Pietro Grimaldi | |
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Dopo ben tre anni dall'ultima edizione, svoltasi nel 2021 causa COVID-19 e vinta dall'Italia, finalmente l'attesa è finita. Venerdì inizieranno gli europei con la gara di esordio che vedrà la Germania, nazione ospitante di tale competizione, affrontare la Scozia. Desta molto scalpore l'esclusione di Norvegia e Svezia che non sono riuscite a staccare il pass per la fase finale. Poi tante sorprese, come la qualificazione della Slovenia e dell'Albania. C'è anche una prima volta: cioè quella della Georgia, impegnata nel Girone F con Turchia, Repubblica Ceca e Portogallo. Ecco un approfondimento sulle ventiquattro partecipanti:
GIRONE A:
GERMANIA: La nazionale campeggiata dall'ex tecnico del Bayern Monaco Julian Nagelsmann arriva a quest'Europeo da nazione ospitante e con la voglia di riscattarsi da un recente passato a dir poco disastroso. I tedeschi proveranno a puntare alla conquista del suo quarto titolo e i 400.000 euro di bonus offerti a ciascun calciatore in caso di vittoria sono un ulteriore stimolo per mettercela tutta. Nonostante una stagione di assoluto livello, tra gli esclusi ci sono elementi del calibro di Hummels, Goretzka e Adeyemi. Il ritorno di Kroos rappresenta sicuramente un grande vantaggio per i tedeschi che possono contare anche su tanti calciatori talentuosi: Musiala, Wirtz e Andrich su tutti. Quello che sembra mancare è la presenza di un numero 9 di qualità e sfondamento con Fullkrug, Undav e Havertz che non hanno mai regalato certezze in nazionale.
Formazione tipo (4-2-3-1): Neuer; Kimmich, Tah, Rudiger, Mittelstadt; Kroos, Andrich; Musiala, Gundogan, Wirtz; Fullkrug.
SVIZZERA: A differenza dei tedeschi, il recente passato è più che soddisfacente con il raggiungimento dei quarti di finale (miglior risultato di sempre) nell'ultima edizione degli Europei. Il percorso di qualificazione è stato abbastanza tortuoso con la compagine elvenica apparsa un po' in appanno. Il tecnico è ancora Murat Yakin e il modulo utilizzato dovrebbe essere il 3-4-3 con l'intento di sfruttare al meglio le qualità del reparto offensivo. Vari gli elementi di qualità ed esperienza, tra questi è impossibile non citare Xhaka, reduce da una stagione fantastica al Leverkusen e la certezza Sommer. Resta da sciogliere il nodo Shaqiri, vero mattatore della nazionale negli ultimi anni e del quale dovrà essere valutata la reale condizione fisica. In alternativa, Embolo e Amdouni scalpitano per un posto tra i titolari.
Formazione tipo (3-4-3): Sommer; Schar, Akanji, Rodriguez; Widmer, Xhaka, Freuler, Ndoye; Vargas, Okafor, Shaqiri.
UNGHERIA: Il percorso nelle qualificazioni è stato a dir poco perfetto. Gli Ungheresi sono stati in grado di qualificarsi a quest'Europeo da imbattuti nel proprio girone, piazzandosi anche davanti alla temibile Serbia e negli ultimi due anni ha perso solo una partita, la più recente contro l'Islanda. Di conseguenza, la squadra arriva a quest'appuntamento con grande fiducia e con lo scopo di raggiungere le fasi finali. Il tecnico è l'italiano Marco Rossi, il suo calcio è vivace e offensivo, il modulo utilizzato dovrebbe essere il 3-4-2-1. Vari i giocatori validi a disposizione del tecnico italiano ma la stella di questa nazionale è indubbiamente Szoboszlai al quale spetta l'arduo compito di trascinare i suoi compagni.
Formazione tipo (3-4-2-1): Gulacsi, Szalai, Orban, Lang; Nego, Schafer, Nagy, Kerkez; Sallai, Szoboszlai; Varga.
SCOZIA: La qualificazione al torneo è arrivata abbastanza agevolmente nel girone con Spagna, Norvegia e Georgia. Il tecnico è sempre Steve Clarke, in carica dal 2019 e che propone una filosofia estremamente conservativa. Infatti, il calcio proposto dagli scozzesi è molto sporco, fisico, fatto di solidità e ripartenze veloci. Tuttavia, le pesanti assenze di Ferguson e Dykes potrebbero influire e non poco. Proprio l'infortunio di quest'ultimo spiana la strada a Shankland, reduce da 24 gol e 4 assist con l'Hearts. Tra gli altri nomi impossibile non citare il leader Robertson del Liverpool e McTominay.
Formazione tipo (5-4-1): Gunn; Robertson, Tierney, Porteous, Hendry, Hickey; McGinn, McTominay, Gilmour, Christie; Shankland.
