Comunicato Stampa | |
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Due nuove partenze ma anche la necessità di chiarire alcuni aspetti caratterizzanti questa prima stagione di presidenza. È un Giuseppe Nico a tutto campo quello che parla all’indomani della pesante sconfitta di Bari e alla vigilia del match di giovedì a Mola.
Innanzitutto le novità di mercato. Samuel Berkelund ha rescisso il suo contratto con la Valentino Basket Casatellaneta ed è tornato nella serie A svedese. Addio anche a Henrikas Kalnius che ha deciso di rifiutare la terza dose di vaccino anti Covid e pertanto, non potendo ottenere il green pass rafforzato necessario per entrare nei palazzetti italiani, è stato “tagliato” dalla società. «Le operazioni di mercato che hanno coinvolto la VBC in questa sessione invernale – spiega Nico - fino ad oggi sono state essenzialmente in uscita e, soprattutto, non per volere della società. Ci siamo trovati di fronte a veri e propri aut aut dei tesserati di fronte ai quali la risoluzione dei contratti è stata la logica conseguenza. Alla partenza di due titolarissimi (Buono e Berkelund) per ora è arrivato il play Conidi, che si sta dimostrando un acquisto azzeccato, un sicuro prospetto per il futuro».
Altro tema caldo di questa annata è stato l’allenatore. Ben tre quelli che si sono succeduti sulla panchina biancorossa: prima Ciracì, poi Longobardi. «Quest’ultimo – aggiunge il massimo dirigente biancorosso - ha scontato l’inesperienza alla guida di una squadra di C Gold. I risultati ottenuti, frutto di un calendario favorevole che ha visto la squadra confrontarsi con compagini di medio-bassa classifica, hanno fatto da contraltare a una gestione tecnica discutibile. Risultato? Un gioco poco convincente, troppo dipendente dalla vena dei singoli, in cui non si sono mai viste la mano e l’identità del coach. La gara di Ostuni è stata la fotografia di questa esperienza. A Longobardi è subentrato il responsabile tecnico del settore giovanile Andrea Polucci: un coach esperto, che ha vinto tutto a livello di giovanili e al quale la società ha chiesto di guidare le squadra in questo momento cruciale della stagione. Il coach gioiese è subentrato in un momento caldo della stagione e con un calendario non certo favorevole: nelle prime sei gare affronterà le prime 5 della classifica, con un roster decimato dalle partenze e dagli infortuni. Nonostante questo si è tornata a vedere un’idea di pallacanestro basata sull’intensità difensiva e sui movimenti in attacco. Il Basket Corato prima e la Sunshine Vieste dopo hanno sudato ben più di sette camice per superarci, mentre i biancorossi hanno affossato Mesagne, che domenica ha rischiato di vincere sul campo della Nuova Matteotti Corato (72-71 per i coratini)».
Un ultimo pensiero, infine, a tutto quel che è stato fatto negli ultimi mesi sotto l’aspetto organizzativo. «A chi dimentica dove era la Valentino a luglio è bene fare il punto della situazione. La nuova proprietà ha acquisito una società ferma da due anni, senza un settore giovanile, con una situazione debitoria importante e con un campionato iniziato con 3 punti di penalizzazione. Nonostante questo – conclude Nico - è stata allestita una squadra nata per una salvezza comoda ma che ha sfiorato la vetta e che si sta mantenendo lontano dalla zona calda. Nonostante manchi l’apporto del caloroso pubblico che ha fatto di Castellaneta, negli anni, un campo difficile da espugnare per tutti. Adesso la squadra sta subendo i contraccolpi dello sforzo fatto fin qui, ma siamo certi che restando uniti potremo portare a termine questa stagione. Con un occhio al 2022/2023».