Redazione MRB.it | |
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La Virtus Calcio Taranto ha chiuso il mese di marzo con due sconfitte consecutive, la seconda arrivata in Serie A ASI a Castellaneta Marina contro i padroni di casa dell'Automobili Perrone. Il 3-2 finale è certamente un peccato per i delfini che erano anche riusciti a rimontare nel primo tempo il doppio svantaggio, anche con il contributo di Gaetano Cerabona autore del momentaneo 2-1, il suo primo gol in rossoblù.
Proprio il difensore e centrocampista ha analizzato a freddo la gara ai microfoni di MRB.it: "La partita è stata decisa dagli episodi, cioè i tre calci di punizione, e i primi due gol sono frutto di errori nostri perché quei palloni insidiosi bisogna spazzarli subito anziché farli rimbalzare. Ma è vero anche che loro hanno dimostrato di avere più gamba, soprattutto nel secondo tempo, inoltre le seconde palle erano sempre loro, arrivavano prima. In fin dei conti non è un risultato bugiardo", ha ammesso.
Sul risultato finale, dopo una rimonta di carattere, secondo il tarantino classe '86 hanno inciso altri due fattori emersi particolarmente nella ripresa al campo del centro sportivo D'Onghia, su tutti la lucidità fisica: "Paghiamo la stanchezza e il fatto di avere poche alternative in panchina, così soprattutto a centrocampo abbiamo perso le redini del gioco. Certamente non ha aiutato il terreno, secondo me il peggiore in assoluto del campionato, né era facile fare una buona fase difensiva col 4-2-3-1 e le due ali che facevano fatica a tornare", ha spiegato.
Comunque bisogna anche vedere quanto di buono ha fatto la Virtus nella trasferta dello scorso sabato, che è di incoraggiamento per i prossimi impegni, a patto di rispettare alcune condizioni: "Se giochiamo con carattere e compattezza, da squadra 'operaia', siamo in grado di competere contro tutte le squadre, però serve stare bene e avere i numeri giusti, banalmente la panchina lunga. Dobbiamo crederci, dobbiamo allenarci e dare il massimo andando in campo senza paura, a prescindere dai minuti a disposizione", ha sottolineato l'ex Dea Impianti.
Non deve essere stato semplice per Cerabona rimanere ai box nelle precedenti tre partite della Virtus per via dei malanni di stagione e per un giocatore della sua corporatura ed età ci vuole sempre un po' di più tempo per ristabilirsi al 100%. Magari aver segnato può dare una spinta motivazionale in più in vista dell'imminente sfida nel posticipo di campionato contro la Rubert, partita in cui il 38enne vuole dare il suo contributo, a prescindere dal minutaggio e dalle esigenze tattiche: "Sono contento di essere tornato a giocare e sono contento per il gol, il problema è che ho bisogno di allenarmi per riprendere la condizione. A questa età, se sono allenato, posso giocare anche tutti i 60' col giusto ritmo, ma al momento non so come sto - ha spiegato -. Poi dipenderà dal mister se giocherò dall'inizio o meno e comunque spero di riuscire a dare il meglio in qualunque posizione lui mi voglia schierare, infatti nonostante nasca come difensore sono stato sempre disponibile a giocare a centrocampo".
Proprio la disponibilità al sacrificio dovrà essere una chiave per fare risultato e il numero 4 rossoblù ha indicato Notorio come esempio "per la grinta e l'anima che ci mette, a prescindere dai gol che fa".
Perciò martedì sera conterà tanto l'atteggiamento, oltre all'aspetto tecnico: "Siamo una squadra per cui pesa l'aspetto mentale e sappiamo che la Rubert ha qualcosa in più qualitativamente, ma se ci mettiamo bene in campo e siamo umili possiamo anche toglierci qualche soddisfazione", è l'auspicio finale di Cerabona.