Lunedì alle 21 la Virtus Calcio Taranto debutterà nella Coppa di Lega Uefa ASI chiudendo la prima giornata del torneo contro la Rubert al comunale di Talsano, ma prima di iniziare la parola al capitano Benedetto Nardone, che a MRB.it ha spiegato con quale spirito giocheranno i delfini, qualificatisi grazie all'ottavo posto in Serie A: "Prendiamo questa competizione nello stesso modo in cui abbiamo preso la Coppa Italia di quest'anno, sperando che l'appetito venga mangiando. Siamo sempre gli stessi e al momento non sono previste integrazioni alla rosa, anzi, questa è un'occasione per dare fiducia a chi ha giocato meno durante la stagione e che merita il suo spazio", ha detto il difensore rossoblù.

La squadra di mister Palumbo affronterà oltre alla Rubert due squadre di categoria inferiore (B1 e B2), entrambe però in lotta per la promozione e con una finale playoff da giocare martedì, cioè Lucky Squad e Benda Boys che si sono affrontate il sabato pomeriggio con la vittoria 2-0 dei primi: "Sulla carta conosco di più la Lucky Squad e so che hanno buoni elementi, mentre non so nulla di Benda Boys - ha ammesso il tarantino classe '77 -, a parte il fatto che possano salire in B1. Alla fine sarà comunque il campo a parlare, vedremo".
Invece la Virtus conosce fin troppo bene la Rubert, anche perché, come ha ricordato Nardone, "è la squadra che abbiamo incontrato più volte quest'anno e attendiamo con ansia la finale di Coppa Italia contro di loro", in programma teoricamente mercoledì 17 maggio allo Iacovone B. Non c'è una favorita né per l'ultimo atto della Coppa Italia nè per il primo della Coppa Uefa, infatti, ripercorrendo tutte le sfide stagionali, "le partite sono sempre state equilibrate, compresa l'ultima in campionato che abbiamo perso 3-1 dopo un primo tempo dominato. Loro quando sono a pieno organico esprimono un ottimo calcio come noi, il discorso può cambiare nel momento in cui ci sono delle assenze da una parte o dall'altra e speriamo che non ci siano per lo spettacolo". Il distacco di 12 punti nella classifica finale di Serie A è dovuto secondo il numero 15 "alle difficoltà che abbiamo avuto nel girone di andata, quel periodo in cui dovevamo ancora amalgamarci, poi abbiamo dimostrato da dicembre in poi di poter dire la nostra e abbiamo fatto un girone di ritorno di tutto rispetto".

Insomma, nelle sfide singole non conta la classifica, quanto la condizione atletica dei giocatori e questo sulla carta è un fattore che gioca contro la Virtus che è scesa in campo per l'ultima volta lo scorso 22 aprile nel match contro lo Studio Dentistico De Pace che obiettivamente non aveva molto da dire, mentre la Rubert ha giocato una settimana dopo la semifinale di Coppa Italia battendo ai rigori My Friends La 106. Nel frattempo, però, è stata organizzata un'amichevole in settimana con l'Immortal Taras che ha stravinto il campionato di B1, già conosciuta dallo stesso Nardone: "Non giocare una partita ufficiale da meno tempo rispetto a noi è un vantaggio per gli avversari, perché sono più pronti fisicamente e le gambe girano meglio. L'amichevole di martedì è stata una bella partita, al di là del risultato e della pioggia battente, e la nostra prestazione è stata positiva. È un test provante, comunque, perché Immortal Taras l'anno prossimo darà filo da torcere a parecchie squadre e lotterà per i primi posti", ha concluso.