EURO 2024

Europei al via: ecco la guida sui Gironi D-E-F

Belgio e Portogallo sono le favorite nei rispettivi raggruppamenti, prima storica partecipazione della Georgia

foto Luca Barone

   Pietro Grimaldi

13 Giugno 2024 - 19:00

Tempo di lettura: 12 minuti

Dopo ben tre anni dall'ultima edizione, svoltasi nel 2021 causa COVID 19 e vinta dall'Italia, finalmente l'attesa è finita. Venerdì inizieranno gli europei con la gara d'esordio che vedrà la Germania, nazione ospitante di tale competizione, affrontare la Scozia. Desta molto scalpore l'esclusione di nazioni come Norvegia e Svezia che non sono riuscite a staccare il pass per la fase finale. Poi tante sorprese, come la qualificazione della Slovenia e dell'Albania. C'è anche una prima volta: cioè quella della Georgia, impegnata nel Girone F con Turchia, Repubblica Ceca e Portogallo. Ecco un approfondimento sulle ventiquattro partecipanti:

GIRONE D:
FRANCIA: Come ormai di consueto, la Francia anche per quest'edizione dell'Europeo rientra tra le principali candidate per la vittoria del titolo. Dopo la finale persa in Qatar nel 2022 e la deludente spedizione di EURO 2020, la Francia arriva a quest'edizione con tanta voglia di riscatto e l'obiettivo è quello di interrompere un digiuno che dura dal 2000, data dell'unico successo all'Europeo. Il percorso di qualificazione è stato all'altezza delle aspettative: primo posto nel girone con 29 gol fatti e 3 subiti in appena 8 partite. L'attuale allenatore è Dechamps, il ct dei blues si ritrova a disposizione una rosa estremamente talentuosa e il modulo prediletto è il 4-3-3 con Mbappé, Giroud e Dembélé che si candidano nel tridente offensivo. La stella assoluta è Kylian Mbappè, ormai prossimo a vestire la maglia del Real Madrid e destinato a segnare in maniera indelebile la storia del calcio. Inoltre, il tecnico dei blues deve far conto anche con le incertezze Maignan e Upamecano, entrambi reduci da una stagione al di sotto delle aspettative. Al commissario tecnico, il compito di trovare il giusto equilibrio e far rendere al meglio una rosa composta da tanti campioni.
Formazione tipo (4-3-3): Maignan; Koundé, Upamecano, Konaté, Theo Hernandez; Kanté, Rabiot, Griezmann; Dembélé, Giroud, Mbappé.

OLANDA: L'Olanda è chiamata a riscattare le ultime tre edizioni dell'Europeo. Nel girone di qualificazione, gli Orange hanno staccato il pass per la fase finale piazzandosi alle spalle della Francia, conquistando 6 vittorie e 2 sconfitte in 8 partite, frutto di 17 gol fatti e 8 subiti. A differenza di altre nazioni, negli ultimi anni l'Olanda ha cambiato varie volte il proprio ct e ciò non ha portato i risultati sperati. L'attuale commissario tecnico è Ronald Koeman e i moduli più utilizzati sono il 3-4-3 e il 4-3-3. Il leader indiscusso della squadra è Virgil Van Dijk, colonna portante del Liverpool e da anni considerato come uno dei difensori centrali più forti al mondo. Quindi, il reparto difensivo è la vera forza di questa nazionale anche grazie alla presenza di elementi di caratura internazionale come Frimpong, autore di una stagione strepitosa con il Leverkusen, e Aké. A pochi giorni dall'inizio, il ct ha dovuto far fronte anche alle pesanti assenze di De Jong e Koopmeiners, entrambi out per infortunio. Al loro posto convocato il solo Zirkzee, inizialmente escluso e pronto ad affermarsi definitvamente sulla scena europea e non solo. Grande attesa anche per il talentino Xavi Simons, autore di 10 gol e 15 assist con la maglia del RB Lipsia.
Formazione tipo (3-4-3): Verbruggen; Van Dijk, De Vrij, Aké; Frimpong, Reijnders, Schouten, Blind; Simons, Gakpo, Zirkzee.

