Redazione MRB.it | |
|
Tempo di lettura: 3 minuti
Grazie al 2-1 contro Programma Sviluppo, la Virtus Calcio Taranto ha raggiunto la finale nella decima edizione della Coppa Italia ASI. La vittoria nella semifinale rappresenta un traguardo per i delfini, così come ha confermato Giancarlo Piccirilli a MRB.it: "Per noi è importantissimo, tutto l'ambiente ci tiene tanto, specie il mister, e siamo felici di aver raggiunto questo obiettivo. Ci apprestiamo a giocare la finale ricordando che, come ci ha detto Buonomo nello spogliatoio, le finali vanno vinte".
Il centrocampista rossoblù ha ripercorso l'andamento della partita disputata mercoledì sera allo Iacovone B, in cui la Virtus ha un po' faticato inizialmente: "Forse nel primo tempo c'è stata una sorta di rilassatezza e non abbiamo alzato i ritmi, concedendo anche occasioni importanti su errori nostri - ha ammesso il putignanese classe '84 -. Nel secondo tempo siamo stati bravi con Notorio che ha servito Gioranna a fare l'1-0 mettendo la partita sui binari giusti, poi abbiamo raddoppiato e questo ci ha consentito di vincere la partita".
Proprio in occasione del raddoppio è stato decisivo il contributo di Piccirilli, con il calcio di punizione indirizzato ad Aiello che poi ha trovato l'inserimento vincente di Collocola. Una giocata che "è stata frutto di un'idea estemporanea del momento. Aiello è bravissimo a muoversi coi tempi giusti, io ho saputo mettergli bene la palla ed è arrivato il 2-0", ha raccontato il numero 28 rimarcando che non era uno schema preparato.
La svolta della partita è arrivata nell'intervallo, col cambio tattico di mister Palumbo dal 4-4-2 al 4-2-3-1 per cui Piccirilli è passato da esterno destro a mediano davanti alla difesa. Una svolta anche per il centrocampista perché "mi sono trovato meglio come mediano, in mezzo al campo ho avuto più possibilità di giocare la palla e andare a prenderla dove volevo io. Invece nel primo tempo perché non sono riuscito a giocare molti palloni", complice il fatto che la manovra della squadra non era molto fluida.
Poi i ragazzi di mister Palumbo si sono un po' complicati la vita riaprendo la partita a pochi minuti dalla fine, perdendo un pallone da cui è arrivato il calcio di punizione del 2-1. "In quella azione ho cercato di tenere palla il più possibile per fare possesso e far passare il tempo. Sia io che Leccardi avremmo potuto giocare subito il pallone in avanti, poi l'errore capita, lo possono fare tutti, e in questi casi è la squadra che prende il gol", ha sottolineato il 38enne.
Merito anche e soprattutto della difesa se la Virtus ha retto all'assalto finale di Programma Sviluppo ed è arrivata in finale, infatti secondo Piccirilli "Fusiello ha fatto una partita alla Cannavaro. Le ha prese tutte lui: in anticipo, di testa, di piede arrivava sempre per primo e poi usciva bene palla al piede".
Adesso i delfini devono solo attendere la vincente dell'altra semifinale di Coppa Italia, quella tra My Friends La 106 e Rubert, entrambe già incontrate da Piccirilli e ugualmente temibili. "Ho giocato una sola volta contro la My Friends e mi ha fatto un'ottima impressione perché ha giocatori rapidi e tecnici, davvero pericolosi. La Rubert è una buonissima squadra e la nostra vittoria all'andata in Serie A non ci deve ingannare", ha avvertito. Anche perché "sia l'una che l'altra sono davanti a noi in classifica e dovremo giocare col coltello tra i denti, consapevoli comunque della nostra forza", ha concluso il centrocampista rossoblù.