Redazione MRB.it | |
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La Virtus Calcio Taranto è tornata al comunale di Monteiasi e con il 3-0 sui padroni di casa del Monteiasi Calcio ha conquistato il primo posto nel girone A di Coppa Italia ASI guadagnandosi l'accesso diretto alle semifinali.
Il campo in terra battuta del Danucci è sempre insidioso e lo ha ricordato Marco Albano, spiegando che differenza c'è stata rispetto al match di campionato contro lo Studio Dentistico De Pace due mesi e mezzo fa: "L'ultima volta avevamo cominciato bene e poi abbassando la guardia abbiamo perso. Con un terreno di gioco del genere ci vuole attenzione da parte di tutti e per tutta la partita. Mercoledì abbiamo concesso qualcosina, poi dopo il gol ci siamo sbloccati e siamo stati bravi a tenere alta la concentrazione fino alla fine. Non era facile anche se contro una squadra di B2 perché loro erano abituati su questo campo", ha detto a MRB.it il portiere dei delfini.
Mentre il suo omonimo Simone realizzava una doppietta, Marco è stato sostanzialmente poco impegnato nel suo secondo clean sheet consecutivo e solo una volta il Monteiasi ha rischiato di segnare: "Un loro calcio di punizione ha scheggiato la traversa ed è stato l'unico vero pericolo, ma io ero comunque sulla traiettoria e se il tiro fosse stato nello specchio probabilmente lo avrei preso", ha assicurato.
Il secondo girone di Coppa è stato esaltante per i ragazzi di mister Palumbo per due ragioni: anzitutto il primo posto finale, davanti a squadre come Rubert e Fornaio del Viale che in Serie A sono distanti, e poi l'aver chiuso come miglior difesa della seconda fase. Un risultato che secondo Albano non è una sorpresa perché "se togliamo le prime 5-6 partite del campionato in cui non eravamo realmente noi, la nostra difesa è in linea con quelle delle prime in classifica" e i numeri lo testimoniano. Piuttosto, potrebbe sorprendere la vittoria a inizio 2023 contro Fornaio del Viale, ma "abbiamo dimostrato di meritare la vittoria e ci ha dato la consapevolezza di quali fossero i nostri mezzi. Infatti la partita successiva in campionato senza il rigore a fine primo tempo forse sarebbe finita 0-0. Siamo competitivi e ce la possiamo giocare con chiunque, se non avessimo buttato tanti punti a inizio campionato a quest'ora ce la giocheremmo per i primi quattro posti", ha tenuto a sottolineare il numero 1 rossoblù.
Ora che la Virtus è alla final four dovrà aspettare la sua prossima avversaria dagli spareggi, una situazione già vissuta lo scorso anno. La speranza è quella di migliorare e vendicare la sconfitta al penultimo atto della competizione, magari con un po' di fortuna, dato che "per vincere le partite e arrivare in fondo ci vuole anche quella, oltre a bravura e attenzione. In semifinale preferirei evitare Fornaio del Viale, perché resta la squadra più forte, ma se dovessimo vincere di nuovo avremmo ancora più possibilità di portare a casa la Coppa. Io l'anno scorso c'ero in semifinale, nella British, e proprio un calo di attenzione all'ultimo minuto ci diede la vittoria", ha ricordato Albano.
Dopo i giusti festeggiamenti per l'obiettivo raggiunto, i delfini devono rituffarsi nel campionato e preparate la prossima partita contro la Dea Impianti penultima al Monticello di Grottaglie: "Pensare alla differenza di classifica può essere pericoloso, loro lotteranno sicuramente perché hanno bisogno di punti, noi dobbiamo essere altrettanto determinati. È già successo quest'anno che in partite in cui ci siamo sentiti più forti e ci siamo rilassati poi abbiamo perso, e penso all'ultima sconfitta contro Iacovone Turbato a cui praticamente abbiamo concesso un tempo", ha avvertito il 37enne sulla sfida di sabato pomeriggio.
Alle 15:45 sarà palla al centro, subito dopo la fine del match tra PMB e Iacovone Turbato in programma a Statte, crocevia della lotta alla zona Europa per la Virtus: "Dobbiamo pensare solo al nostro cammino e vincere. Certo, una vittoria della PMB ci darebbe uno scenario più tranquillo con 7 punti di vantaggio, ma dipende sempre da noi almeno 90%, sia per la partita in sé che per la corsa alla Coppa Uefa", ha concluso Albano.