GIRONE B:
SPAGNA: La Roja arriva a quest'Europeo in un momento di forma eccellente, infatti, la rosa campeggiata da De la Fuente nel 2023 ha trionfato nella UEFA Nations League ed il percorso di qualificazione a EURO 2024 ha rispecchiato le aspettative. Dopo un mondiale deludente, l'obiettivo è quello di centrare il quarto successo e di conseguenza diventare la nazionale con più titoli europei. La Spagna costruisce molto in zona offensiva, come dimostrano i 25 gol segnati nelle 8 partite di qualificazione e si esaltano quando affrontano squadre tecnicamente inferiori, mentre soffrono le formazioni più fisiche. Di conseguenza, le Furie Rosse propongono tanto possesso palla con qualità e rapidità in zona offensiva. Nonostante le esclusioni di elementi del calibro di Cubarsì, reduce da una grande stagione con la maglia del Barcellona, e di Llorente, Luis De la Fuente si ritrova una rosa di grande livello, con un mix tra giocatori di esperienza, come Carvajal e Rodri, e una serie di giovani talentuosi, Yamal e Dani Olmo su tutti.
Formazione tipo (4-2-3-1): Simon, Carvajal, Laporte, Le Normand, Grimaldo; Rodri, Pedri; Yamal, Olmo, Nico Williams; Morata.
ITALIA: L'Italia si presenta a EURO 2024 da campione in carica. Il percorso di qualificazione degli azzurri è stato tutt'altro che semplice, in virtù di un testa a testa con l'Ucraina deciso solo all'ultima giornata e che ha scacciato definitivamente l'incubo dei play off. Considerando il gap con altre selezioni ben più quotate, l'obiettivo minimo è un quarto finale. I moduli principali sono il 4-2-3-1, il 4-3-3 e il 3-4-2-1, con quest'ultimo che potrebbe essere poco utilizzato a causa degli infortuni di Scalvini e Acerbi. Dalla sua, Luciano Spalletti può contare su una rosa di assoluto livello anche se con vari elementi che sono alla prima esperienza su questo palcoscenico. La stella potrebbe essere rappresentata da Federico Chiesa, grande protagonista ad Euro 2020, ma apparso discontinuo nell'ultima stagione. Sono da valutare le condizioni di Barella: se il centrocampista dell'Inter ritroverà la migliore condizione, il valore del reparto mediano si alzerà notevolmente. Occhi puntati anche su Scamacca, reduce da un finale di stagione eccezionale, e su Fagioli, che proverà a rispondere alle critiche in merito alla sua convocazione.
Formazione tipo (4-3-3): Donnarumma; Di Lorenzo, Bastoni, Buongiorno, Dimarco; Barella, Jorginho, Pellegrini; Raspadori, Scamacca, Chiesa.
CROAZIA: La Croazia ha sempre ben figurato nelle precedenti manifestazioni internazionali e quest'Europeo rappresenta l'ultimo valzer per Luka Modric, capitano e trascinatore della nazionale. La partecipazione ad EURO 2024 è arrivata grazie al secondo posto nelle qualificazioni, alle spalle della Turchia, frutto di 16 punti e soli 4 gol subiti, mostrando una grande solidità difensiva. Dal 2017 l'allenatore è Zlatko Dalic e il 4-3-3 è il modulo prediletto. Il centrocampo, composto da Kovacic, Modric e Brozovic rappresenta il vero punto di forza della nazionale croata. Ciò che manca è la presenza di un vero numero 9 con Kramaric, Budimir e Petkovic che sono pronti a giocarsi la titolarità.
Formazione tipo (4-3-3): Livakovic; Stanisic, Gvardiol, Sutalo, Sosa; Modric, Brozovic, Kovacic; Majer, Kramaric, Perisic.
ALBANIA: Nella fase di qualificazione l'Albania ha centrato sorprendentemente il primo posto, a discapito di nazionali ben più quotate come Polonia e Repubblica Ceca. Tuttavia, l'Albania non ha mai superato il primo turno di un campionato europeo. Il commissario tecnico è Sylvinho, subentrato nel 2023 e che ha dato alla nazionale albanese un'identità di gioco con. Il modulo preferito è il 4-3-3 che, con alta probabilità sarà riconfermato anche in Germania. Il leader tecnico è il centrocampista dell'Inter Asllani, mentre tra i giocatori da tenere sottocchio impossibile non citare Broja e Asani. Complicato pensare ad un miracolo.
Formazione tipo (4-3-3): Berisha; Hysaj, Ismajili, Djimsiti, Mitaj; Asllani, Ramadani, Laci; Asani, Manaj, Bajrami.
