XX GIOCHI DEL MEDITERRANEO - TARANTO 2026

Fitto spegne le polemiche: ''Ci sono i fondi per Taranto''

Dalla rassegna stampa di oggi
   Redazione MRB.it

23 Ottobre 2023 - 10:30

Tempo di lettura: 3 minuti

I Giochi a Taranto si faranno. Le risorse ci sono. A rassicurare il capoluogo jonico e l’intera Puglia è stato il ministro per il Pnrr, Raffaele Fitto. Con una dichiarazione lapidaria ha voluto spegnere le polemiche dei giorni scorsi ma anche tornare e ribadire le dichiarazioni di qualche giorno fa per allontanare quel rischio che ormai preoccupa l’area jonico-salentina: l’ipotesi che i Giochi del Mediterraneo di Taranto 2026 non si svolgeranno più qui ma in un’altra città o in un altro Paese. «È inutile fare polemiche, il governo sta lavorando seriamente e bene, garantirà le risorse e i Giochi del Mediterraneo» a Taranto «si faranno e i fatti saranno quelli che smentiranno ancora una volta le inutili polemiche» ha detto ieri il ministro per gli Affari europei, le politiche di coesione e il Pnrr Raffaele Fitto a Bari.

Le dichiarazioni sulla competizione internazionale sono arrivate a margine dell’iniziativa “L’Italia vincente - Un anno di risultati - Come il governo Meloni sta facendo ripartire la Nazione”, organizzata dai gruppi parlamentari di Fratelli d’Italia in varie città. I dissidi degli ultimi mesi hanno aumentato le ombre sui Giochi anche perché occorrerà “correre” sin da subito. A preoccupare sono infatti i tempi ristretti di realizzazione delle opere. A Taranto ci sono ancora da realizzare le gare d’appalto dei maggiori impianti necessari alla realizzazione delle competizioni sportive: lo stadio al quartiere Salinella, la piscina olimpionica nella zona di Torre d’Ayala in viale Virgilio, il centro nautico nello specchio di mare della ex Stazione Torpediniere nel Borgo Umbertino e per finire il PalaRicciardi sempre alla Salinella che dovrà diventare un impianto polivalente. Nel “fascicolo” delle opere dei Giochi, non di meno, c’è anche un’altra grande opera: lo stadio di Lecce.

In alcuni casi sono da completare le progettazioni e si dovrebbe partire ora, lavorando senza intoppi e inciampi, affinché sia tutto pronto per accogliere gli atleti entro un triennio, nei quasi tre anni che ci separano da giugno del 2026. Quindi oltre alle risorse servono tempi accelerati. Subito occorre invece trovare l’intesa sul comitato organizzatore dei Giochi, sfumata la scorsa settimana in ben due incontri. Due le posizioni in campo: Governo e Coni vogliono un nuovo comitato organizzatore, visto che da quello attuale sono usciti diverse settimane fa; la Regione Puglia dall’altra vuole invece mantenere l’attuale assetto e difende l’operato dell’attuale direttore generale Elio Sannicandro e addebita i ritardi - nonché la mancanza di risorse, i 150 milioni necessari per le opere - all’attuale Governo in carica. Il commissario nominato dall’attuale Governo, arrivato a giugno, per sbloccare l’impasse dei Giochi di Taranto, Massimo Ferrarese, dovrebbe avere subito l’ok alle progettazioni per arrivare alle tanto sospirate gare. Ma resta ugualmente fiducioso sulla possibilità di farcela, magari con qualche correttivo sui progetti: «Se facciamo tutti un lavoro straordinario, incredibile, forse il rischio possiamo ancora evitarlo», le sue ultime dichiarazioni sulla possibilità di uno spostamento della sede dei prossimi Giochi del Mediterraneo.

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