CHAMPIONS LEAGUE

Atalanta fuori con rimpianto, Juventus prima all'ultimo minuto

Dea sconfitta in casa dal Villarreal, sarà Europa League. La Vecchia Signora ringrazia lo Zenit che ferma il Chelsea
   Armando Torro

09 Dicembre 2021 - 21:20

Tempo di lettura: 5 minuti

Saranno solo due le squadre italiane agli ottavi di finale di Champions League: Juventus e Inter, le stesse che erano già sicure della qualificazione alla vigilia della sesta e ultima giornata dei gironi.

Non ce l'ha fatta l'Atalanta, che contro il Villarreal aveva solo la vittoria a disposizione per arrivare seconda nel gruppo F. Invece la neve del mercoledì sera ha fermato le velleità della squadra di Gasperini, poi gelata nel tardo pomeriggio del giovedì, proprio a inizio partita.
Due errori in costruzione dei nerazzurri sono stati immediatamente puniti dal submarino amarillo: imbucata di Parejo per Danjuma Groeneveld (già letale all'andata) e 1-0 per gli spagnoli già al 3' di gioco.
Il gol subito a freddo non ha svegliato granché gli uomini di Gasperini, che non si sono resi pericolosi dalle parti di Rulli. Al contrario, è venuto fuori tutto il cinismo dei vincitori della scorsa Europa League, arrivati al raddoppio con un'azione di sfondamento in mezzo a una difesa apparsa impotente davanti a giochi di sponda e imbucate negli ultimi 16 metri: così il gol di Capoue a 3' dalla fine del primo tempo è stata una mazzata, a cui sarebbe stato difficile reagire.

Invece Gasperini ci ha provato inserendo Malinovskyi all'intervallo: l'impatto dell'ucraino c'è stato, con gol e occasioni create, ma solo dopo il 3-0 della squadra di Emery, ancora con Danjuma Groeneveld.
Dovendo giocarsi il tutto per tutto (dentro Muriel per De Roon, sopraffatto da Parejo), finalmente, ma troppo tardi, si è svegliata l'Atalanta che ha iniziato a dominare la partita ed è arrivata ad accorciare con Zapata al minuto 80, poi lo stesso colombiano ha impegnato Rulli poco più tardi.
Il portiere eroe dell'Europa League non avrebbe potuto nulla sul gran destro di Muriel che ha centrato il palo e soprattutto sul tap-in di Tolói da due passi: è qualcosa che aumenta i rimpianti dei nerazzurri. Alla fine ha festeggiato il Villarreal, vicino al poker proprio all'ultimo minuto con Dia, lanciato solo davanti a Musso, che ha spedito sul fondo. Ora i nerazzurri, arrivati terzi grazie all'1-1 tra Manchester United e Young Boys, si uniranno a Napoli e Lazio in Europa League, sperando in un buon sorteggio per il playoff che dà l'accesso agli ottavi.

Chi può festeggiare qualcosa di cercato, ma insperato, è la Juventus che la sera prima contro il Malmö ha vinto 1-0 con il colpo di testa di Kean e ha sprecato almeno altre tre grosse chance (di cui due con l'ex Paris Saint Germain) per il raddoppio sui campioni di Svezia. Allegri ha fatto turnover, facendo debuttare il 19enne De Winter, già sicuro della qualificazione e con la testa più al Venezia, prossima avversaria in campionato, che a San Pietroburgo.

Invece lo Zenit ha fatto un grande favore ai bianconeri, fermando sul 3-3 al 94' (gran tiro da fuori di Ozdoev) il Chelsea che alla vigilia si sentiva sicuro del primo posto.
Le certezze della squadra di Tuchel sembravano diventare granitiche dopo il vantaggio lampo (al 2') di Werner... ma i padroni di casa sono stati capaci di ribaltare i campioni d'Europa in carica nel giro di 3', dal 38' al 41' del primo tempo, facendo scricchiolare i Blues.
La controrimonta inglese è arrivata nel secondo tempo e ancora un gol di Werner faceva pensare al primo posto definitivo di Lukaku (autore del 2-2) e compagni, solo che lo Zenit ha continuato a giocare come se fosse una partita da dentro o fuori ed è arrivato al pareggio, che significa sorpasso in classifica della Juve e prima fascia nel sorteggio di Nyon, in cui l'unico vero pericolo è il Psg di Messi.

Sarà proprio per l'addio della Pulga, sarà per il livello più basso della rosa, ma fatto sta che il Barcellona per la prima volta in 21 anni non ha superato i gironi di Champions League. Nella stagione 2000/2001 Xavi era in campo, nel mercoledì nero della storia europea blaugrana era in panchina a vedere il Bayern Monaco surclassare i suoi giocatori. Il 3-0 dei tedeschi è lo stesso risultato dell'andata, ma non sorprende più e segna una superiorità netta (22 fatti gol in 6 partite) della squadra di Nagelsmann, seria candidata alla vittoria finale del torneo.
Il Barça ha subito un sorpasso evitabile, se solo avesse vinto contro la Dinamo Kiev un mese fa, cosa che ha fatto in scioltezza il Benfica con un secco 2-0 che proietta i portoghesi agli ottavi e i catalani al playoff di Europa League.
Stesso destino per un'altra spagnola, il Siviglia che, rimasto anche in inferiorità numerica, ha perso lo scontro diretto decisivo contro il Salisburgo, seconda in classifica nel gruppo G.
Il Lille ha difeso la prima fascia del sorteggio terminando in testa al girone con il tris finale sul Wolfsburg di Van Bommel e sa che sicuramente eviterà i connazionali del Psg.

Bayern Monaco-Barcellona 3-0
Müller 34', Sané 43', Musiala 62'
Benfica-Dinamo Kiev 2-0
Yaremchuk 16', Gilberto 22'
Man. Utd-Young Boys 1-1
Greenwood 9' (M); Rieder 42' (Y)
Atalanta-Villarreal 2-3
Danjuma Groeneveld 3',51', Capoue 42' (V); Malinovskyi 71', Zapata 80' (A)
Salisburgo-Siviglia 1-0
Okafor 50'
Wolfsburg-Lille 1-3
Yilmaz 11', David 72', Gomes 77' (L); Steffen 89' (W)
Juventus-Malmö 1-0
Kean 18'
Zenit-Chelsea 3-3
Werner 2' (C); Claudinho 38', Azmoun 41' (Z); Lukaku 62', Werner 85' (C); Ozdoev 94' (Z)

GRUPPO E
Bayern Monaco 18
Benfica 8
Barcellona 7
Dinamo Kiev 1

GRUPPO F
Man. Utd 11
Villarreal 10
Atalanta 6
Young Boys 5

GRUPPO G
Lille 11
Salisburgo 10
Siviglia 6
Wolfsburg 5

GRUPPO H
Juventus 15
Chelsea 13
Zenit 5
Malmö 1

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