
Foto Roberto Orlando
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Redazione MRB.it |
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La notizia dell'offerta di acquisto del Taranto da parte di un non meglio imprecisato gruppo di investitori era deflagrata ieri sera dopo le 22, quando SportItalia l'aveva letta in diretta. Smentita secca da parte della società, ma l'indiscrezione girava in città da almeno un mesetto. A fare luce ci ha pensato il nostro ViceDirettore, Giovanni Saracino, sul corrierediTaranto.it.
Secondo Saracino "Notizia fondata di livello 1 (ossia vi è una fonte attendibile, giusto per capire livello 0 si tratta di fake, livello 2 di più fonti, come quella relativa all’interessamento del gruppo Experia Investor, livello 3 oltre alle fonti, ci sono i documenti).
Il gruppo, svizzero, di cui si parla sarebbe capeggiato da un imprenditore di origine italiana (non è De Picciotto) che prima di ferragosto avrebbe avanzato una prima proposta economica di 5 milioni di euro (1,5 milioni per coprire i debiti pregressi, 3,5 milioni all’attuale proprietario delle quote come valutazione totale del parco giocatori di proprietà e di tutto il resto, quote comprese) ."
In realtà, sempre secondo il CorrierediTaranto.it, la società non avrebbe rifiutato, ma ha presentato delle clausole: "Ad un primo favorevole accoglimento della proposta, sarebbe, condizionale sempre d’obbligo, giunta la controproposta ossia che l’attuale proprietà rimanga come socio di minoranza – con un 20 % circa di quote – e possa avere la gestione della governance sportiva."