Redazione MRB.it | |
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"Mi aspettavo una partita difficile per i precedenti in campionato e perché loro sono una squadra tosta, ben sistemata in campo e che concede pochi spazi, così lo 0-1 in avvio hanno potuto metterla sul piano fisico e smorzare il ritmo. Abbiamo avuto difficoltà nel reagire, il giropalla era lento, noi giocatori offensivi eravamo costretti a giocare spalle alla porta e venivamo raddoppiati spesso, era raro trovarsi in situazioni di uno contro uno". In queste parole di Mimmo Aiello a c'è la sintesi della semifinale di Coppa di Lega Uefa ASI che ha visto la Virtus Calcio Taranto soccombere contro Home 29 & Biagiotti, un match che si è messo subito in salita e che i delfini non sono riusciti a raddrizzare.
Lunedì sera al comunale di Talsano i rossoblù hanno anche dovuto fare i conti con assenze importanti e problemi fisici, tanto che "la nostra difesa era completamente inedita e avendo di fronte giocatori di esperienza ci sono state importanti difficoltà, poi nel corso della partita è andata meglio", come ha fatto notare il tarantino classe '93.
Lui è stato quello che ha avuto la prima e poi la più importante occasione per segnare e cambiare la partita della Virtus e ha raccontato dal suo punto di vista quella capitata a metà secondo tempo, su un contropiede partito da un calcio d'angolo a sfavore: "Il cambio di gioco di Scarcia è stato fin troppo preciso, sui piedi, magari con la palla un po' più avanti non avrei perso quei secondi necessari al difensore per avvicinarsi. Poi ho tenuto il possesso e arrivato quasi al limite dell'area dopo una corsa di 50 metri ho visto il portiere piazzato non benissimo, quindi ho provato a calciare ma il tiro è finito di poco sopra la traversa", ha detto Aiello.
È un rammarico che ha il 30enne, come tutti i ragazzi di mister Palumbo perché, contando anche la finale di Coppa Italia, "ce la siamo giocata alla pari in entrambe le partite, magari avremmo potuto creare più occasioni da gol e non ci siamo riusciti, sia per la qualità degli avversari sia perché abbiamo difettato nella velocità di gioco. Ma le prestazioni e l'impegno non sono mancati, meritavamo qualcosa in più", ha sottolineato.
Arrivati all'ultimo impegno ufficiale, ecco il momento di assegnare i voti per la stagione appena conclusa, considerando il percorso in campionato e nelle coppe: "Do un 7 perché è partita malissimo e l'abbiamo aggiustata per bene. Siamo stati tutti molto bravi a creare un gruppo e le prestazioni sono lievitate fino ad arrivare a una posizione in classifica impensabile a ottobre - ha ammesso il jolly offensivo -, ma c'è bisogno di un miglioramento ulteriore, come si è visto nelle ultime due partite". Essendo uno dei veterani ha dato il benvenuto in rossoblù e ha potuto osservare il percorso di alcuni nuovi innesti, sia in campo che fuori: "Ho apprezzato Fusiello, la cui assenza si è sentita lunedì, Romano e Piccirilli che sono arrivati da Putignano dandoci grande disponibilità ed esperienza e anche l'ultimo arrivato Ricci si è rivelato una buona alternativa in porta ad Albano. Gli altri della 'vecchia guardia' li conoscevo bene, quindi non mi sorprende il loro rendimento e poi mi trovo benissimo con i compagni e con il mister che ormai conosco da tanto tempo", ha detto riferendosi a Scarcia, Nardone e a tutti quelli che erano già alla Virtus da qualche stagione.
Lui è stato tra i più presenti in campo in questa stagione e ha portato spesso al braccio la fascia di capitano, attraversando i momenti di difficoltà e quelli di esaltazione del gruppo. Ed è per questo che, nell'autovalutarsi, anche lui si è dato un 7, come il suo numero di maglia: "La mia stagione è la fotografia dell'andamento della squadra, infatti all'inizio non sono stato all'altezza delle mie capacità, poi sono migliorato insieme a tutta la squadra con le prestazioni e ho dato il mio contributo. Magari sotto l'aspetto della leadership posso migliorare perché a volte durante la partita mi soffermo sulla mia prestazione e non tanto su quella dei compagni a cui trasmettere grinta e dare consigli", è la sua autocritica.
Infine, il vice capitano ha ripensato alle 44 partite disputate dalla Virtus nel 2022/2023, indicando il momento più alto e quello più basso: "La partita migliore è sicuramente il 2-0 in Coppa Italia contro Fornaio del Viale, perché abbiamo giocato davvero bene e siamo stati bravi a creare occasioni da gol, concretizzandole, senza concederne a un avversario molto forte. La peggiore quella contro la Samaflex, il 6-1, in cui ero presente a differenza di quella contro la Automobili Perrone. Però quello è un periodo che dovremmo cancellare perché non eravamo squadra, fa parte di un altro contesto rispetto a quello di adesso, che è la buonissima base da cui ripartire per l'anno prossimo", ha concluso Aiello.