TARANTO FC

Garzya: ''Il Taranto non si deve accontentare''

Intervista esclusiva all'ex difensore rossoblù

Luigi Garzya, ha vestito la maglia del Taranto nella stagione 2004/2005 - foto Luca Barone

   Cosimo Palumbo

26 Dicembre 2023 - 11:15

Tempo di lettura: 3 minuti

Classe '69, ex difensore, Luigi Garzya vanta più di 400 gare in carriera e ha disputato il suo ultimo anno da calciatore indossando la maglia del Taranto. Queste le sue dichiarazioni ai microfoni di MondoRossoBlù.it.

Il Taranto è quinto in classifica, i rossoblù stanno disputando una stagione di alto livello.
“Sono contento, una piazza come Taranto merita una buona squadra. Rispetto agli anni passati, quest'anno c'è una rosa competitiva con quasi tutti doppioni. Questo vuol dire tanto”.

Capuano ha più volte ribadito che l'obiettivo sono i playoff. Un traguardo che appare più che raggiungibile.
“I playoff mi sembrano il minimo, è sempre difficile ma il Taranto è una delle più accreditate. C'è un ottimo allenatore e la cosa importante è il ritorno dell'entusiasmo. La gente va allo stadio, è tornato il famoso dodicesimo uomo. Il Taranto non si deve accontentare: i playoff sarebbero un buon traguardo, ma partecipare per uscire subito lascia il tempo che trova. Mi auguro che a gennaio possano migliorare la squadra, non possono accontentarsi”

C'è qualche singolo che apprezzi particolarmente?

“Antonini mi sta piacendo, sarà difficile trattenerlo. Lo premierei, sta dimostrando di essere un ottimo elemento, se dovesse avere l'occasione è giusto che vada. Soldi che poi dovranno essere reinvestiti”.

Quanto conta il fattore Capuano?

“È uno competente, a volte può uscire fuori dalle righe ma non è mai banale. È una persona intelligente e un tecnico preparato, ho conosciuto diversi ragazzi che hanno lavorato con lui e ne hanno parlato bene. Ha preso giocatori adatti al suo modo di giocare, che può anche non piacere, anche se da fuori è facile parlare, per fare determinate valutazioni devi essere dentro”.

Il campionato, fin qui, ci ha illustrato una Juve Stabia ai limiti della perfezione. A seguire, abbiamo Casertana e Picerno. Mentre altre inizialmente più accreditate stanno deludendo.
“Il Picerno non è una sorpresa, ha una squadra forte. Anche se nessuno si aspettava un campionato del genere da parte loro, ma l'allenatore è bravo e non mi sorprendono. Mi deludono Foggia e Catania, che l'anno scorso però era nei dilettanti. La Casertana ha una squadra con elementi importanti e un tecnico preparato, ha fatto una squadra d'alta classifica. In Lega Pro basta sbagliare due partite per compromettersi, ci sono tante squadre accreditate alla vittoria finale. Dipenderà tutto dal mercato di gennaio, bisognerà vedere come opereranno e, in base a quello che faranno, si capiranno le intenzioni”.

Tornando al Taranto. Questa classifica rischia di addossare delle pressioni dovute all'alta posizione o può tranquillizzare la squadra e renderla più serena nell'affrontare le gare?
"È una sensazione bruttissima, però io penso che se uno ha la possibilità di giocarsi i playoff e ha dimostrato di potersela giocare con tutti, perché non puntare a vincere il campionato? Perché non crescere di mentalità e provare a fare il salto di qualità?”.

Ipotizziamo di essere a fine stagione, dove vorresti vedere i rossoblù?

“Se pensi che in altre piazze anche più piccole stanno cercando di raggiungere la Serie B, non vedo perchè non possa farlo anche una città come Taranto che manca da tantissimi anni. Conosco l'ambiente, non può accontentarsi della Lega Pro”.

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