POLONIA: Il girone di qualificazione dei polacchi è stato tutt'altro che ottimo, concluso alle spalle di Repubblica Ceca e Albania, con 10 gol fatti e altrettanti concessi. La Polonia ha raggiunto EURO 2024 passando dai temibili playoff e vincendo ai calci di rigore la sfida decisiva contro il Galles. Il ct è Michal Probiez, subentrato nel settembre 2023 e il modulo impiegato è il 3-5-2, incentrato su un buon reparto difensivo. Nonostante la qualificazione, il tecnico fatica a trovare una buona trama di gioco e a valorizzare il talento dei propri calciatori. In sostanza, il gioco dei polacchi è molto incentrato sui contropiedi. Desta preoccupazione la condizione di Lewandowski che, all'età di 35 anni potrebbe essere alla sua ultima esperienza con la selezione polacca a livello internazionale. Oltre al centravanti dei blaugrana, vari gli elementi interessanti: tra questi, indubbiamante ci sono Kiwior, Zalewski e Zielinski, senza dimenticare la presenza di un portiere affermato a livello internazionale come Szczesny. Assente Milik, che per infortunio salterà la spedizione in Germania.
Formazione tipo (3-5-2): Szczesny; Kiwior, Bednarek, Dawidowicz; Frankowski, Zielinski, Slisz, Piotrowski, Zalewski; Swiderski, Lewandowski.

AUSTRIA: La fase di qualificazione degli austriaci è stata a dir poco ottima: L'Austria si è classificata in seconda posizione, ad una sola lunghezza di distanza dal Belgio e stravincendo il confronto con la Svezia. I 17 gol fatti e i soli 7 subiti in 8 partite hanno dimostrato tutta la solidità e la compattezza della selezione austriaca. Il ct è Ralf Ragnick che ha fin da subito improntata ai suoi giocatori un atteggiamento propositivo, alla ricerca costante del recupero immediato del pallone, il modulo prediletto è il 4-2-3-1. L'ex tecnico dei Red Devils può contare su un undici titolare di qualità ed esperienza, l'unica pecca potrebbe essere l'insufficiente qualità dei sostituti. Il mattatore della nazionale è Marko Arnautovic, fresco vincitore dello scudetto con l'Inter ed elemento di maggior talento e leadership. Inoltre, l'Austria può contare su un centrocampo molto valido: occhi puntati maggiormente su Sabitzer e Laimer.
Formazione tipo (4-2-3-1): Lidner; Posch, Danso, Wober, Mwene; Seiwald, Laimer; Grillitsch, Baumgartner, Sabitzer; Arnautovic.

GRUPPO E:
BELGIO: Dopo la delusione degli ultimi mondiali in Qatar, i Diavoli Rossi hanno letteralmente cambiato passo. Infatti, il Belgio si presenta all'Europeo da imbattuto nell'ultimo anno e mezzo. Il percorso di qualificazione è stato ottimo: la compagine belga si è classificata al primo posto con 20 punti conquistati in 8 partite, frutto di 22 gol fatti e 7 subiti. Alla guida del Belgio vi è l'italiano Domenico Tedesco e il modulo prettamente utilizzato è il 4-2-3-1. I primi mesi del ct, in carica dal 2023, sono stati estremamente positivi ma sicuramente ha destato molto scalpore la scelta di non convocare Courtois. L'allenatore italiano può contare su una rosa di altissimo livello: la stella del Belgio è Kevin De Bruyne, leader tecnico e carismatico, reduce da una stagione tormentata da qualche problema fisico. Fari puntati anche sulla sfida tra Openda e Lukaku, il centravanti del Lipsia proverà a scalzare il gigante belga. Attenzione anche a Doku e De Kateleare che, dopo una stagione di grandissimo livello, potrebbero trascinare i Diavoli Rossi.
Formazione tipo (4-2-3-1): Casteels; Castagne, Faes, Vertonghen, Theate; Onana, Mangala; De Bruyne, Doku, Trossard; Lukaku.