GRUPPO C:
INGHILTERRA: L'Inghilterra si presenta agli Europei con grandissima fiducia, anche in virtù dei ottimi risultati ottenuti nelle precedenti manifestazioni. Nonostante ciò, gli inglesi sono alla ricerca di un trofeo che ormai manca dal lontano 1966. Nel girone di qualificazione, concluso alla prima posizione e con appena 4 gol subiti, la nazionale ha espresso una potenza di fuoco impressionate e rientra tra le principali indiziate per la vittoria finale della competizione. Per il ct Gareth Southgate, in carica dal 2016, questa si tratta dell'ultima occasione per riportare i tre leoni alla conquista di un trofeo internazionale. Il modulo utilizzato è il 4-3-3 ma, è da non escludere il passaggio al 4-2-3-1 con Bellingham, Foden e Palmer sulla trequarti. La rosa è estremamente ampia e completa in tutti i reparti. La stella è sicuramente Jude Bellingham, fresco vincitore di Liga e Champions League con la maglia del Real Madrid, ma attenzione anche a Kane, alla ricerca del suo primo titolo in carriera, e a Palmer, reduce da 22 reti in 33 partite. Oltre il reparto offensivo, occhi puntati anche su Stones, il leader difensivo dei tre leoni, e Rice.
Formazione tipo (4-2-3-1): Pickford; Walker, Stones, Dunk, Trippier; Rice, Alexander-Arnold; Saka, Bellingham, Foden; Kane.
SERBIA: Tanto fomento in quel di Belgrado per quella che è la prima partecipazione ad una fase finale dell'Europeo da nazione indipendente. Il recente passato è a dir poco disastroso con l'eliminazione ai gironi nell'ultimo mondiale in Qatar. La qualificazione ad EURO 2024 è arrivata abbastanza agevolmente con la Serbia che si è piazzata al secondo posto, dietro l'Ungheria: ma, la sensazione è che si sia espresso solo in parte l'enorme potenziale a disposizione. Recentemente la nazionale serba ha conquistato la promozione nella Lega A della Nations League. Il ct è Dragan Stojkovic e il modulo prettamente utilizzato è il 4-3-1-2, con Tadic alle spalle di Vlahovic e Mitrovic. In alternativa, è probabile anche l'ausilio del 4-2-3-1 e il 3-4-1-2. La stella della selezione croata è indubbiamente Dusan Vlahovic, reo di aver disputato un'ottima stagione con la maglia della Juventus. Oltre al centravanti bianconero, vari i giocatori di grande talento ed esperienza, come l'ex Lazio Milinkovic Savic e Tadic, con quest'ultimo che potrebbe essere alla sua ultima esperienza in una competizione internazionale con la Serbia. Attenzione al reparto difensivo, apparso fragile e che potrebbe essere il punto debole di una nazionale che ambisce al superamento dei gironi.
Formazione tipo (3-4-1-2): V. Milinkovic Savic; Milenkovic, Velljkovic, Pavlovic; Zivkovic, Gudelj, S. Milinkovic Savic, Kostic; Tadic; Mitrovic, Vlahovic.
SLOVENIA: La Slovenia ritorna a partecipare all'Europeo dopo ben 24 anni. Il percorso di qualificazione è stato estremamente soddisfacente con la nazionale slovena che ha superato la concorrenza della Finlandia e che si è classificata al secondo posto, frutto di sette vittorie, 20 gol realizzati e 9 subiti. Il ct è Matjaz Kek e il modulo prettamente utilizzato è il 4-4-2 con Sesko e Sporar nel reparto offensivo. L'elemento più rappresentativo della selezione slovena è indubbiamente Oblak, da diversi anni considerato come uno degli estremi difensori più affidabili. Attenzione anche a Sesko che, dopo una grande stagione al RB Lipsia, potrebbe fare definitivamente il salto di qualità. Occhio anche ad Ilicic che, con la sua superba classe, potrebbe essere l'elemento aggiunto.
Formazione tipo (4-4-2): Oblak; Karnicnik, Blazic, Bijol, Janza; Stojanovic, G.Cerin, Elsnik, Mlakar; Sporar, Sesko.
DANIMARCA: Il recente passato dei danesi risulta essere contorto, con l'eliminazione nella fase a gironi ai mondiali in Qatar e una straordinaria semifinale ad EURO 2020. La Danimarca approda a quest'europeo grazie a un primo posto conquistato durante il percorso di qualificazione in cui sono apparsi dei evidenti problemi in fase realizzativa. Il ct è Kasper Hjulmand e il modulo prediletto è il 4-3-3 con Hojberg che funge da leader tecnico in mezzo al campo, da non escludere il passaggio al 3-4-1-2. Il calciatore di maggior rilevanza è Hojlund che, dopo una stagione negativa con i Red Devils, si presenta a EURO 2024 con la voglia di riscattarsi. Oltre al centravanti, la nazionale danese ha al suo interno vari elementi di qualità ed esperienza: tra questi, spiccano Eriksen e Hojberg.
Formazione tipo (3-4-1-2): Schmeichel; Kjaer, Andersen, Christensen; Maehle, Delaney, Hojberg, Kristiansen; Eriksen; Wind, Hojlund.