
L'arbitro Maggio di Lodi - foto Luca Barone
L'arbitro Maggio di Lodi - foto Luca Barone
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Luca Simonetti |
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Tempo di lettura: 1 minuto
Allo "Iacovone" si è giocato un altro derby della Puglia, Taranto-Foggia. A dirigere è stato Enrico Maggio di Lodi coadiuvato dagli assistenti Francesco Cincaglini di Vasto e Massimiliano Bonomo di Milano; IV uomo Silvio Torreggiano di Civitavecchia.
L'arbitro lombardo ha diretto una gara equilibrata e a lunghi tratti spigolosa, nella quale nella prima frazione di gioco alcune sue decisioni non sono state del tutto chiare. Al 22' del primo tempo un'ammonizione di ben poca coerenza su Granata, l'intervento disciplinare è corretto ma pochi minuti prima non ha effettuato lo stesso metro di misura sul giocatore ospite Nicolao, graziandolo con un richiamo verbale. Al 29' poi c'è un'ammonizione chiara ed evidente su Petermann, lo stesso giocatore atterra fallosamente Giovinco evitando così una ripartenza di gioco avversaria, non solo l'arbitro non prende alcuna decisione disciplinare ma non effettua alcun richiamo verbale.
Al 38' poi ha fatto ripetere un calcio d'angolo, una decisione non proprio da arbitro al quarto anno di C, la causa della ripetizione è stata quella di dover trascrivere l'ammonizione sul proprio taccuino: da un direttore di gara professionista ci si aspetta molto di più, bastava ricordare al giocatore in battuta sul corner che il gioco si sarebbe ripreso dopo il suo fischio.
Secondo tempo di totale ordinaria amministrazione.
Voto 5 diverse disattenzioni ma la buona sorte è dalla sua parte e la sua direzione di gara non è stata in alcun modo compromessa.