SLOVACCHIA: La Slovacchia si appresta ad affrontare il terzo Europeo della sua storia da nazione indipendente. Nelle qualificazioni, la selezione slovacca ha conquistato 22 punti in 10 partite con un percorso che, eccetto il Portogallo, sulla carta era agevole. Il commissario tecnico è Francesco Calzona, proprio con la nazionale slovacca quest'ultimo ha trovato la sua dimensione trasmettendo ai suoi giocatori la volontà di imporre il suo gioco, il modulo prettamente utilizzato è il 4-3-3 che valorizza maggiormente gli esterni d'attacco. Senza ombra di dubbio, l'elemento più importante della selezione slovacca è Lobotka, leader tecnico della squadra e colui che detta i tempi di gioco. Occhi puntati sull'ex Inter Skriniar, reduce da alcune stagioni tormentate dai continui problemi fisici. La sorpresa potrebbe essere Suslov, reo di aver disputato un'ottima stagione con la maglia dell'Hellas Verona.
Formazione tipo (4-3-3): Dubravka; Pekarik, Skriniar, Gyomber, Hancko; Kucka, Lobotka, Duda; Haraslin, Bozenik, Suslov:

ROMANIA: Nel girone di qualificazione la Romania ha impressionato chiunque, concludendo al primo posto e staccando di 5 lunghezze la ben più quotata Svizzera. In 10 partite, la selezione rumena non ha mai persa, con 16 reti segnate e solo 5 subite. Uno dei vantaggi della Romania è sicuramente quello di giocare senza pressione, mentre l'unica pecca potrebbe essere l'inesperienza di vari elementi, ciò potrebbe giocare un ruolo chiave in questo tipo di manifestazioni. Nel giro di due anni, l'attuale ct Edward Iordanescu ha riportato in alto la selezione rumena riportando brillanti risultati. Sul piano del gioco, la squadra non è incentrata sul possesso palla, bensì si affida spesso alle ripartenze anche grazie alla rapidità degli interpreti in fase offensiva e il modulo prettamente utilizzato è il 4-2-3-1. L'ex Genoa Dragusin rappresenta l'elemento di maggior carisma ed esperienza dell'intera compagine rumena, occhi puntati anche sull'ala del FCSB Bukarest Florinel Coman, autore di 18 gol in 34 partite.
Formazione tipo (4-2-3-1): Moldovan; Ratiu, Dragusin, Burca, Bancu; Marin, Cicaldau; Man, Stanciu, Coman; Puscas.

UCRAINA: L'Ucraina arriva a EURO 2024 con l'ambizione di ripetere quanto di buono fatto nella precedente edizione, ovvero quando l'avventura terminò ai quarti di finale. La qualificazione all'Europeo è giunta in extremis ai playoff, con entrambe le sfide decisive vinte in rimonta e nei minuti conclusivi. Considerata anche la complicata situazione sul fronte politico ed economico della propria nazione, l'orgoglio dei calciatori ucraini potrebbe spingere la nazionale oltre i propri limiti. Il ct è Serhij Rebrov, in carica dal 2023 e che ha rimediato una sola sconfitta contro l'Italia nel match di qualificazione. Il tecnico ha reso la rosa estremamente unita e il modulo prescelto potrebbe essere il 4-2-3-1 con l'intento di sfruttare al meglio i vari elementi che compongono il pacchetto offensivo, è da non escludere anche l'utilizzo del 4-4-2. Uno dei giocatori più rappresentativi e che meglio arriva a quest'edizione è Artem Dovbyk, autore di 25 gol e 10 assist con la maglia del Girona. Occhi puntati anche su Mudryk, anch'egli trascinatore della selezione ucraina, attesa anche per Sudakov e Malinovskyi. Insomma, le prerogative per fare un bel percorso ci sono tutte.
Formazione tipo (4-2-3-1): Lunin; Konoplya, Zabarnyi, Matviienko, Mykolenko; Stepanenko, Zinchenko; Tsygankov, Sudakov, Mudryk; Dovbyk.

GIRONE F:
PORTOGALLO: Il Portogallo arriva a EURO 2024 con l'ambizione di replicare quanto di buono fatto durante EURO 2021, data dell'unico successo dei portoghesi in una competizione internazionale. Il Portogallo probabilmente è la compagine che arriva con maggiore convinzione all'Europeo, in virtù anche di un straordinario percorso nelle qualificazioni: 10 vittorie su 10 partite, 36 gol realizzati e solo 2 subiti. Il ct è l'ex Belgio Roberto Martinez reo di aver ridato ai portoghesi un'identità di gioco più che valida e l'aver valorizzato al meglio i vari elementi. Il modulo impiegato è il 4-3-3, con ampia varietà di scelta in fase offensiva. La stella assoluta è Cristiano Ronaldo, a 39 e con 10 reti all'attivo nella fase di qualificazione, il portoghese si appresta ad affrontare l'ennesimo evento internazionale. Oltre all'ex Real Madrid, tantissimi i giocatori di caratura internazionale a disposizione di Martinez: tra questi, impossibile non citare Bruno Fernandes, Ruben Dias, Bernardo Silva e Leao. In sostanza, il compito del commissario tecnico sarà quello di amalgamare al meglio i vari interpreti, i presupposti per la conquista del secondo titolo Europeo ci sono tutti.
Formazione tipo (4-3-3): Diogo Costa; Cancelo, Pepe, Ruben Dias, Dalot; Ruben Neves, Vitinha, Bruno Fernandes; Bernardo Silva, Leao, Cristiano Ronaldo.

