Fabrizio Giannico | |
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Si continua a programmare la prossima stagione in casa Gioiella Prisma Taranto. Con il roster ormai completo, mancherebbero uno o due elementi per chiudere il mercato, per il sodalizio guidato dal presidente Bongiovanni è già tempo di organizzare la fase che precede l’avvio della prossima stagione.
Sono otto i nuovi arrivi, nove se consideriamo anche il libero di riserva che già stato individuato ma non ancora annunciato. Quattro sono invece i riconfermati della passata stagione ma, tra gli atleti che vestiranno la maglia rossoblù, c’è chi ormai ha scelto Taranto come seconda casa. Si tratta del centrale Aimone Alletti che si appresta ad indossare per il quarto anno la maglia della Gioiella Prisma Taranto.
“Tre stagioni vissute in maniera intensa – esordisce così il centrale della Gioiella Prisma Taranto. Le considero tutte positive visto che abbiamo raggiunto tutti gli obiettivi che ci eravamo prefissati, a partire dalla promozione nel primo anno e le successive due salvezze ottenute”.
Ormai si può dire che il roster per il prossimo anno è completo e, così come avvenuto nelle passate stagioni, sarà composto da giocatori esperti come te e giovani desiderosi di mettersi in mostra. Da atleta più “anziano” quali sono i primissimi consigli che darai ai meno esperti?
“La Superlega negli ultimi anni è diventato il campionato più difficile al mondo e per esprimere un buon gioco la domenica serve avere costanza durante la settimana; questo è fondamentale. Ai più giovani bisogna mettere subito in testa questa cosa perché non basta sacrificarsi solo la domenica. Bisogna essere concentrati già dal martedì ed avere tanta voglia di lavorare. La parte fondamentale di una stagione si svolge a porte chiuse in allenamento durante la settimana”.
Coach Mastrangelo farà molto affidamento su di te soprattutto all’interno dello spogliatoio. Avete già avuto un primo confronto? Come è andata?
“Ci siamo sentiti telefonicamente, è stata una chiacchierata piacevole. Ho avuto ottime sensazioni, mi è sembrata una persona molto diretta e molto sincera. Vorrà sfruttare a pieno questa occasione che gli si è presentata perché ha fatto molto bene nei precedenti anni, ma si dice che le cose buone fatte vengono dimenticate subito. L’ho sentito molto determinato e vorrà dimostrare che tutto quello che ha fatto non è stato un caso”.
Sei consigliere dell’Associazione Italiana Pallavolisti. Che traguardi avete raggiunto e come è cambiata in questi anni la pallavolo secondo te?
“Il traguardo più importante entrerà in vigore l’1 luglio: come Associazione abbiamo partecipato e seguito l’introduzione del lavoro sportivo. Credo che questa sia una svolta epocale per tutti i ragazzi che si affacceranno al mondo della pallavolo. Il volley non sarà più visto come solo un hobby ma un vero e proprio lavoro. Cambierà tutto, verremo riconosciuti come lavoratori con tutti i diritti e doveri che ne conseguono. E’ un traguardo importante non tanto per noi ma per le generazioni future.
La pallavolo è cambiata tanto, sta diventando sempre più uno spettacolo e si prova costantemente ad arrivare a livelli altissimi non solo per quanto riguarda quello che succede in campo ma anche tutto il contorno. Si sta cercando di creare un pacchetto importante che comunque condiziona la vita di noi atleti, non sempre in meglio. Si hanno calendari sempre più fitti e di conseguenza aumenta la probabilità di infortunarsi”.
Prevedi un campionato difficile come quello concluso qualche settimana fa?
“Penso che sarà ancora più difficile perché ogni anno aumenta sempre più il livello. Quest’anno abbiamo visto retrocedere Siena che aveva un roster e un budget da metà classifica. Le squadre più deboli sanno che andare a giocare a Civitanova piuttosto che Trento non è proibitivo”.