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Rimonte opposte per Atalanta e Lazio, illusione Napoli col Barça

Djimsiti ribalta l'Olympiacos, i biancocelesti si fanno raggiungere e superare dal Porto, gli azzurri escono dal Camp Nou con un pareggio
   Armando Torro

17 Febbraio 2022 - 23:30

Tempo di lettura: 6 minuti

Una vittoria, un pareggio e una sconfitta. Questo è il bilancio per le squadre italiane nell'andata dei playoff di Europa League, tra aspettative confermate e incertezza sul passaggio del turno.

Iniziamo dal meglio, cioè i tre minuti in cui l'Atalanta ha ribaltato l'Olympiacos con la doppietta di Djimsiti, l'eroe inaspettato.
In una partita cominciata a un ritmo inferiore a quello che di solito mostra la squadra di Gasperini, i campioni di Grecia non hanno avuto grossi patemi nel contenere i nerazzurri: in particolare un Muriel sottotono e con qualche problema fisico di troppo, come ha confermato il risentimento muscolare che lo ha costretto a lasciare il campo all'intervallo.
La strada si era fatta decisamente in salita perché l'Olympiacos aveva trovato anche il gol del vantaggio con un destro chirurgico all'angolino di Tiquinho Soares mentre gli ex "italiani" Manolas e Papastathopoulos stavano guidavano bene una linea difensiva che era salita in tempo per mettere in fuorigioco Muriel e Pessina nell'illusorio 1-1.
Poi, costretto a fare di necessità virtù, Gasperini ha dato una fisionomia diversa alla squadra con gli ingressi di Boga e Koopmeiners avanzando Pašalić a fare l'attaccante. Ne è venuta fuori un'Atalanta capace di far girare il pallone più velocemente e con giocatori che creavano superiorità numerica e arrivavano dalle parti di Vaclík con grande frequenza. Il portiere ceco ha salvato sull'ex Sassuolo e sulla punizione di Malinovskyi, poi si è arreso sul colpo di testa e sulla girata in porta da attaccante di Djimsiti, entrambe le volte sugli sviluppi di un calcio d'angolo ben battuto da Koopmeiners. Così dal 63' in poi la Dea si è trovata a gestire il risultato (aiutata anche dal controllo sbagliato di Camara in zona Musso) e a mettere da parte le energie per il match di domenica contro la Fiorentina e il ritorno tra una settimana al Pireo.

Il risultato è lo stesso, così come l'andamento con la squadra di casa uscita dalla Champions che rimonta lo svantaggio iniziale, solo che stavolta ne ha fatto le spese la Lazio.
Contro il Porto dell'ex Conceição, i biancocelesti hanno dimostrato di esserci fisicamente e di saper tener testa a un avversario dato per superiore sulla carta. La buona prestazione della squadra di Sarri, senza Immobile infortunato, è stata incoraggiante come il buono stato di forma di Zaccagni ancora in gol dopo la doppietta contro il Bologna in campionato, ma anche in questo caso è arrivata una doppietta di un giocatore non proprio abituato a segnare, anche se attaccante di ruolo.
Toni Martínez ha ribaltato la Lazio con due prodezze, una di testa e l'altra di piede, a difesa sostanzialmente schierata su due cross radiocomandati del terzino João Mário dalla destra. Sono due errori che possono pesare, come quello di Milinković Savić sullo 0-1 che ha tirato addosso a Diogo Costa, in vista del ritorno. All'Olimpico non basterà fare un gol per arrivare agli ottavi e l'abolizione della regola dei gol in trasferta non è andata giù bene a Sarri che sa quanto il Porto sia un avversario scomodo in trasferta, avendo perso solo contro il Liverpool in tutta la stagione lontano dal Do Dragão.

E poi il discorso Barcellona-Napoli, la partita più attesa ed equilibrata per i valori delle squadre al sorteggio. Questo prima che nonostante i noti problemi finanziari in blaugrana arrivassero Adama Traoré, Ferrán Torres e Aubameyang, il che ha reso favoriti i padroni di casa. Eppure, dopo il rigore in movimento fallito dall'ex Valencia, il Camp Nou si è gelato con la sortita degli azzurri firmata Elmas-Zieliński, con il polacco che ha ribadito in rete la prima respinta di Ter Stegen. Ma se nel primo tempo il piano tattico di Spalletti era quello di chiudere bene gli spazi e ripartire affidandosi alla capacità di Osimhen di andare in profondità, nella ripresa gli uomini di Xavi hanno applicato i concetti che ogni culé ormai conosce a memoria e il Napoli non è riuscito più reggere l'urto (a parte qualche fuga con improbabili cross dell'attaccante nigeriano) ed è stato schiacciato nella sua metà campo.
Prima del quarto d'ora è arrivata la mano di Juan Jesús in area di rigore ad aiutare il Barça sul cross senza pretese di Traoré e Torres ha superato Meret dagli undici metri, poi ha fallito altre due occasioni che avrebbero portato i suoi al Maradona con un vantaggio importante da gestire. Invece giovedì prossimo a Napoli si partirà da una situazione di parità e gli azzurri dovranno fare a meno di Anguissa (infortunio muscolare), mentre i blaugrana potranno verosimilmente recuperare almeno uno tra Araujo e Depay, che ha potuto vedere il connazionale De Jong sfiorare l'eurogol risolutivo al 90' come successo domenica nel derby contro l'Espanyol.

Chi festeggia in Spagna sono i sivigliani, tutti, perché sia il Real Betis che il Siviglia hanno vinto i rispettivi match contro lo Zenit a San Pietroburgo (2-3) e contro la Dinamo Zagabria al Sánchez Pizjuán (3-1) e in entrambi i casi il risultato finale è stato quello con cui si è concluso un pazzo primo tempo (in particolare quello dei rojiblancos), mentre la Real Sociedad si è fatta raggiungere due volte dal Lipsia alla RB Arena. Il sogno europeo dello Sheriff Tiraspol potrebbe continuare perché la squadra della Transnistria ha superato 2-0 il Braga, mentre la grande sorpresa della serata è stato il tonfo interno del Borussia Dortmund contro i Rangers: un 2-4 visto con preoccupazione da Haaland in tribuna che, se non fosse stata abolita la regola del gol in trasferta, avrebbe visto i campioni di Scozia con un piede e mezzo agli ottavi.

Barcellona-Napoli 1-1
Zieliński 29' (N); Torres r 58' (B)
Bor. Dortmund-Rangers 2-4
Tavernier r 38', Morelos 42', Lundstram (R); Bellingham 51' (D); Zagadou a 54' (R); Guerreiro 82' (D)
Sheriff Tiraspol-Braga 2-0
Thill r 43', Traoré 83'
Zenit-Real Betis 2-3
Rodríguez 8', Willian José 18' (B); Dzyuba 25', Malcom 28' (Z); Guardado 41' (B)
Atalanta-Olympiacos 2-1
T. Soares 16' (O); Djimsiti 60',63' (A)
Porto-Lazio 2-1
Zaccagni 23' (L); Martínez 37',49' (P)
Lipsia-Real Sociedad 2-2
Le Normand 8' (S); Nkunku 31' (L); Oyarzabal r 64' (S); Forsberg r 83' (L)
Siviglia-Dinamo Zagabria 3-1
Rakitić r 13' (S); Oršić 41' (Z); Ocampos 44', Martial 45' (S)

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