REPUBBLICA CECA: Come l'Ucraina, la Repubblica Ceca arriva a EURO 2024 con l'ambizione di ripetere quanto di buono fatto nell'ultima edizione, in cui la selezione ceca si è spinta fino ai quarti di finale. Il percorso di qualificazione bene o male ha rispecchiato le aspettative: secondo posto a pari merito con l'Albania e con 4 punti di vantaggio sulla Polonia, con una sola sconfitta su 8 partite ed ha mantenuto la porta inviolata in 4 occasioni. Il ct è Ivan Hasek, subentrato a Jaroslav Silhavy, che si è dimesso al termine della fase di qualificazione. Dunque, il nuovo tecnico si ritrova a gestire una situazione alquanto anomale. Il modulo prescelto dovrebbe essere il 3-5-2. A parte Schick, vero mattatore della nazionale per qualità ed esperienza, la selezione ceca pecca di individualità: seppur con uno nuovo allenatore e con un girone alquanto complicato, la vera forza dei cechi dovrà essere il gruppo.
Formazione tipo (3-5-2): Stanek; Holes, Zima, Krejci; Doudera, Soucek, Sadilek, Provod, D. Jurasek; Kuchta, Schick.

TURCHIA: Il percorso di qualificazione della Turchia è stato ottimo: infatti, la Turchia si è piazzata al primo posto, conquistando 17 punti in 8 giornate e concludendo il girone davanti alla ben più quotata Croazia. Alla guida c'è l'italiano Vincenzo Montella reo di aver ridato linfa vitale alla nazionale turca, riorganizzando la squadra e conquistando risultati di prestigio. Il modulo utilizzato dovrebbe essere il 4-2-3-1. Il leader tecnico e carismatico è senza ombra di dubbio Hakan Chalanoglu, reduce da una stagione ad altissimi livelli con la maglia dell'Inter. Tanta curiosità nei confronti di Yildiz che avrà lo scopo di confermarsi come uno dei giovani più promettenti del panorama mondiale, e Arda Guler. Attenzione anche ad Akturkoglu, esterno offensivo autore di 12 gol nel campionato turco.
Formazione tipo (4-2-3-1): Cakir; Celik, Demiral, Bardakci, Kadioglu; Yuksek, Ozcan; Guler, Calhanoglu, Akturkoglu; Yilmaz

GEORGIA: La Georgia si appresta a debuttare in un campionato europeo, dopo aver centrato per la prima volta la qualificazione ai playoff grazie ai successi con Lussemburgo e Grecia. La Georgia, quindi, si appresta ad affrontare EURO 2024 con grande entusiasmo, con la consapevolezza di aver già centrato un traguardo storico. Il commissario tecnico è Willy Sagnol, a cui va il grande merito di aver trasmesso ai suoi calciatori la propria esperienza internazionale. Il modulo prescelto è il 3-5-2. La stella è Kvaratskhelia, diverse spanne sopra rispetto ai propri compagni di nazionale: l'ala del Napoli, grazie alle sue immense qualità e alla sua esperienza, sarà il leader tecnico. Altro elemento da tenere d'occhio è Mikautadze, anch'egli con esperienza europea con le maglie di Metz e Ajax, quest'anno autore di sole 5 reti.
Formazione tipo (3-5-2): Mamardashvili; Kvirkvelia, Kashia, Lochoshvili; Kakabadze, Kochorashvili, Kiteishvili, Chakvetadze, Shengelia; Mikautadze, Kvaratskhelia.

Resta sempre aggiornato!

Invia un messaggio WhatsApp al 380 762 9286 con scritto "Iscrivimi"
Seguici sul nostro canale WhatsApp (Clicca qui)
Seguici su Telegram (https://t.me/MRB_it)


NETWORK

Scroll to Top