ulteriormente la la quarta segnatura. Che arriva puntuale come un orologio svizzero a un minuto dal termine, quando D'Arcante realizza un sacrosanto penalty eseguendolo celestialmente e spiazzando Doronzo.
Prove tecniche per il crocevia di domenica al Tursi, quando gli uomini di Passariello lanceranno la sfida alla capolista Martina.
SAVA-VIRTUS MOLA 4-0
ASD SAVA: Maraglino, De Gregorio (74' D'Ambrosio), Greco, Amaddio, Aquaro, D'Arcante, De Luca (80' Giammaruco), Procida (62' D'Ettorre), Caruso, Quarta (49' Zaccaria), Beltrame (62' Bongermino). A disp.: Arcadio, Molfetta, Cimino. All.: Passariello
VIRTUS MOLA: Doronzo, Daddabbo (45' Laserra), Dentico, Sisto, De Palma (56' Colabello), Amoruso, Colella (45' Stella), Schirone, Portoghese, Fumai, Pinto (84' Bottalico). A disp.: Cucumazzo, Masi, Di Lauro, Porcelli. All.: Sisto
ARBITRO: Doronzo di Barletta
MARCATORI: 16' Quarta, 32' Procida, 52' Caruso, 89' D'Arcante (rig.).
AMMONITI: Procida, Zaccaria (S), Colabello (M)