Tra gli oltre 600 atleti che hanno partecipato alla mezza maratona di Taranto, ha di certo destato l'interesse di tutti Mattia, un ragazzo in sedia a rotelle, accompagnato dall'avvocato Alessandro Basta. Ai nastri di partenza, mentre i corridori della gara vera e propria erano concentrati sul percorso e sulla performance, nelle retrovie si sono ritrovati gruppetti di amici, amatori e tutti coloro che hanno voluto passare una domenica diversa. E tra loro, con una giacca gialla fosforescente, c'era Mattia, sorridente, di certo emozionato e incuriosito da quel gruppone (oltre 600 i partecipanti) di corridori, che hanno invaso le strade di Taranto.

La storia di Mattia l'abbiamo trovata in rete, soprattutto perché, purtroppo, è stata raccontata dalla cronaca di questi giorni: qualche settimana fa è stata rubata l'auto di famiglia con la quale il giovane tarantino veniva trasportato. Un'auto speciale, per trasporto disabili, dove era contenuta anche la sua carrozzella, quella personale, che non si può sostituire con una qualsiasi.

Il cuore dei tarantini, però, è sempre grande e proprio ieri, in occasione dell'attesa gara podistica, Mattia ha incontrato l'avvocato Alessandro Basta, ultramaratoneta, presidente del gruppo della protezione civile di Taranto. In tre, con una maglia personalizzata "io corro per Mattia", hanno donato un sorriso a tutti coloro che li hanno incrociati per strada, restituendo il messaggio che le barriere, se vogliamo, non esistono e che uniche sono solo quelle mentali che ci creiamo ogni giorno. Lo aveva detto anche l'avvocato Basta, durante la conferenza stampa di presentazione della manifestazione: "l'importante non è superare gli altri, ma superare sé stessi".

Alessandro e Mattia hanno percorso i 21km della mezza maratona elargendo saluti e sorrisi e di certo sarà stata una domenica indimenticabile per tutti. Personalmente, ho incrociato questo meraviglioso trio all'altezza di via Acton, durante il mio giro: sono stati i cinque minuti più belli di ieri. Al di là di ogni motivazione personale, di ogni esperienza sportiva.

Chissà se alle prossime edizioni ritroveremo Mattia: magari ci avrà preso gusto e, chissà, potrebbe essere anche l'apripista per far correre le rotelle anche di tanti altri ragazzi. Noi lo aspettiamo!