Redazione MRB.it | |
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"Sicuramente ci interessava la vittoria, ma soprattutto fare una buona prestazione. Abbiamo giocato bene, eravamo liberi mentalmente e le azioni ci sono riuscite, arrivando molto spesso in porta". Sono parole di soddisfazione quelle Nicholas Amodio a MRB.it per il 5-0 della Virtus Calcio Taranto nella seconda giornata del girone C di Coppa Italia ASI contro la Dangerous City, una partita che i delfini hanno disputato con soli 11 giocatori a disposizione che a inizio secondo tempo sono diventati 10 per l'espulsione di un "ingenuo" Albano per proteste.
Il difensore rossoblù ha ricoperto più ruoli durante la gara, da terzino destro a centrocampista centrale fino all'esterno nel 4-4-1-1 finale e negli ultimi minuti è anche riuscito a realizzare due gol, ma per lui tutto ciò è secondario: "Dispiace che non ci fossero tutti, ma era importante mettere minuti nelle gambe anche a livello personale. Io mi adatto alle esigenze della squadra che viene prima del singolo, contano più la prestazione e il risultato - ha ricordato il tarantino classe '98 -. Non tanto la mia doppietta, perché veniamo da un periodo nerissimo in cui non riusciamo neanche a creare molte occasioni. Anche il non aver subito reti è stato molto positivo, speriamo di poter continuare su questa strada".
Il periodo nerissimo è chiaramente relativo alla Serie A, in cui la Virtus ha raccolto solo 1 punto e viene da 5 sconfitte consecutive. Forse sarebbe meglio invertire i percorsi delle due competizioni, ma non secondo Amodio: "Non farei a cambio, questi 6 punti della coppa devono servire a spronarci per muovere la classifica del campionato. In questo momento meritiamo l'ultimo posto, tutte le sconfitte sono state giuste e ci dobbiamo svegliare", ha detto sottolineato il 25enne.
I delfini hanno bisogno di cambiare rotta in campionato, a partire dalla prossima sfida contro la Barocco Argenti in programma sabato pomeriggio al comunale di Fragagnano, anche per quanto riguarda le presenze dei giocatori a disposizione di mister Palumbo, eppure il vecchio adagio 'Tutti siamo utili, nessuno è indispensabile' si può e si deve applicare anche alla Virtus: "È vero che ci sono alcuni giocatori che possono cambiare le partite - ha ammesso Amodio -, ma una squadra è composta da più elementi e le assenze non possono essere un alibi. Dobbiamo responsabilizzarci, credere di più nel nostro potenziale e tornare a essere un gruppo unito come era alla fine della scorsa stagione", ha concluso.