Una vittoria all'ultima azione in una partita vissuta sulle montagne russe. Il 4-3 della Virtus Calcio Taranto sul connubio Life Bar/Muppet nella quarta giornata della seconda fase a gironi di Coppa Italia ASI ha portato la firma finale di Riccardo Aresta, nuovo arrivo in casa rossoblù che ha raccontato le sue emozioni a MRB.it.

Martedì sera i delfini sono andati due volte in vantaggio e si sono fatti rimontare fino al 2-3, rischiando di subire il quarto gol per un calcio di rigore contestato, autentica sliding door della partita: "Per fortuna hanno sbagliato il rigore e li abbiamo rimontati all'ultimo secondo, quella è stata una svolta - ha ammesso il match winner -. Per come si è messa la partita ci sono stati momenti di nervosismo da ambo le parti e l'arbitro, invece di placare gli animi, ha accentuato queste situazioni dando confusione, ma almeno non ci sono state esagerazioni in campo o interventi cattivi".
Anche perché il tarantino classe '97 era uno degli ex in campo al Monticello di Grottaglie, avendo militato nella Muppet fino a pochi mesi fa, e ha sfruttato la cosa a suo vantaggio in occasione del gol nel recupero del secondo tempo:
"È stato bravo Morrone a scattare sulla fascia e crossare, poi io conoscevo le caratteristiche dei difensori avversari e sapevo che sul passaggio di Turi potevo permettermi di allungare un po' il pallone per calciare, per fortuna il portiere non è arrivato a toccare il tiro. Il bello è che appena la palla è entrata in porta è arrivato il fischio finale, quindi è stata un'esplosione di felicità", ha detto ripercorrendo l'azione finale.

Nelle sue prime apparizioni in maglia rossoblù Aresta ha occupato più posizioni in campo, dalla seconda punta al trequartista centrale e all'ala, dimostrandosi un jolly offensivo per mister Palumbo: "Riesco ad ambientarmi abbastanza bene in tutti i ruoli dell'attacco, sia al centro che sulla fascia, con una leggera preferenza come supporto alla prima punta. Al di là di questo, avendo in squadra compagni bravi tecnicamente, spero solo di essere cercato spesso palla a terra, che è il modo migliore per esprimermi", ha rivelato il 27enne.
E a proposito di ambientamento, è stato facile integrarsi nello spogliatoio Virtus per l'ex Dea Impianti: "Conoscevo già capitan Nardone per averlo affrontato diverse volte, anche al di fuori dei campionati ASI, e Crocco che mi ha portato qui. Mi trovo bene perché ho trovato compagni disponibili, accoglienti e pronti a dare consigli come Luccarelli che ha scherzato con me dopo il gol", ha sottolineato il numero 22 rossoblù.
Fare bene e arrivare ancora in semifinale di coppa è un obiettivo dichiarato dei delfini, che puntano a chiudere al primo posto il girone B: "Possiamo crederci, magari cercando di fare più attenzione ai dettagli sia in fase offensiva che difensiva - ha avvertito Aresta -. Per esempio contro lo Sparta Taranto abbiamo agguantato il pareggio all'ultimo dopo aver sbagliato diverse occasioni e martedì avremmo potuto chiudere prima la partita, invece ce la siamo complicata da soli avendo dei momenti di blackout".

Ma l'impegno imminente è quello tra 24 ore al comunale di Statte contro il Martina Franca, squadra abituata a giocare in casa alla Cupa, in un campo più piccolo che all'andata la Virtus ha sofferto. È una sfida che in caso di vittoria potrebbe dare ossigeno ai delfini e staccarli dalla zona retrocessione, per cui l'attaccante è pronto a dare il suo contributo: "L'importante è che arrivino i tre punti, in ogni modo. Dopodiché se dovessi giocare dall'inizio o entrare a partita in corso preferirei ricevere tanti palloni come martedì per dare meglio una mano alla squadra - ha puntualizzato Aresta -. Il campo più grande potrebbe essere in vantaggio per noi, ma dipende dalle condizioni fisiche di chi giocherà e dalle eventuali assenze da una parte e dall'altra", ha ricordato in conclusione.