Armando Torro | |
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Le due sfide più equilibrate degli ottavi di finale di Champions League alla fine hanno premiato le squadre "sfavorite" dal fatto di giocare il ritorno in trasferta.
Innanzitutto l'Atletico Madrid di Simeone che al Teatro dei Sogni dell'Old Trafford ha superato la maledizione Cristiano Ronaldo, capace finora di eliminare per 5 volte su 5 i rojiblancos dalla competizione, finali comprese.
Per farlo ci voleva una partita che i campioni di Spagna non disputavano da tanto tempo, quella perfetta in fase difensiva e concretamente brillante in quella offensiva. E così è stato perché il Manchester United non ha avuto l'opportunità di sfruttare gli eventuali spazi alle spalle della difesa o le linee di passaggio per andare in verticale: i red devils hanno creato le occasioni spingendo più sulle fasce con Elanga e Sancho per poi ripiegare con le conclusioni da fuori area o sperare in situazioni da calcio piazzato.
Rangnick ha disegnato un 4-2-3-1 più offensivo rispetto all'andata volendo spingere di più sulle fasce con i terzini portoghesi Telles e Dalot, ma dopo una sfuriata iniziale contenuta dalla difesa atletista e dalle prese sicure di Oblák, l'Atletico ha preso a poco a poco il controllo del pallone grazie soprattutto ai ritorni dal primo minuto di Koke e Griezmann, oltre che all'inserimento di De Paul nell'undici titolare.
Il maggior tasso tecnico nella zona centrale del campo è stata un'arma sia offensiva - evidente nella stupenda azione dell'1-0 annullato a João Félix, giusto per ribadire che l'Atletico sa giocare a calcio eccome - sia difensiva per spezzare il ritmo forsennato che lo United voleva dare alla partita.
Anche negli scontri fisici hanno avuto la meglio gli ospiti, tanto che al 41' l'azione concretizzata con il colpo di testa di Renan Lodi sull'assist di destro di Griezmann liberato dal tacco di Félix è nata dal duello Reinildo-Elanga e soprattutto Savić e Giménez hanno annullato Cristiano Ronaldo, che aveva iniziato il match palleggiando con la solita spavalderia e poi non ha praticamente visto il pallone per i restanti 95'.
Un po' come all'andata, solo che stavolta nel secondo tempo non c'è stata alcuna crescita significativa nel gioco dei padroni di casa. Fisiologicamente l'Atletico si è abbassato e ha stretto le linee, così dopo il destro alto di Sancho l'occasione più ghiotta per il pareggio è arrivata su un calcio di punizione con il colpo di testa dell'ex madridista Varane: come sul destro da fuori di Fernandes e sul tocco ravvicinato di Elanga nel primo tempo o sul successivo tentativo disperato in rovesciata di CR7 ci ha pensato Oblák, il miglior portiere del mondo, a sbarrare la strada ai rossi di Manchester.
L'1-0 dei colchoneros è rimasto tale fino al triplice fischio dell'arbitro Vinčić e si può dire che, contando quanto successo tre settimane fa al Wanda Metropolitano, la squadra di Simeone ha meritato la qualificazione ai quarti, tornando a essere cinica e compatta con un 3-5-2 che ha esaltato le caratteristiche dei giocatori a dispetto di assenze pesanti come quelle di Ferreira Carrasco e Lemar.
Con lo stesso risultato in trasferta si è qualificato ai quarti di finale anche il Benfica che ha confermato la maledizione Amsterdam per l'Ajax, che non vince in casa una partita della fase a eliminazione diretta della Champions da 26 anni, cioè dall'1-0 sul Borussia Dortmund del 20 marzo 1996.
Con i favori del pronostico, basati su quanto visto nel 2-2 dell'andata, la squadra di Ten Hag ha attaccato per tutta la partita mancando spesso la porta di Vlachodimos e i rimpianti maggiori ce li ha Antony che di testa ha fallito due volte il gol del vantaggio a pochi metri dall'estremo difensore greco. Si può dire lo stesso per Tadić che è stato impeccabile fino all'ultimo tocco decisivo e per Haller che è stato ben controllato dall'ex Vertonghen, mentre dall'altra parte la difesa dei lancieri non ha subito grossi pericoli. Almeno fino al minuto 77 quando Onana, al rientro da titolare, è uscito a vuoto sulla punizione di Grimaldo e Núñez lo ha anticipato di testa per l'1-0 al primo tiro in porta dei portoghesi. Il risultato ha resistito fino alla fine nonostante i disperati attacchi finali dell'Ajax e così Veríssimo, che per i risultati in campionato sta deludendo, ha riportato le aquile ai quarti di finale dopo 6 anni.
Man. Utd-Atletico Madrid 0-1
R. Lodi 41'
Ajax-Benfica 0-1
Núñez 77'