Mimmo Carrieri – Quotidiano di Puglia
Il Taranto ha smantellato un progetto per crearne un altro, la cui percezione, per il momento, è quella del ridimensionamento e della scommessa. Si spera che il campo possa smentire, visto che l’obbiettivo sono i playoff. C’è grande scetticismo, per questo forse la società, sbagliando, ha abdicato per a campagna abbonamenti. Dobbiamo attendere gli sviluppi del campo per capire se ha ragione la società o se questa scommessa è il preludio del capolinea dell’avventura di Massimo Giove alla guida del Taranto.
Vito Di Noi - Antenna Sud - Corriere dello Sport
Sicuramente per il Taranto le incognite sono tantissime. E’ un organico ex novo che però ha seguito una linea ben precisa, quella del ringiovanimento. E’ un Taranto che fa leva sui giocatori più esperti come Manetta, Vona, Romano, Infantino e lo stesso Tommasini, che reputo un grande colpo. Questi calciatori, oltre al fare il loro dovere, dovranno fungere da traino per i più giovani. Ci sono calciatori di talento come Guida e Mazza, però alcuni di loro l’anno scorso erano in Serie D e alcuni hanno anche disputato i playout. La Serie C, a Taranto, è un’altra cosa. Non mi sorprende la rivoluzione: punto prima perché altrimenti sarebbero rimasti Laterza e Montervino, punto secondo perché era impensabile proseguire con una squadra che nello scorso girone di ritorno, a parte la gara con la Turris che si è giocata a fine 2021, ha vinto solamente contro il Monopoli. L’era Laterza-Montervino, ai quali siamo riconoscenti, era finita dopo la sconfitta di Andria. Ho qualche dubbio che la squadra possa raggiungere il decimo posto dichiarato dalla società, diverse squadre si sono mosse meglio sul mercato sul fronte degli innesti di categoria. Il Taranto viene da un pre-campionato positivo, mi è piaciuta molto l’impostazione. Di Costanzo ha avuto l’intelligenza di mettere da parte la sua idea tattica iniziale e scegliere il 3-5-2, modulo portato dal mercato. E’ una difesa a tre che a Taranto non si vede dai tempi di Ragno, oltre ad essere un modulo un po’ ambiguo in quanto richiede molta generosità agli esterni. Se Di Costanzo sarà in grado di impostare il Taranto su questi parametri, la squadra potrà fare un buon campionato. Non abbiamo elementi di grande spessore tecnico, quest’anno fatico ad individuarne qualcuno. Però attenzione, anche Monterosi e Latina l’anno scorso avevamo pochi calciatori importanti però poi hanno fatto i playoff. Sarà importante la guida tecnica: se Di Costanzo riesce a costruire un Taranto che lo segue, ci si può togliere grosse soddisfazioni. Vediamo, domenica si parte, sarà un bel banco di prova: Monopoli e Catanzaro partono come favorite per disputare un campionato importante, soprattutto la compagine calabrese.
Dario Gallitelli – CosmoPolisMedia
Un Taranto plasmato sull’idea di gioco del proprio allenatore. Credo sia nata una squadra dinamica, che per caratteristiche ha il dovere di essere sfrontata, che faccia dell’intensità e della corsa le proprie armi migliori. Immagino un Taranto in grado di coprire il campo per tutti i novanta minuti sfruttando la gamba dei tanti giovani che sono arrivati e che possa appoggiarsi sull’esperienza degli over che avranno il compito di guidare il carro nei momenti di difficoltà. Mi aspetto tanto da Tommasini e Provenzano, dai “senatori” Ferrara e De Maria ma anche da Labriola, che già lo scorso anno ha fatto vedere buone cose. Sono curioso di vedere all’opera Mazza, La Monica, Panattoni e Guida, autori di un buon precampionato ma credo tuttavia che la società sarà vigile sul mercato degli svincolati laddove dovesse rendersi conto di ulteriori necessità.
Giovanni Saracino – CorrierediTaranto.it
Sostenibilità economica è la parola d’ordine del nuovo progetto del Taranto. Una scelta non criticabile, visto che si esce da due anni di pandemia, dove gli introiti sono stati ridotti. Una squadra piena di scommesse, con alcune lacune, come sulla fascia destra d’attacco e molti giovani provenienti dalla serie D. Non sembra una squadra che possa lottare per i playoff ma poi è giusto che sia il campo a parlare. È inutile però andare con preconcetti sulla squadra costruita da Dionisio e Di Costanzo, nata tra tante necessità di alleggerire il monte ingaggi. È chiaro che analizzando i curriculum molti vengono da serie minori o da società che hanno lottato per la salvezza in C. La speranza è quella che Di Costanzo possa aver trovato la chiave giusta per mettere in campo una squadra che possa divertire e ottenere i risultati che la società si attende, ovvero almeno il decimo posto.
Matteo Schinaia – Direttore TuttoSportTaranto
Il Taranto, pur attraverso un profondo rinnovamento dell’organico, ha dato continuità ad un progetto giovane e auto sostenibile come quello della passata stagione. Il duo Di Costanzo - Dionisio è sinonimo di professionalità, il loro compito è rendere questo mix di gioventù (tanta, speriamo non troppa) ed esperienza competitivo per un campionato sfidante come il girone C di Serie C. Riusciranno i vari Infantino e compagni a non far rimpiangere Saraniti e Giovinco? Al campionato l’ardua sentenza.
Dante Sebastio – Direttore Blunote.it
Questo mercato ha segnato la discontinuità con il passato, con l’era “monterviniana”. Ci sono diversi giovani interessanti che dovranno misurarsi con le difficoltà del Girone C della Serie C che, a mio avviso, è molto modesto dal punto di vista della qualità. In tutta onestà, faccio fatica a pensare che questa squadra possa puntare direttamente ai playoff, ma il calcio è bello perché riserva sempre sorprese, perciò mi auguro di essere smentito. Il pre campionato, che per quanto mi riguarda non è calcio vero, ci ha fatto vedere cose buone: la squadra di Di Costanzo non ha mai subito gol, può essere un pregio, ma non sappiamo come reagisce quando va sotto. Se mi chiedete un voto, assegno un 6.
Enrico Sorace - CronacheTarantine.it
Il Taranto ha rivoluzionato l’organico durante il mercato estivo e per questo è una squadra tutta da scoprire. Nuovo anche l’allenatore che torna a confrontarsi con una realtà insidiosa come la C per provare a garantire al Taranto i playoff, l’obiettivo fissato dalla società. Difficile dare un giudizio preciso sul gruppo dopo il precampionato, il calcio d’agosto è spesso ingannevole. Preferibile attendere le partite ufficiali, quelle che contano e che ci diranno di che pasta è fatto realmente questo Taranto composto da tanti calciatori alla prima esperienza tra i professionisti. Per adesso conforta la fase difensiva, il resto tra cui il peso dell’attacco andrà verificato sul campo già dalla trasferta di Monopoli. Inutile nasconderlo, le perplessità non mancano, anche su qualche singolo, ma la speranza è che Di Costanzo e la squadra riescano a smentire anche i più scettici.