Redazione MRB.it | |
|
Tempo di lettura: 4 minuti
Una vittoria convincente mercoledì sera ha portato la Virtus Calcio Taranto alla semifinale di Coppa Italia ASI. Il 5-1 maturato al comunale di Talsano contro Iacovone Turbato è stato frutto di un dominio durato sostanzialmente 60' e l'esito finale non è mai stato in discussione, come confermato da Nicholas Amodio ai microfoni di MRB.it: "Ero molto fiducioso perché fin dall'inizio della partita eravamo ben messi in campo con un centrocampo capace di dare palleggio e dominare il gioco. Non ho mai temuto un risultato diverso dalla vittoria, neanche dopo le prime occasioni mancate", ha detto il difensore dei delfini.
La Virtus ha mostrato un gioco avvolgente, un giro palla pulito, ordinato e pronto a sfruttare il momento giusto per colpire. Merito degli interpreti in campo, tra cui i prestiti Fiorino, Baldo e Turi che "danno qualità e hanno caratteristiche che a noi mancano, se fossero con noi l'anno prossimo ci darebbero una grossissima mano" e questa è la speranza del tarantino classe '98.
Un altro fattore che ha inciso sulla partita è stato lo schieramento della Virtus, con mister Palumbo che ha optato per il 3-4-1-2, di fatto la seconda volta in stagione in cui i rossoblù hanno giocato con la difesa a tre e in cui Amodio ha ricoperto il ruolo di braccetto di destra, per lui inedito: "La prima volta in cui il mister mi ha schierato come braccetto, contro la Rubert in campionato, mi ha spiazzato, non me l'aspettavo, poi la prestazione è venuta anche grazie ai compagni e i risultati gli hanno dato ragione. La difesa a 3 ha meccanismi più complicati, soprattutto per quanto riguarda le coperture e il lavoro difficile che devono fare gli esterni in entrambe le fasi e io lo so perché in quelle situazioni ho giocato proprio da esterno a tutta fascia", ha spiegato.
Il numero 6 ha giocato quasi sempre da terzino, sia a destra che a sinistra, nella scorsa stagione, ma in quella in corso ha avuto poco spazio per diverse ragioni: "Questo è stato un anno al di sotto delle mie aspettative, a livello fisico sono calato tanto, ho potuto fare pochi allenamenti e questo mi ha condizionato. Per colpe mie principalmente, sommate alle assenze forzate per lavoro, non sono più terzino titolare come l'anno scorso, ma davanti nel ruolo ho comunque giocatori bravi come Orlando e Luccarelli che mercoledì ha dimostrato di fare la differenza a questi livelli", ha riconosciuto Amodio.
Ora, superato l'ostacolo Iacovone Turbato, la Virtus attende il sorteggio per scoprire se affronterà in semifinale la Rubert FC o My Friends La 106, con una leggera preferenza: "A livello sportivo sarebbe bello affrontare ancora la Rubert, magari prendendoci una rivincita per la finale di un anno fa e per gli episodi che l'hanno determinata come il rigore netto negatoci sullo 0-0 - ha ricordato il 26enne -. Invece con la My Friends sarebbe comunque una partita dura, di lotta, con sforzi fisici e mentali dal primo all'ultimo minuto".
Intanto, i delfini devono rituffarsi sulla Serie A in cui dopo la salvezza matematica conquistata nell'ultimo turno hanno un nuovo obiettivo a portata di mano, ovvero la qualificazione alla prossima Coppa Uefa dato che Automobili Perrone e Iacovone Turbato hanno rispettivamente 2 e 1 punto di vantaggio. Non bisogna lasciare nulla al caso, soprattutto in un campionato che non ha dato finora grandi soddisfazioni: "Fino a quando c'è la possibilità di fare qualcosa in più per riscattare una stagione deludente bisogna sfruttarla. Perciò dobbiamo giocarcela fino alla fine per arrivare in zona Uefa e tutte le tre partite che restano sono da vincere, a cominciare da quella di domani contro Angeli Custodi a cui dobbiamo fare attenzione", ha sottolineato Amodio.
Non solo, ci sono in ballo anche la vetta della classifica cannonieri per Notorio e la Targa Disciplina di categoria, che permetterebbe di giocare la Supercoppa Disciplina allo Iacovone: "È vero, dobbiamo giocare anche per far segnare il nostro bomber e prestare attenzione a non prendere cartellini inutili perché è un'altra possibilità per vincere un trofeo", ha concluso il difensore rossoblù.