Redazione MRB.it | |
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Presente a Palazzo di Città per parlare della problematica relativa a dove giocherà il Taranto nella prossima stagione visti i lavori dello Iacovone, il vice presidente rossoblù Enzo Sapia che parla della vicenda ai microfoni di Antenna Sud, ospite della trasmissione Rossoblu.
"Oggi abbiamo partecipato a questa riunione" - ha dichiarato Sapia - "siamo stati convocati dopo mesi di silenzio. All'improvviso di perviene una convocazione per un tavolo di concertazione, ma è pensabile che si possa fare una cosa del genere dove si invita la società e in un comunicato la si attacca in maniera irragionevole attraverso affermazioni che lasciano il tempo che trovano? Noi a quelle affermazioni abbiamo risposto in maniera puntuale e lo abbiamo fatto solo per dovere verso i cittadini e dei tifosi. Questa è stata la prima volta che si parla del problema di dove giocherà il Taranto nonostante i Giochi del Mediterraneo siano stati acquisiti dal 2019. Non ci voleva molto a capire che nel momento in cui non avremmo avuto più lo stadio, si sarebbe posto il problema su dove avrebbe giocato il Taranto".
Il vicepresidente, poi entra nel merito della riunione che si è svolta oggi, "oggi non siamo neanche in zona cesarini, la partita è finita" - ha dichiarato - "se andremo a giocare a Teramo è solo perchè solo oggi, 23 febbraio 2024, si è cercato di affrontare in maniera improvvida questo problema. Pensavo che oggi sarebbe stata una riunione risolutiva ma non è stato risolto nulla. Sono stati inviati anche i sindaci di Martina Franca, Massafra, Francavilla Fontana e Brindisi. Quest'ultimo non era presente ma la soluzione Brindisi non è praticabile perchè quest'anno hanno giocato in deroga, cosa che non potremmo fare noi. Anche lo stadio di Brindisi sarà oggetto di lavori e alcuni settori verranno chiusi. Anche il sindaco di Martina Franca ha detto che sarebbe difficile perchè da loro i lavori stanno a zero, senza parlare dei problemi di ordine pubblico che ci sarebbero. Lo stesso per Francavilla Fontana che ci ha prospettato che loro non si possono permettere quel flusso di persone ogni due settimane e che ci sarebbero stati dei problemi di di sicurezza". Sull'ipotesi Massafra, invece, "è impraticabile" - ha aggiunto l'avvocato - "il Sindaco ci ha riferito che su quel campo giocano e si allenano già due squadre. In più, i lavori devono essere ancora appaltati, ci vorranno dei tempi tecnici e ad oggi non si sa se l'illuminazione che verrà installata garantirà l'omologazione per la Lega Pro".
"Sul progetto di finanza, tecnicamente in che modo dovevamo essere coinvolti e quale potere avevamo noi per impedire che questo venisse fatto?" - ha aggiunto l'avvocato rispondendo al comunicato diramato dal Sindaco - "eravamo coinvolti solo come fruitori dell'impianto una volta finito. Noi non abbiamo responsabilità sui ritardi ed è impesanbile sostenere che il Taranto abbiamo messo il bastone tra le ruote in questo progetto".
"Siamo un pò esasperati per questa situazione, bisogna avere rispetto per il lavoro altrui" - commenta ancora Sapia - "Capuano sta dedicando anima e cuore per creare un contenitore calcistico di livello e ci sta riuscendo. Quella sua intervista e quelle cose che ha detto è frutto dell'esasperazione. Il fatto di non avere lo stadio significa la fine del calcio a Taranto. L'incendio? L'incendio è un altro danno che abbiamo subito. Noi abbiamo collaborato con l'Amministrazione ma anche in quella situazione siamo stati presi in giro. Fino a quando non verrà provato il contrario, l'improvvida scelta di stipare quei rotoloni in Curva Sud non deriva che dall'amministrazione visto che il proprietario dello stadio è il Comune. Ci è stato creato un danno con perdita di incassi e di sponsorizzazioni".
"Che farà il Taranto adesso? C'è Teramo, non abbiamo altra soluzione" - conclude Sapia - "c'è anche l'ipotesi Vibo Valentia ma Teramo è preferibile perchè è più facile da raggiungere rispetto a Vibo. L'Amministrazione si è disinteressata del problema fino ad oggi e il disinteresse ci ha fatto arrivare a questo".