ATLETICA

Nuova atletica Taranto: ''Un mese meraviglioso, continuiamo a crescere''

Il punto di vista del vicepresidente Massimo Buzzacchino: ''al lavoro per crescere''
   Redazione MRB.it

11 Gennaio 2024 - 19:00

Tempo di lettura: 3 minuti

PER OTTENERE QUALCOSA CHE NON HAI MAI OTTENUTO, DEVI FARE QUALCOSA CHE NON AVEVI MAI FATTO

11 Gennaio - 11 Dicembre, circa un mese fa veniva attuata la procedura burocratica tra agenzia delle entrate e passaggi amministrativi FIDAL: era il primo passo concreto in cui le idee non erano più utopiche ma si intrecciavano con un briciolo di pragmaticità.
Di lì ad oggi, una macchina in costante movimento e lavoro incessante, dalla ricerca di sponsor, realizzazioni di canotte da gara, la definizione della tuta sociale e soprattutto tante idee. Una delle quali, pagare le gare di alcuni circuiti provinciali per i primi iscritti: decidendo di dare una svolta e poter dire “ci siamo anche noi!”.

Chiaramente, spesso e volentieri, in un contesto a volte determinato da stereotipi ed invidia, in cui si è abituati a navigare in un mare cauto senza cambiamenti, c'è sempre qualcuno che storce il naso. Perché appena fai rumore, non appena realizzi il tuo sogno, quando attui qualcosa che esce dagli schemi di confort, ogni qualvolta sei felice…. potresti dare fastidio a qualcun altro. Accusandoci addirittura di condotta contro l'etica sportiva additando anche i nostri tesserati come "mercenari". Qualche altro "filosofo" su facebook, si divertiva anche a scrivere che "vendevamo pentole".

Bene, il Barone De Coubertin, nel 1800 capì come lo sport potesse essere uno straordinario sistema educativo. Capì che era importante incontrarsi e conoscersi mediante esso. Per i giovani, così come per i popoli, era importante incontrarsi pacificamente. Soprattutto, lo scrittore francese, definì che l'etica sportiva era da ricercare nel fatto che l'avversario non è il nemico, ma un altro essere umano da incontrare e conoscere. E soprattutto, che l'importante nello sport era partecipare, aggiungendo che questa fosse “ l'essenza e l'etica dello sport“.

Avendo come caposaldo questo principio, la nostra squadra che man mano aumentava i tesserati, iniziava a coltivare e maturare tra i suoi atleti l'essenza dell'incontro tra compagni di squadra, il confronto e soprattutto l'impegno perseguendo gli obiettivi personali verso sé stessi.

Il gruppo è cresciuto e sta crescendo sempre più e per la genuinità e lo spirito di gruppo, quasi tutta la squadra ha rinunciato a farsi pagare le gare, per far si che le risorse economiche possano essere capitalizzate per continuare a migliorarci e crescere. I nostri runner continuano a fidarsi dei nostri suggerimenti tecnici nei loro allenamenti quotidiani e diventa bello anche con loro scambiare due chiacchiere in qualche uscita serale. Gioco di squadra è il nostro denominatore comune.

Ad oggi siamo giunti a 45 atleti, gran parte dei quali gente che correva da Runcard o da liberi e che magari, attraverso la nostra squadra, può iniziare anche a perseguire obbiettivi…. Societari. Siamo un vulcano di idee per apporre giorno per giorno migliorie e innovazioni. Amiamo Taranto, la nostra città, la nostra squadra!

Fonte: Massimo Buzzacchino

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